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Autore: visbs88    10/05/2011    3 recensioni
Irene, la sua paura di morire, come ha vissuto gli attimi successivi alla morte di Teresa, la sua scelta.
Scritta per lo Sfigafandom Fest, prompt Claymore, Irene, paura.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Irene, Priscilla
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAURA DI MORIRE

 
Iniziativa: Sfigafandom Fest (Fanworld.it).
Prompt: Claymore, Irene, paura.
Titolo: Paura di morire.
Introduzione: Irene, la sua paura di morire, come ha vissuto gli attimi successivi alla morte di Teresa, la sua scelta.
Personaggi: Irene, Priscilla.
Rating: Giallo/14+.
Generi: Angst, Drammatico, Introspettivo, Song-fic.
Avvertimenti: One-shot, Slices of Life.
Pairing: Nessuno.
Numero parole (Contatore Word): 1.512.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, ma dell’autore del manga Norihiro Yagi. Non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento personale. La canzone che ho utilizzato è “Hero” degli Skillet. Occorre il mio permesso per citare pezzi della storia, tradurla, riprodurla altrove o trarne ispirazione.
 
Buona lettura!
 
I'm just a step away
I'm just a breath away
Losing my faith today
Falling off the edge today

I am just a man
Not superhuman
I'm not superhuman
Someone save me from the hate

 
Sono arrivata ad appena un passo, un respiro dalla morte. Teresa era stata eliminata sotto ai miei occhi, da quella che mai e poi mai avrei creduto essere capace di un gesto a tradimento, Priscilla. Lei, fino a pochi minuti prima così attaccata ai propri ideali di lealtà e giustizia, lei che non aveva voluto attaccare Teresa alle spalle e che aveva tentato di rimproverarci per la scorrettezza del nostro gesto di affrontarla quattro contro uno. Lei, più preoccupata di sincerarsi delle mie condizioni che di andare a compiere il lavoro di cui era stata incaricata. Lei, che odiava così tanto gli Yoma. Lei, che così tanto difendeva gli umani. Lei si è trasformata davanti a me, rimasta incapace di agire, lei si è Risvegliata, è diventata uno di quei mostri che detestava e uccideva senza pietà. Lei ha tagliato le mani a Teresa, per renderla impossibilitata a difendersi, lei l’ha uccisa dopo averle chiesto di salvarle la vita.
Ho compreso quasi subito il potere che avevo di fronte. Io non sono sovraumana, io sono così debole. Teresa, la più grande numero uno di tutti i tempi, era stata eliminata in un battito di ciglia senza che nemmeno provasse a reagire. Come avrei potuto io, da sempre inferiore, uccidere chi aveva ucciso lei? Eppure, ho attaccato Priscilla. Ho voluto tentare. Era un mostro, un dannato mostro, e il dovere di eliminare qualsiasi Yoma mi trovassi di fronte si univa e confondeva a uno strano ed inspiegabile desiderio di vendicare la morte indegna di colei che mi aveva sempre umiliata e sconfitta, ma di cui non accettavo la scomparsa.

It's just another war
Just another family torn
Falling from my faith today
Just a step from the edge
Just another day in the world we live

 
Era sì solo un’altra guerra, un’altra battaglia da vincere perché l’Organizzazione e la mia natura di guerriera me lo imponevano, ma penso l’avrei fatto comunque. Quello non era che un altro giorno da vivere con il rischio di morire in ogni istante dello scontro, un giorno della mia esistenza nelle mani di oscuri uomini di cui credo non comprenderò mai le vere intenzioni, ma sentivo che in realtà era molto di più. Già sapevo come quel giorno avrebbe segnato la mia vita, in qualsiasi modo fosse finito. Sapevo che sarei potuta morire, ma mentre fissavo Priscilla e il suo nuovo mostruoso corpo non me ne curavo.
 
I've gotta fight today
To live another day
Speaking my mind today
My voice will be heard today

I've gotta make a stand
But I am just a man
I'm not superhuman
My voice will be heard today

 
Dovevo combattere, lo sapevo. Combattere per sopravvivere, non c’era altro scampo, la mia mente se ne rendeva conto ma il mio cuore già scalpitava offuscato dal presentimento che quella sarebbe stata l’ultima battaglia per me, come lo era stata per Teresa. Dovevo ribellarmi a quella Risvegliata che avevo ascoltato attonita cantilenare la sua voglia di sangue e carne umana, dovevo ucciderla malgrado il ricordo della ragazzina ingenua e gentile che si era chinata vicino a me, che aveva combattuto al mio fianco, che era stata una compagna ma che nessuno, nemmeno Teresa, era riuscito a salvare da quell’orribile destino che è il nostro Risveglio, il terrore di ogni guerriera, un terrore che lei nella sua giovinezza non aveva ancora mai compreso e che alla prima esperienza l’aveva travolta e vinta. Dovevo ucciderla, per salvarla, per Teresa, perché dovevo. Ma io non sono sovraumana.
 
