È il 18 giugno 2011. Mi chiamo Amy, ho 24 anni e vivo a Roma da quando i miei genitori si sono separati. Anche solo una settimana fa pensavo che oggi mi sarei alzata di buon ora, avrei messo la mia maglietta con la Triad preferita e sarei volata alle porte dell’ippodromo, dove si sarebbe tenuto il Loro concerto, quello dei Thirty Seconds To Mars. Sarebbe stato tutto maledettamente bello se non per il fatto che oggi devo lavorare. Il mio capo mi ha dato la notizia giorni fa, mandando a puttane tutti i piani che mi ero fatta negli ultimi 4 mesi. Avevo pure comprato il Golden Ticket per rendere perfetto il mio primo incontro con Loro. Ero Echelon da 3 anni, ma per una cosa o l’altra non ero mai riuscita ad andarli a vedere. Facevo la guardia del corpo da una vita oramai, e il mio lavoro mi teneva occupata 24 ore su 24. Misi la mia divisa nera, presi la borsa e uscii svogliata dal mio appartamento. Mi ficcai le cuffie nelle orecchie facendo partire The Story, chiusi gli occhi e mi feci trasportare dalla voce di Jared. Arrivata all’edificio in cui lavoravo, pagai il taxista e salii le scale fino al quarto piano dove c’era già il mio capo, John, che mi aspettava con un biglietto in mano. <> La gentilezza era una delle cose che caratterizzava di più John. Cercai con lo sguardo Kristen, la mia assistente. Non riuscii a dirle neanche ‘ciao’ che mi trascinò per una manica fino alla macchina. << Si può sapere cosa avete tutti oggi?!>> Sbuffai io. << è il tuo primo giorno con questo ragazzo e,dato che dovrai starci insieme molto tempo, se arrivi in ritardo che figura ci fai?!>> Mhhh, non mi convinceva molto. Aveva uno strano sorrisetto della serie –iosoqualcosachetunonsai- e, in più, non l’avevo mai vista così elettrizzata. Ok, adesso ero veramente preoccupata. Era un altro dei loro stupidi scherzetti? Oggi dovevo iniziare come guardia del corpo ad un nuovo ragazzo, un bel ragazzo aveva detto Kristen, forse era per quello che era così agitata?! Arrivammo finalmente al posto prestabilito. Era uno sfarzosissimo hotel gigantesco, il più famoso di tutta Roma! Mi era già capitato di entrare in altri hotel, ma quello li superava tutti! Kristen mi guidò al 3 piano e ci fermammo davanti alla stanza numero 28. <> Eh? Aspettarmi in ufficio? In 4 anni che lavoravamo assieme non se n’era andata mai una volta. Respirai profondamente e bussai una volta. Due.Tre. Finalmente mi aprì qualcuno, un ragazzo a petto nudo. Alzai gli occhi, stavo per fare la mia brillante presentazione e…. il mio cuore si fermò.