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Autore: Zeu483    14/05/2011    0 recensioni
L'ho buttata giù così,ambientandola in un quartiere della mia adorata Londra.E' in gran parte descrittiva.
Genere: Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Svoltato l'angolo,le sembrò di essere precipitata in un banale film thriller. La strada che portava a casa sua era immersa nell'oscurità,fatta eccezione per alcune finestre imbevute di luce ai piani più alti dei palazzi.Si erano fulminati i lampioni.Di nuovo. Una macchina parcheggiata le consentì di sfuggire allo sguardo insistente di un uomo barbuto che sorseggiava una birra appoggiato allo stipite della porta di un bar. Accellerò un po' il passo,inconsapevolmente. Il calmo corso del Tamigi alla sua sinistrà rapì per un po' la sua attenzione. Fece scorrere le dita sull'inferriata del piccolo ponte,le cui assi le scricchiolavano al suoi passaggio e,una volta giunta nel punto più alto,si incantò a fissare le acque lente della diramazione del fiume che sparivano strisciando sotto i suoi piedi. Una brezza le fece ondeggiare qualche ciocca di capelli davanti al viso,mentre il respiro si faceva più calmo e la leggera tensione per tutta la strada ancora buia da percorrere si allentava un poco. Le case in lontananza non erano che tremolanti sagome inghittite dalla nebbia,come la luna che stentava a farsi largo tra le nubi in cielo. Greenwich non le era mai sembrato così bello. Con il dito ancora attaccato all'inferriata,si allontanò dal centro del ponte e giunse dall'altra parte.

Un cigolio alle sue spalle la fece voltare. Qualcuno,nascosto nell'ombra della notte,camminava a passi lenti e lunghi a pochi metri da lei,lungo il tratto che la ragazza aveva appena percorso.Da dove era spuntato?Non l'aveva visto nè sentito arrivare. Il suo rapido istinto decise che non era più l'ora adatta per attardarsi lì. Si voltò il più possibile disinvolta e si allontanò,più di corsa che camminando,ma i suoi piedi sembravano muoversi da soli,spinti dall'ansia. Incontrare uno sconosciuto alle 3 di notte per le strade buie della periferia di Londra non è esattamente quello che si definisce "rilassante".

Costeggiò il parco per poi imboccare il sentiero che lo attraversava.Si sentiva osservata,come se qualcuno le tenesse gli occhi puntati addosso. Si fermò un attimo sul ciglio della strada,guardandosi intorno col fiatone crescente e stringendosi sempre più nel cappotto come a voler bloccare la scarica di brividi che le correva lungo la schiena.Trasse un profondo respiro e proseguì.Casa sua era a meno di dieci metri di distanza, ma non si sentiva del tutto al sicuro.Non ancora.

- Buonasera.- sobbalzò,lanciando un gridolino strozzato. 

- Ahah,da quando hai paura di me? - nel suo campo visivo entrò il viso slavato di Matt.

- Ah,sei tu.- sospirò di sollievo.

-Chi pensavi che fosse? Un molestatore?- fece il ragazzo con voce cupa,gesticolando platealmente.

- Non si sa mai..- rispose lei a bassa voce,gettando una svelta occhiata a destra e a sinistra. Matt le passò un braccio magro attorno alle spalle e se la avvicinò più di quanto le fosse gradito.

-Non preoccuparti,ti difendo io da qualsiasi malintenzionato! - ridacchiò lui.Lei sorrise non troppo convinta e con la coda dell'occhio scorse la porta di casa di Matt semichiusa e le finestre del pianterreno illuminate. 

- Ehm..hai visite stasera?- gli chiese,ben consapevole del fatto che il giovane viveva da solo.

- No.- scosse il capo vigorosamente.

- Che ci fai in giro a quest'ora,signorinella?- si affrettò a domandare.

- Tornavo dal lavoro,Matt,come sempre. Tu piuttosto,che ci fai? - i loro sguardi si incontrarono e una luce balzò negli occhi di Matt.

  
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