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Domino City – 8
anni dalla vittoria dei predestinati.
“Sono tornata a casa” pensò Aki e sul suo volto si era formato un sorriso. Non tornava
come la Black Rose, ma solo come la dottoressa Akisa Izinski primaria del
reparto di pediatria. Il suo tremendo passato era stato cancellato con la perdita
del suo segno del Drago Cremisi e aveva cominciato di nuovo a vivere come una
donna normale.
Non aveva mai
dimenticato chi l’aveva aiutato a cominciare il suo cammino verso la luce: Yusei Fudo, l’unico ragazzo che
aveva conquistato il suo cuore.
Ricordava la
sera in cui si erano separati: il suo volto che si specchiava negli occhi blu
di Yusei e aveva chiuso gli occhi per un lungo ed
interminabile momento. Dopo si erano separati, ma erano rimasti in contatto con
i vari mezzi di comunicazione che il mondo moderno poteva offrire.
Ora era tornata
e c’era un posto che voleva visitare prima di andare a trovare i suoi genitori.
“Non è cambiato nulla … è tutto come lo avevo
lasciato l’altra volta” era chiuso e nella mente di Akisa
ritornarono alla mente tanti ricordi: belli e brutti, di lotta e di vita
tranquilla.
Una voce famigliare
la riportò bruscamente dalla realtà:<< Aki …
sei tu!>>. Si girò e il suo cuore cominciò a battere più forte e pensò “E’ diventato un vero uomo e un grande scenziato”
Yusei
sorrise e si avvicinò:<< E’
passato tanto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti, Aki
o dovrei chiamarti dottoressa Izinski?>>. Il sorriso
si allargò e pensò “E’ diventata una
bellissima donna e una grande dottoressa”.
Akisa
rispose:<< Preferisco che mi chiami Aki. Tu preferisci
essere chiamato Yusei o dottor Fudo?>>.
Yusei
si mise a ridere e rispose:<< Yusei.>>.
:<< Gli
altri come stanno?>>.
:<< Stanno
tutti bene! Una di queste sere possiamo rivederci qui e ricordare il tempo passato
insieme.>>. Yusei guardò il garage e sospirò.
Restarono
immobili come due statue per un tempo indefinito, prima che Yusei
girò di nuovo il suo sguardo verso Aki e
domandò:<< Ci facciamo un giro per la città o devi andare subito dai tuoi
genitori?>>.
Aki
scosse la testa con vigore:<< Mi aspettano per cena, abbiamo tutta la
giornata per noi.>>. Sorrise e domandò:<< Ma tu non hai impegni in
laboratorio?>>.
Yusei
scosse la testa e prese Aki per un braccio e cominciò a trascinarla, lei non oppose
resistenza, aveva aspettato troppo tempo per essere di nuovo insieme a Yusei e voleva godersi ogni singolo momento di quella
giornata.
Passarono insieme
girando per la città e dopo al tramonto andarono al faro per guardare il solo
scomparire nel mare. Aki esclamò:<< E’ stata
una bellissima giornata.>>. Yusei annuì
semplicemente e continuava a guardare il mare e il sole.
Restarono in
silenzio a guardare il sole scomparire, passarono minuti, prima che Aki esclamò guardando l’ora:<< Devo andare … non
posso fare tardi per la cena.>>. Yusei rimaneva
impassibile a guardare il mare.
Aki
lo salutò con la mano e disse:<< Ci vediamo uno di questi giorni, per la
nostra riunione di gruppo.>>. Non riuscì a muoversi,Yusei
la bloccava per un braccio e la sua stretta era decisa.
Yusei
si girò e abbracciò con tutte le sue forze Aki e sussurrò
nell’orecchio:<< Non te andare ancora … resta ancora con me.>>. Aki rimase senza parole, anche senza le parole di Yusei sarebbe rimasta lì nelle sue braccia, anche per
sempre.
La ragazza
mormorò:<< Sei mancato pure a me … tanto.>>. Il battito del suo
cuore stava aumentando di frequenza e di intensità. Doveva rivelare i suoi
sentimenti, non doveva finire come quella notte.
Aki
mormorò:<< Yusei io … io … io ti amo.>>.
Yusei
disse:<< Anch’io ti amo!>>. I due si guardarono negli occhi prima
di scambiarsi un lungo bacio.
L’attesa era
durata otto anni, ma ora erano pronti per cominciare una vita insieme.