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Autore: _Nat_91    10/05/2011    0 recensioni
Elisabeth è una ragazza italiana di 17 anni,che abbandona l'italia e si trasferisca in Germania dall'amica Victoria. Nasconde un segreto che le impedisce di essere davvero felice. Incontrerà i Tokio hotel e,insieme all'amica,stringeranno un bel rapporto. La verità verrà a galla intensificando i loro rapporti... Il tutto contornato da una storia d'amore che nasce lentamente e che dovrà superare delle grandi difficoltà,dei grossi ostacoli. Una storia d'amore "tormentata" da alcuni segreti e alcuni dubbi che alla fine dovrà fare i conti con la forza della verità e con la realtà.
"La mora non spiccicò una parola.
- Allora? Perchè? -insistette lui incrociando le braccia al petto.
- Con Bill ho un rapporto diverso. Lui è un vero amico e non farebbe mai una cosa per avere un tornaconto,al contrario di te. Di lui mi fido sul serio e poi non ha mai fatto niente che non faccia un amico.
- Prima di dirti una cosa dimmi cosa vuol dire quello che hai detto?
- Non fare finta di non avere capito perchè non sei tanto stupido,almeno credo. Perchè sei venuto qui,mi hai abbracciata e baciata?e non invertarti balle. "La mora non spiccicò una parola.
- Allora? Perchè? -insistette lui incrociando le braccia al petto.
- Con Bill ho un rapporto diverso. Lui è un vero amico e non farebbe mai una cosa per avere un tornaconto,al contrario di te. Di lui mi fido sul serio e poi non ha mai fatto niente che non faccia un amico.
- Prima di dirti una cosa dimmi cosa vuol dire quello che hai detto?
- Non fare finta di non avere capito perchè non sei tanto stupido,almeno credo. Perchè sei venuto qui,mi hai abbracciata e baciata? E non inventarti balle."

Salve ragazze,questa è la mia prima ff. Il mio nick name è _Nat_91 ma prima ero tly.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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47. Il momento della verità

- Lizie ma... -cercò di chiedere prima di essere interrotto dalla mora.

- Non chiamarmi Lizie! -gli ordinò togliendoselo definitivamente di dosso e rialzandosi dal letto guardandolo furente- Con quale faccia ti presenti di nuovo da me? Con quale coraggio credi che saremmo andati a letto insieme?

Nel frattempo Tom stava salendo in camera sua a cambiarsi quando dalla stanza del fratello sentì provenire delle urla,quelle di Elisabeth;allora si accostò alla porta e restò ad ascoltare.

- Eli...ma che diavolo ti prende? -chiese il vocalist riprendendosi dallo shock temporaneo- Per quale motivo ti comporti così? Perchè mi hai schiaffeggiato?

- E hai pure il coraggio di chiederlo?! Sei un bastardo! Ecco perchè. Sei un fottutissimo bastardo!

- Ma che diamine ti prende eh? -urlò allora Bill,ma poi se ne pentì quando vide gli occhi della mora velarsi di lacrime. Allora si avvicinò e le sfiorò la mano ma lei indietreggiò ed iniziò a parlare con un tono basso e triste,deluso,ferito.

- Tu hai sempre detto di amarmi,che per te ero importante,che non avresti mai fatto niente che avesse potuto farmi del male,che avesse potuto ferirmi,ma non era vero niente.

- Non è vero Lizie.

- Stai zitto Bill! Tu non mi hai mai amata davvero,non mi hai mai considerata importante e mi hai ferita. Bill mi hai mentito. La nostra storia è solo una bugia e basta;ti sei solo preso gioco di me e...mi hai soltanto usata -disse infine lasciando scappare quelle lacrime che aveva cercato di trattenere.

- Ma...cosa stai dicendo? Come puoi dire questo? Pensi davvero che io ti abbia solo usata e non ti abbia mai amata? Se fosse davvero così,perchè cazzo avrei quasi rovinato il mio rapporto con Tom quando si è approfittato di te? Perchè ti avrei seguita in Italia per portarti indietro e starti vicino? Perchè ti avrei proposto un fidanzamento ufficiale? Solo per divertimento,per finzione? No cazzo,NO! -urlò leggermente adirato- Ho fatto tutto questo perchè ti amo davvero e...non ti ho mai vista come un oggetto di divertimento. Ti amo e sei davvero importante per me;non posso stare senza di te,senza i tuoi occhi,senza il tuo amore...

- Se è davvero così -lo interruppe lei guardandolo negli occhi ed alzando un pò la voce- perchè mi hai tradita?

Bill sbiancò,rimase allibito di fronte a quella domanda. Sentì le sue gambe tremare e le sue forze venirgli meno tanto da doversi sedere sul letto. Lei sapeva. Incrociò i suoi occhi e vi lesse frustrazione,odio e delusione ed il responsabile era lui. Si sentì avvolgere dalla paura;lei si sentiva tradita e presa in giro perchè lui le aveva nascosto la verità. Dopo un minuto di silenzio decise che era arrivato il momento di rivelare tutto.
- Lizie non è come credi. Io...

