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Autore: Coh    08/05/2011    3 recensioni
Ricordando Andy.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When September Ends.

Tredici Dicembre Duemilaetre.
Teneva quella foto fra le mani, guardava quei lineamenti familiari e conosciuti che era abituato a vedere bidimensionalmente ormai da tanti anni. Le sue foto erano ovunque: nel portafoglio, sul comodino incorniciata, in varie stanze della casa, in studio di registrazione. Mai gli era mancata una persona cosė tanto: all'apice della sua carriera, Billie Joe ripensava alla sua vita, a tutte le donne che aveva passato, magre, formose, bionde, more, rosse; a tutte le persone che erano entrate nella sua vita, per rimancerci o per aprire soltanto una piccola parentesi destinata a chiudersi presto; ai suoi due pių cari amici, Trč e Mike, con cui aveva passato una vita, e che gli erano sempre stati vicino; a sua moglie, che tanto amava, e ai suoi figli, il frutto del loro amore. Eppure, sentiva la mancanza di quella persona che tanto gli aveva dato, sentiva sempre di pių, col passare degli anni, quanto gli mancasse un padre.
Ripensava spesso ai pochi momenti che ricordava con lui -una lacrima gli rigava il viso: il primo giorno di scuola elementare, lui spaventato mentre quel grande uomo lo rassicurava con un sorriso; i compiti di matematica, che apparivano sempre troppo difficili, mentre veniva aiutato; le lunghe risate sul prato, a fare picnic.
Gli sarebbe piaciuto che Andy avesse visto fin dov'era arrivato: la cerimonia del diploma, la ragazza fissa, il matrimonio, i nipotini.
Gli mancava troppo il suo sorriso storto, le sue guance ispide di barba mal fatta, la sua voce roca e i suoi occhi -ancora una lacrima bagna la fotografia.
Era incredibile come il tempo riuscisse, pian piano, non a placare, ma a rinforzare il dolore di una persona mancata, persa.

Diciotto Settembre Millenovecentoottantadue.
Non era il classico giorno da funerale, era una bella giornata, il vento tra le fronde degli alberi, il sole alto nel cielo. Non avrebbe mai pensato che a soli dieci anni si sarebbe trovato a dare l'addio al padre, al suo eroe, alla persona che, un tempo, per lui era stata tutto. Un giorno, pensava, avrebbe voluto essere come lui. Non riusciva a realizzare la perdita subita, quel vuoto che solo il tempo avrebbe portato a galla. E poi, la bara che veniva calata nella fossa, il suono sordo dei sassi e della terra che sbattevano contro il legno. Senza pensarci, distrutto, corse via, e corse fino a casa, sbattendo la porta della camera da letto, chiudendosi dentro e piangendo lacrime amare. Perchč Dio aveva privato un cosė innocente bambino della figura paterna? Perchč le malattie e la morte esistevano? Perchč non ci poteva essere una lunga ed eterna vita da vivere tutti insieme?
E poi, una voce di donna, disperata ma che cercava di non darlo a sentire.
"Billie, amore, esci perfavore."
"No."
"Non puoi stare sempre chiuso lė, su."
"Svegliami quando finisce Settembre"






  
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