Bianco e nero.
Luce e ombra
Notte e giorno.
Noi siamo così
Noi non ci conoscevamo, non sapevamo nulla l’uno dell’altro, ma appena i nostri sguardi si sono incontrati abbiamo capito che tutto quello che volevamo era proprio lì, nel calore dei nostri occhi.
Cercavamo solo noi.
Abbiamo lottato contro il nostro stesso amore per molto tempo, negandolo, oscurandolo, ma alla fine abbiamo ceduto e ci siamo amati come solo noi sapevamo fare.
Oh se ci siamo amati!
Abbiamo provato, successivamente ad incontrarci di nascosto, celandoci a tutti e tutto e per un po’ ci siamo riusciti, ma vederci di nascosto ci torturava l’animo e mal sopportavamo quella situazione.
Non poterci baciare, toccare, guardarci quando volevamo era terribile, un’agonia senza fine.
Poi lui, inconsapevole, mi ha comunicato una notizia sconvolgente che ha portato il mio cuore in frantumi e a distruggere anche il tuo.
Doverti dire addio mi ha ucciso in una maniera così sublime che neanche nei racconti più horror avresti potuto leggere.
Ancora sento le tue parole, vedo le tue lacrime e quello sguardo tra il distrutto e l’adirato.
Inoltre, sapevo che anche se ti avessi lasciato, ormai la macchia della nostra colpa era troppo visibile su di te e che saresti stata punita. Ma mai, mai pensavo così duramente.
Se lo avessi saputo prima, ti avrei salvato, stanne certa amor mio.
Sarei corso da te e ti avrei portato via da quel posto che tutti indicano come un paradiso, ma che per te è diventato un inferno in terra.
Ma solo adesso lui me l’ha detto. Solo in questo istante ho capito che la mia vita era tutta basata su una piccola fiammella d’illusione.
Solo adesso ne sono venuto ha conoscenza. Pensavo, speravo che tu avessi superato tutto e vivessi felice.
Lontano da me, ma felice.
Guardo Sesshomaru con odio puro e lo vedo che mi fissa stupito.
Non capisce la mia reazione, lui come gli altri non sa niente di noi.
Non sa che allora una sua notizia mi costrinse ad allontanarti né sa che con questa nuova notizia, riapre una ferita mai chiusa che continua a sanguinare da anni e che adesso è un fiume in piena.
Esco dalla sala dove le chiacchiere continuano e mi chiudo nella mia stanza.
Lancio un cazzotto contro il muro, lasciandoci un foro e poi mi lascio scivolare per terra, ignorando il dolore pulsante alla mano e quel liquido rosso che ne esce.
Osservo la finestra aperta davanti a me e ripenso a quel terribile giorno.