- Non dire cazzate Bill -lo interruppe adirata sentendosi presa in giro- ho visto con i miei occhi te e quella biondina baciarvi e strusciarvi. Se davvero volevi tradirmi,potevi almeno avere la decenza di farlo in privato o -si fermò un istante poi,abbassando,il capo disse con un tono lieve- potevi lasciami,farmi evitare questa umiliazione,questa sofferenza.

A quelle parole Bill saltò dal letto e la prese per le spalle.
- Non ho mai avuto intenzione di lasciarti,né di tradirti e non lo farò mai. Ti amo davvero.

- Non dirlo più! Non ti credo. Tu non mi ami...forse non mi hai mai amata.

-Lizie,tu adesso mi ascolti senza interrompermi chiaro? -le ordinò dolcemente- Io ti ho sempre amata,sono sempre stato bene con te,sono felice,completo,da quando tu sei entrata nella mia vita. Mi hai donato l'unica cosa che mi mancava davvero:l'amore. Quello che è successo con quella ragazza è stato un errore;avevo alzato un pò il gomito e lei mi si è avvicinata,ma quando l'ho guardata io non vedevo lei...io vedevo te. Ero convinto che fossi tu! Sentivo così tanto la tua mancanza che,appena ho creduto di averti davanti,ho stretto e baciato quella ragazza. Gustav mi ha fermato e mi ha fatto aprire gli occhi. Appena ho capito ciò che avevo fatto,ho cominciato ad odiarmi,a farmi schifo. Il senso di colpa mi torturava. Mi ero ripromesso di dirti tutta la verità sperando che tu potessi capirmi e perdonarmi.

- Ma non l'hai fatto -si intromise la mora.

- E alla fine -continuò Bill facendo finta di non aver sentito- avevo preso la decisione di dirti ogni cosa una volta che si fossero concluse le vacanze natalizie. Credimi Lizie,io non ti tradirei mai.

- Bill,io non riesco a crederti. Come credi che mi sia sentita quando ho visto quelle foto? Mi sono sentita ferita,umiliata,usata...tradita dalla persona che credevo di amare e che credevo mi amasse e che,invece,alla prima occasione,mi colpisce alle spalle. Tu hai rovinato tutto Bill.

Il vocalist si pietrificò sul posto. Appena assimilò il significato di quelle parole,si piombò sulla ragazza e la strinse tra le braccia scuotendola leggermente.
- Che vuoi dire Lizie? Non mi ami più? Vuoi che la nostra storia finisca? Rispondimi Elisabeth! Non mi ami più?

- SMETTILA BILL! -urlò la ragazza piangendo liberandosi dalle braccia del ragazzo- Non so cosa provo. Credo di amarti ancora,non lo so. Ma io...non...non mi fido più di te... Mi dispiace,ma non so che senso abbia restare con qualcuno di cui non hai fiducia.

- Non puoi lasciarmi! Ci amiamo ancora. Farò di tutto per riconquistare la tua fiducia,ma... -abbassò la voce e,usando un tono supplichevole,si avvicinò alla ragazza stringendole dolcemente le mani- non lasciarmi.

La mora fu colpita al cuore dal tono usato dal ragazzo. In pochi secondi si vide davanti i momenti che aveva passato con lui e quelli che avrebbe dovuto passare senza di lui se lo avesse lasciato. Sentì un enorme vuoto dentro di lei. Ne era sicura: lo amava ancora;ma aveva bisogno di tempo per vedere se avesse potuto perdonarlo ed andare avanti insieme. Guardò Bill negli occhi;aveva detto la verità,glielo si poteva leggere in quei pozzi d'oro che adesso chiedevano solo di essere perdonati.

- Lizie -disse lui dolcemente accarezzandole una guancia.

La mora allontanò il suo volto da quella carezza e senza guardarlo negli occhi disse: - Ho bisogno di una pausa Bill. Mi serve tempo per capire cosa provo davvero e se posso perdonarti per ciò che hai fatto,anche se inconsapevolmente.

- Prenditi pure tutto il tempo che vuoi ma non lasciarmi.

- Non posso garantirti niente Bill,adesso ho bisogno di tempo per me stessa -poi con un tono risoluto e più sicuro continuò- Intanto dobbiamo far finta che non sia successo niente tra di noi;dobbiamo farlo per i tuoi. Non voglio rovinare loro il Natale ed il resto delle vacanze. Non se lo meritano. Quindi sistemiamoci e scendiamo. Io vado in bagno a rinfrescarmi.