It's just another war
Just another family torn
My voice will be heard today
It's just another kill
The countdown begins to destroy ourselves

Who's gonna fight for what's right?
Who's gonna help us survive?
We're in the fight of our lives
And we're not ready to die

 
L’ho attaccata con la sola forza della disperazione, consapevole della mia inferiorità e dell’inutilità del mio gesto, in fondo cos’ero io? Solo un’altra pedina, stavolta mossasi da sé a sacrificarsi, sarei stata solo un’altra uccisione fra tutte quelle che sconvolgono il nostro mondo, in cui i pianti si moltiplicano senza venire ascoltati e vengono presto asciugati, perché la rassegnazione ha la meglio sulla disperazione.
L’ho attaccata, e mentre mi avvicinavo a lei sentivo che quegli attimi erano un improbabile conto alla rovescia alla sua fine e uno quasi sicuro alla mia. Per un istante, uno dei tanti di questa mia vita fatta di attimi fulminei, velocità e movimenti letali, per un istante ho incrociato i suoi occhi. Non c’era nulla, in quegli occhi. Erano così vuoti. Non un briciolo di rimorso, paura o altro. Solo un calmo vuoto, una freddezza così pacifica e tranquilla da mettere i brividi, anche nell’istante in cui mi ha mozzato il braccio e mi ha respinta prima che io potessi anche solo sfiorarla.
Guardandola di nuovo da lontano, il primo moto di terrore mi ha sconvolta. Perché lei e il suo tono così calmo, la sua ironia nella voce sottile e ostentatamente gentile mi hanno messo i brividi. Ho fissato il mio braccio, il braccio sinistro di cui ero stata privata. Non sarei riuscita più a combattere come prima, ho pensato. E pochi attimi dopo, mentre i miei occhi terrorizzati guardavano Noel e Sophia venire uccise con un’agghiacciante crudeltà mentre come me si scagliavano contro Priscilla, ho pensato che non sarei mai più riuscita a combattere, e basta. Non sarei sopravvissuta.
Non ero pronta per morire, me ne rendevo conto all’improvviso. Dopo aver sentito il coraggio fluire nelle mie vene, mi è parso che si dissolvesse mentre realizzavo che la Risvegliata si stava muovendo contro di me. Veloce e rapida come mai la mia spada sarebbe stata, letale, colei che aveva ucciso Teresa ora compiva lo stesso moto contro di me. Ho capito che sarei morta.
 

I need a hero to save me now
I need a hero, save me now
I need a hero to save my life
A hero will save me just i
n time
A hero's not afraid to give his life
A hero's gonna save me just in time
 
In quel minuscolo istante prima che la lama affondasse nel mio petto, prima che il rosso offuscasse la mia vista, ho pregato perché qualcuno mi salvasse. Perché qualcuno, un eroe, arrivasse giusto in tempo, sacrificasse la vita per me, perché io non volevo morire! Non era quella la fine che volevo, eppure sapevo che prima o poi sarebbe arrivata, che era quello il destino di ogni guerriera, morire in battaglia o risvegliarsi. Ma non potevo accettarlo, in quegli istanti. Ho sputato sangue mentre la morte arrivava su di me con la sua falce, un demonio unicorno mi stava prendendo per portarmi negli inferi. Mi sono accasciata di lato. E improvvisamente mi sono resa conto di essere viva.
Priscilla se n’è andata, dopo aver creduto di eliminarmi. E io avrei dovuto fermarla, rialzarmi e dare la vita per quella causa che non avevo scelto. Ma… è stato proprio quello il pensiero che mi ha bloccata. Non avevo scelto io quella causa. Non l’avevo scelta io. Io avevo paura di morire. Io ero scappata di un soffio alla morte, io non volevo raggiungerla. Non volevo morire, e mi sono resa conto di quanto codarda fosse la mia scelta. Di non essere una vera guerriera, perché noi dobbiamo combattere e solo combattere, e qualunque combattente sa di doversene andare in battaglia. Non ero disposta a farlo, non in quel momento, non in quello scontro, e, l’ho capito allora, in nessuno dei futuri. Ero vigliacca, la morta mi aveva colpita senza però riuscire a catturarmi del tutto, perché affrontarla ancora? Ho avuto paura, e ho capito di non voler più combattere. In quel giorno o in futuro, sarei sempre fuggita di fronte al pericolo incombente, come avevo disperatamente pregato di poter fare in quegli attimi. Avevo perso un braccio, ero ritenuta morta. Ho scelto di lasciare quella vita. Perché malgrado la mia forza, mi rendo conto che la più infima delle numero quarantasette è più valorosa di me, perché lei combatte e accetta di morire, io invece d’ora in poi fuggirò gli scontri e il sangue perché voglio vivere. So che la paura di questo giorno sarà sempre presente nella mia vita, se continuerò a uccidere gli Yoma per dovere, in ogni scontro e in ogni attimo, ogni volta che il sangue schizzerà il sollievo mi pervaderà per pochi attimi, seguito dall’angoscia per un nuovo scontro. So che questo mio gesto è un tradimento, so che la mia testa verrà cercata e forse tagliata come quella di Teresa, ma potrò fuggire. Potrò nascondermi, e mentre affronto un mostro non posso nascondermi. Non posso dimostrare la mia vigliaccheria, mentre invece se scomparissi e riuscissi a scappare dalle grinfie dell’Organizzazione sarei libera. Libera di provare la mia paura, libera di sentirmi in colpa.
Libera di poter temere la morte, libera di proteggere la mia vita.

 
Ciao a tutti, era da parecchio che non facevo capolino su questo fandom!
Allora… argomento scottante, la scelta di Irene. Ecco, so come la parte finale sia un po’ confusa e non sono del tutto soddisfatta di questo finale, ma spero che questa mia song-fic vi sia piaciuta, perché non è stato per nulla facile scriverla. Gradirei che mi lasciaste un commentino <3
Grazie in anticipo
Visbs88
   
 
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