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Autore: pazzopazzini    12/05/2011    3 recensioni
Era un bellissimo sabato di primavera quando, per l’ennesima volta, il giocoso Duncan si rilesse la lettera di invito del suo amico Owen mentre viaggiava in aeroplano:
Ciao Duncan,
sei invitato a
venire nella mia villa nel-
l’isola di Mowich, ci sa-
ranno altri amici.
Owen.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“DIECI  PICCOLI PARTECIPANTI”
         E NOVE NE RESTAR…

Era un bellissimo sabato di primavera quando, per l’ennesima volta, il giocoso Duncan si rilesse la lettera di invito del suo amico Owen mentre viaggiava in aeroplano:

Ciao Duncan,
                     sei invitato a
 venire nella mia villa nel-
l’isola di Mowich, ci sa-
ranno altri amici.
                           Owen.
A quel punto pensò:< Spero solo che non ci siano i due simpaticoni di Chris e Chef! >
La stessa cosa la pensarono gli altri invitati: Izzy, Noah, Harold, Leshawna, Gwen, Ezekiel, Tyler, Lindsay e Sierra.
Arrivati all’aeroporto presero le valige e, per mezzo di un traghetto andarono verso l’isola, inconsapevoli di quello che sarebbe accaduto.
Una volta raggiunto il battello, dopo aver chiacchierato a lungo tempo, ci fu un attimo di silenzio.
A farlo terminare fu l’allegro Noah che chiese ad Harold: “Ma quello non è …” E l’amico: “Oh no! Sì è lui! E’ Chris!” A quel punto scoppiò un mormorio che il conduttore televisivo fece terminare subito: “Sì, sono proprio io! Siete felici di rivedermi?” Gli altri: “NO!” Il moro (e sottolineo moro , coi capelli neri e non marroni …) rispose ridacchiando: “Lo so che vi sono mancato. Anche a te Chef?” Chef era un uomo burbero e pericoloso quando si arrabbiava e dentro di sé si celava il suo animo cattivo e malefico.
“L’unica ragione per cui sono qui è stato il ricatto”
“Bene” Disse di rimando il birichino Chris. Nel frattempo la barca era giunta a destinazione nell’ isola di Mowich. Sistemati i bagagli nelle proprie camere si riunirono tutti in sala e si chiesero: “Dove è Owen? Doveva già essere qui!”
Intervenne il conduttore “Ehm … mi sono ‘dimenticato’ di dirvi che Owen non verrà!”
“Cosa?!?!” ripeterono tutti in coro. “Sì, è così. Owen, vedendo il suo panino cadere in un tombino, cercò di prenderlo, ma nel mentre si incastrò; così siamo venuti noi a farvi compagnia. Non siete felici?” “NO!”
A quel punto Duncan saltò su: “Basta! Io me ne vado!”
“In realtà nessuno può andare via dall’ isola perché la barca si è rotta.”   
                                  
                                     *        *        *
                      
  Ormai rassegnati, i poveri ragazzi andarono a cenare, sempre se quella si poteva chiamare cena. Infatti la playgirl gotica aveva giurato che il suo panino si fosse mosso …
Finita la tortuosa tortura, tornarono nella sala da pranzo per scaldarsi vicino al fuoco. Ad un certo punto Lindsey disse: “Guarda Tyler quelle persone sono simili tra noi” E dopo un inchino continuò: “salve. Come vi chiamate?”
Successivamente la Bionda, dopo qualche minuto di assoluto silenzio, disse, quasi piangendo: “Tyleeer! Quelle perone maleducate non mi rispondono!” Il grande genio intervenne: “E’ ovvio, sono dieci piccole statuine; ehi, aspetta un momento, sono uguali a no …” Non ebbe neppure il tempo di rispondere che un black out improvviso si abbatté sulla casa. Silenzio di tomba.
A romperlo furono subito dopo le urla di Chris e Chef  ed un “crak”.
Una volta che le luci si riaccesero i ragazzi si accorsero che davanti alle statuine era posizionato un foglio. Allora Noah si avvicinò cautamente e lo lesse ad alta voce:
“Salve a tutti,
                     come ho rapito
i vostri conduttori lo farò
anche con voi ed ho già ini-
ziato; per la cronaca ho
già posizionato tante trap-
pole su quest’ isola che non
supererete mai!
                     S.C.Onosciuto
In quell’istante anche Gwen trovò al suo fianco una poesia:
“Dieci piccoli marinai
 andarono a viaggiar,
uno sulla porta dell’aereo s’ incastrò,
e nove ne restar.

Nove piccoli marinai
 giocarono a nascondino,
uno non venne più trovato
e otto ne restar.

Otto piccoli marinai
 vollero passeggiar,
uno, rimasto indietro, gli altri non riuscì più raggiungere
e sette ne restar  

Sette piccoli marinai
 tagliaron la legna,
uno di tagliarla non finì più
e sei ne restar.

Sei piccoli marinai
 vollero procurarsi del miele,
uno per paura d’un ape scappò
e cinque ne restar.

Cinque piccoli marinai
Giocarono a vostro onor,
uno venne giustiziato
e quattro ne restar.

Quattro piccoli marinai
Andarono ad immergersi,
uno preferì restare a fondo
e tre ne restar.

Tre piccoli marinai
andaron allo zoo,
uno nella gabbia restò per sempre
e due ne restar.

Due piccoli marinai
 presero il sole,
uno troppo si scottò
e solo uno ne restò.

Un piccolo marinaio…”

Qui la ragazza si interruppe . Duncan, nervoso, borbottò
 scorbuticamente: “… Allora …?”
“… Allora basta. La parte finale della poesia è strappata. Ma piuttosto, chi è questo ‘S.C.Onosciuto’?
Duncan: “Sarà uno scherzo di Chris.” La pazza izzi disse: “Ehi, non hai letto questo: P.S. Chris è brutto ”; Duncan si ricredette improvvisamente.
Subito dopo a Leshawna venne un dubbio: “Ma dov’è Ezekiel? L’ultima volta l’avevo visto in aereo”
“Ahhhhhh! Guardate le statuine!” Improvvisamente si accorsero che la statuina di zecky era spezzata in due.

                    Dieci piccoli marinai
                    andaron a viaggiar,
                    uno sulla porta dell’aereo s’incastrò
                    e nove ne restar…                  

“DIECI  PICCOLI PARTECIPANTI”
         E NOVE NE RESTAR…
END
  
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