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Autore: OnlySunshine    13/05/2011    2 recensioni
"Giuro che non ti riconosco più! Che fine ha fatto il mio Kevin? Sai che ti dico, ci vuoi andare? Vacci. Ma non aspettare di ritrovarmi qui al tuo ritorno" disse decisa e cominciò a dirigersi verso le scale in lacrime
OS sulla mia coppia preferita:Kenielle
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kevin Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche questa OneShot come Catch me ha fatto parte del regalo di compleanno della mia migliore amica e quindi è sempre dedicata a lei :D
I protagonisti qui sono la mia coppia preferita, l'uomo della mia vita e la donna che è riuscita a realizzare i miei sogni e sposarselo: Kevin e Danielle. 
Ci ho messo il cuore davvero e spero vi piaccia! ;)
Kevin è il marito perfetto? E chi l’ha detto? Ah già, io! Beh qui non lo è, o forse ha solo dimenticato di esserlo.
 

Innocent

 
“I guess you really did it this time
Left yourself in your warpath
Lost your balance on a tightrope
Lost your mind trying to get it back”

 
«Ma ti è saltato di volta il cervello? È assurdo non ci voglio neanche pensare Kevin!» la donna urlava con in volto un’espressione mista fra furia e incredulità.
«Dani, aumenterebbe la nostra popolarità in maniera assurda, parlerebbero tutti di me. È tutta pubblicità per l’album!» cercava di spiegarle il marito ma senza nessun risultato «Cerca di capire!»
«No Kevin ora basta. Capisco benissimo. Ho scelto io di sposare un cantante con tutto ciò che comportava, fan urlanti e tour interminabili compresi. Ma questo non lo posso proprio accettare! Vuoi pubblicizzare l’album? Organizza qualche concerto, fai un video o qualsiasi altra cosa ti venga in mente ma questa proprio no. Non è minimamente concepibile. È un reality Kevin! Uno stupido reality dall’altra parte del mondo» la sua voce diventava sempre più alta e le lacrime stavano per traboccare.
«Tesoro ascolta, non hai capito che opportunità sia per me, quanta importanza abbia per la band!» cercò di calmarla poggiando le mani sulle sue spalle.
«Per la band? Ecco perfetto mandaci Joe allora! È un personaggio, ci starebbe benissimo in tv 24 ore su 24 e in più lui non ha una famiglia a cui badare!»
«Ma non posso mandarci Joe, e sai il perché? Loro. Vogliono. Me.» scandì piano guardando negli occhi la moglie.
«Giuro che non ti riconosco più! Che fine ha fatto il mio Kevin? Sai che ti dico, ci vuoi andare? Vacci. Ma non aspettare di ritrovarmi qui al tuo ritorno» disse decisa e cominciò a dirigersi verso le scale in lacrime.
Kevin la osservò e un’immagine gli colpì la mente come una pallottola: la stessa donna, sempre in lacrime, ma di gioia questa volta, che con un enorme vestito di tulle bianco gli veniva incontro in una fredda mattina di Dicembre di 10 anni prima.
«Dani aspetta! Parliamone ancora, ti poss…» si interruppe quando lei si voltò.
«Non ne voglio più parlare » ormai le lacrime non si potevano più fermare «Hai 32 anni ma ti comporti come un ragazzino viziato. Cresci Kevin»
 
In quel momento la porticina bianca alla loro destra si mosse e un batuffolo di lunghi capelli ricci avvolto da un pigiamino rosa apparve stropicciandosi gli occhi.
«Mamma, Papà perché litigate?» Kevin si voltò a guardarla come caduto dalle nuvole mentre Danielle si asciugava le lacrime per non farle notare alla bambina.
«Principessa!» esclamò lui prendendola in braccio «Non stiamo litigando. Parliamo solo di una cosa da grandi».
«Quando a scuola litigo con Layla facciamo pace con i mignoli. Potete farlo anche voi se volete» entrambi sorrisero ma rimasero fermi dov’erano.
Kevin osservò il visetto della piccola seguendo con lo sguardo ogni lineamento fino a quando si fermò ai grandi occhi verdi. Erano identici ai suoi. Ed ecco un’altra immagine che gli tornava alla mente: il giorno della sua nascita. Non ricordava davvero di aver mai pianto tanto nella sua vita quanto aveva fatto quel giorno, quando l’aveva presa in braccio per la prima volta e la sua vita aveva improvvisamente cominciato a girare intorno a quella piccola creatura, che era sangue del suo sangue.
«Ti voglio bene piccola mia» disse stringendola a sé mentre la piccola gli gettava le mani attorno al collo. Da sopra alla spalla della bambina Kevin lanciò un’occhiata alla moglie e in un momento gli fu tutto chiaro: Danielle era lì ferma con le mani attorno al grembo che accarezzava piano.
«Oh Dio!» riuscì solo a dire e lei, presa di contropiede, lasciò cadere le braccia velocemente «Dani... Per... Che cosa... Me lo dovevi dire!» concluse infine ancora incredulo.
«Lo so» cominciò lei mentre le lacrime cominciavano a scendere «Kevin, sai quante cose ti perderai se parti? Non vedrai Destiny crescere, non ci sarai al suo ottavo compleanno e lui, o lei, tra sette mesi nascerà mentre tu sarai chissà dove. E poi ci sono io, tutto quello che ho detto prima era una bugia, senza di te non ce la farei mai. Puoi andare anche in capo al mondo ma io sarei sempre qui al tuo ritorno, non riuscirei mai ad andare via. Quindi per favore, non farmi questo. Non farci questo.»
Mezzo secondo dopo il braccio del marito le aveva cinto il collo e la stringeva a sé, dall’altro braccio Destiny si allungava per abbracciarla forte. «Ti amo.» gli sussurrò Kevin all’orecchio e abbassò la mano fino ad accarezzarle la pancia appena rigonfia.
Danielle sorrise, il Suo Kevin era tornato.

FINE
 

Se vi va passate dalla mia long Nobody's Home mi farebbe molto piacere! 

  
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