Apro gli occhi e tu sei tra le mie braccia. Sento il calore del tuo corpo contro il mio, caldo, morbido, perfetto.
Vorrei restare così per sempre.
In questa casa isolata che è il nostro nido d’amore, lontano da tutti e tutto, ma invece che restare con te dovrò dirti addio.
Ti sento muovere e poi i tuoi bellissimi occhi color della notte si specchiano nei miei.
“Ciao!” esclami e mi baci leggermente per poi avvolgerti nel lenzuolo e alzarti. Sparisci nella doccia, mentre io mi rivesto per poi sedermi sul letto. Esausto. Esausto di prima mattina perché ciò che adesso dovrò fare mi costa tutta la mia forza.
Appena uscirai te lo dirò.
Sento la porta, ma nel momento in cui ti guardo, noto la tua preoccupazione.
“Cosa c’è?” esclamo preoccupato, alzandomi e avvicinandomi a te.
“Niente…. Solo…. Fare questo….!” e indichi il letto. “Ti… ti sei pentita di noi?” chiedo fissandoti e tu scuoti la testa “No! Che dici? Solo…. Mescolarci…. Unirci… Mi hai contaminato se così si può dire!”
Sgrano gli occhi “Cosa dici? Contaminato? In che senso?”
Ti allontani e spalanchi le braccia mentre io aspetto di vedere le tue bianche e candite ali, ma quello che vedo mi lascia allibito.
Le tue ali, le tue ali bianche, non sono più totalmente bianche.
Alcune piume sono nere!
“Oddio!” esclamo e tu girandoti fai rientrare le ali e mi fissi sorridendo.
“È colpa mia! È perché sei stata con me vero? Le mie ali, le mie ali nere ti stanno contaminando!”
Ti vedo avvicinarti e accarezzarmi una guancia “Non dire sciocchezze Inuyasha…. Forse… Può darsi….. Ma non importa!”
Ti allontano velocemente “Invece importa! Non capisci! È tutto sbagliato!”
Ti vedo fissarmi stranita, non capisci la mia reazione, le mie parole. Come potresti? Neanche io in realtà so cosa sto dicendo.
“Inuyasha non fare così! Troveremo una soluzione!”
“Certo! La soluzione è smetterla qui. Forse adesso se la smettiamo, torneranno normali! Forse la mia terribile oscurità ti lascerà libera”
“Inuyasha no! Che dici! È assurdo!”
“No non lo è!” e ti allontano bruscamente rincarando la dose e morendo ad ogni mia singola parola.
“ è durata anche troppo! Lo sai bene anche tu! È stato divertente finché è durato, ma adesso basta! Il gioco finisce qui”.
Tu apri la bocca, ma poi la richiudi mentre noto i tuoi occhi diventare lucidi.
“Gioco? Ma cosa dici? Non è un gioco…. Io ti amo Inuyasha e anche tu…. Tu mi Ami vero?”
Ti osservo e poi lo dico.
Dio ti prego cuore mio perdona ciò che le labbra adesso diranno.
“No! Kagome non ti amo! Noi non potremo mai amarci. Siamo nemici, nemici giurati lo sai bene!” arretri ancora, sbattendo contro il letto e iniziando a piangere.
“Non è vero! Non puoi dire sul serio Inuyasha! Noi ci amiamo e anche la storia di essere nemici… è una cavolata!”
Ti afferro per le spalle e ti scuoto velocemente “Vattene adesso. Nascondi le tue ali e torna dal tuo popolo. Non ci vedremo più. Mai più! Non voglio mai più vederti chiaro! Tu sposerai un bel giovane dalle ali bianche mentre io… Io…. Beh non mi sposerò questo è certo. Mi piace troppo saltare da un letto all‘altro. Anche se dopo il tuo, il letto proibito che mi hai regalato sarà difficile trovare un gioco così divertente”.
Sento il dolore pulsare sulla mia guancia. Mi ha lanciato uno schiaffo feroce e rabbioso.
“Mi fai schifo!” urli tra le lacrime “Hai sempre giocato con me, come… Come….. Hai potuto!” e ti vedo accasciarti per terra
M’inginocchio avvicinandomi al tuo orecchio “è la mia natura Kagome… mi viene naturale. Sono un oscuro e l’oscurità è puro gioco, crudele puro gioco”.
Mi sento sollevare da terra e scaraventare contro il muro mentre tu mi fissi con i tuoi occhi che adesso sono diventati giallo oro.
Ti alzi aprendo le ali e girandoti verso il terrazzo. Mentre stai per saltare, sento le tue parole.
“Ma io… non giocavo…. Ti amavo“
Sparisci dalla mia vista mentre mi accascio per terra sentendo le lacrime solcarmi il volto, consapevole di aver perso l‘unica occasione di essere felice. Di aver detto addio all‘unica persona che era riuscita, ha darmi un po’ di luce nel mio mondo di tenebra.






Riapro gli occhi e sento le stesse lacrime di allora rigarmi il viso, perché quel giorno è come se fosse oggi. Perché di notte lo sogno sempre, come un incubo terribile.
Io, il secondo in successione al trono del regno oscuro sto piangendo per la regina del regno della luce.
Sapessero.
Sbatto la testa contro il muro con un ritmo costante, non sentendo neanche la porta aprirsi.
“Ma che stai facendo Inuyasha!”
Mi asciugo gli occhi velocemente e mi alzo, afferrando Sesshomaru per le spalle “da quanto lo sapevi?” chiedo furioso e lui mi allontana di botto “Di cosa stai parlando?”
“Di lei! Della sua punizione! Di quello che gli hanno fatto!” e alla fine dal suo sguardo capisco che lui adesso sa, che ha capito.
“Oddio no! Non tu! Ma sei scemo!”
“DIMMELO!” urlo rabbioso.
“Va bene stai calmo! L’ho saputo da pochi giorni. Di lei non si sapeva più nulla il che è strano essendo la re….!” poi si ferma e mi afferra per un polso “Tu l’hai lasciata quando…. Quando io ti ho detto che era la regina?” annuisco colpevole.






Che dite? ve la ricordate?