Intanto Tom,ancora appoggiato al muro,aveva ascoltato ogni cosa e,quindi,aveva finalmente capito il motivo della stranezza del fratello nell'ultima settimana. Lui aveva tradito Elisabeth ed adesso il loro rapporto era in crisi. Allora gli si accese una lampadina: adesso aveva la possibilità di provarci con lei e di farla innamorare di lui. Doveva mettercela tutta ora che gli era stata fornita quella possibilità su un piatto d'argento. In fondo in amore tutto è lecito,pensò il ragazzo sorridendo in modo furbo. Il rumore di una porta che si chiudeva lo distrasse dai suoi pensieri e lo fece voltare verso di lei. Aveva il volto triste,le guance rigate dalle lacrime e lo sguardo perso nel vuoto. Si impietosì di fronte a quella scena ed un'improvvisa voglia di uccidere il fratello per averla fatta soffrire lo assalì. Come aveva potuto farle del male? Non doveva farlo. Ora lei aveva bisogno di conforto e lui l'avrebbe aiutata,le sarebbe stato vicino con tutto l'amore che provava per lei,cercando di conquistarla e farla innamorare di lui.

- Elisabeth.

Una voce familiare e preoccupata la fece voltare: Tom. Ancora con gli occhi leggermente rosse per le lacrime versate,si avvicinò al ragazzo che,senza che lei dicesse niente,la strinse forte tra le sue braccia. All'inizio rimase impassibile ma poi la mora rispose all'abbraccio e,lasciando libero sfogo alle lacrime,si aggrappò forte alla sua schiena,come se fosse la sua ancora di salvezza. Soffocò i singhiozzi sul petto del ragazzo che si limitava ad accarezzarle i capelli e l'ascoltava silenziosamente. Quelle lacrime parlavano già da sè. Dopo un paio di minuti slacciò quel dolce abbraccio in cui si era rifugiata.

- Grazie -disse semplicemente sorridendogli mentre si asciugava le guance ancora rigate dalle lacrime.

- Di niente Eli -rispose lui dolcemente accarezzandole il volto- Non ti meriti tutto questo. Non ti meriti di soffrire in questo modo.

Lei distolse lo sguardo e si voltò con l'intenzione di andarsene in bagno ma Tom la fermò.
- Lui non ti merita -disse completando la sua frase.

- E sentiamo,chi sarebbe il ragazzo giusto per me? -chiese lei sarcasticamente e leggermente adirata- Tu? Ma non farmi ridere. Tu e tuo fratello siete uguali:non sapete amare nessuno all'infuori di voi stessi.

- Qui ti sbagli Lizie! Noi sappiamo amare. Lui ha sempre amato tutto a differenza mia che ho imparato ad amare grazie a te. Sono sincero quando dico che ti...

- Finiscila Tom! -ordinò interrompendolo- Abbiamo già affrontato questo discorso. Ti ho detto che tra noi non potrà mai esserci niente se non una semplice amicizia.

- Questo risaliva a prima che Bill ti tradisse. Allora era lui la causa del tuo rifiuto ma adesso... -disse avvicinandosi a lei e facendola indietreggiare fino a bloccarla contro il muro- Adesso non c'è niente che potrebbe impedirci di stare insieme.

- S...si invece -disse la mora balbettando nervosa- Io non ti amo. Io...io am...Io tengo ancora a Bill.

- Ma non lo ami più come prima -disse avvicinando il suo viso a quello della mora.

- Non ci siamo lasciati e non è da me tradire le persone a cui tengo.

- Ne sei sicura? Eppure sei venuta a letto con me mentre stavi ancora con lui.

- Ero ubriaca Tom! -disse lei "disgustata" dal come si stava comportando il chitarrista e leggermente alterata- E tu te ne sei approfittato. Non ricordo niente di quella notte.

Sulle labbra del ragazzo si dipinse un sorriso "maligno" che preoccupò molto la mora.
- Ma non eri ubriaca quando ci siamo baciati quel pomeriggio;anzi eri molto sobria.

Elisabeth spalancò gli occhi al ricordo di quel maledetto errore. Tom sapeva di essersi comportato come uno stronzo,ma in quel momento quelle erano le uniche parole che gli erano passate per la testa per farla stare zitta. Ma adesso che lei era lì,davanti ai suoi occhi,così indifesa,non riuscì a resistere e la baciò. Impazzì quando sentì le sue labbra impregnate di quel dolce sentore alla vaniglia che le ricoprivano. Cercò di approfondire il bacio ma lei gli oppose resistenza. Lui non si arrese e riuscì ad abbattere quella barriera che gli impediva di esplorare la sua bocca. Elisabeth era rimasta pietrificata dal gesto del ragazzo ma cercò di fermarlo ed allontanarlo da sè. Tutto inutile;era troppo forte per lei e,in poco tempo,si ritrovò coinvolta in un bacio passionale. Dopo innumerevoli sforzi riuscì ad allontanarlo da lei e gli mollò uno schiaffo sonoro sulla guancia sinistra. Ma,in quel momento,ciò che le faceva più male non era la mano con cui aveva appena schiaffeggiato il ragazzo bensì il disprezzo che lesse negli occhi dell'unica persona che mai avrebbe dovuto assistere ad una scena simile.
Continua
 
   
 
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