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Autore: Feel Good Inc    14/05/2011    1 recensioni
[ Vol. III, Ozma of Oz ]
Fu solo quando la sentì tra le braccia che la sua presenza divenne una cosa reale, tangibile.
Aveva immaginato così tante volte di rivederla, da non accorgersi che, stavolta, era la realtà.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dorothy Gale, Spaventapasseri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Smile

~ sprazzo di luce in un castello buio

 

 

 

 

 

 

 

 

“The first thing Dorothy did was to rush into the embrace of the Scarecrow,

whose painted face beamed with delight as he pressed her form to his straw-padded bosom.”

 

 

 

La sentiva, finalmente. Era lì. Davvero lì.

Aveva ascoltato la sua voce chiamarlo dall’alto della torre; l’aveva vista sbracciarsi e adesso corrergli incontro. E quasi non si era reso conto di cosa stesse succedendo. Come se avesse ancora la testa vuota.

Fu solo quando la sentì tra le braccia che la sua presenza divenne una cosa reale, tangibile.

Aveva immaginato così tante volte di rivederla, da non accorgersi che, stavolta, era la realtà.

Ma ora, ora che la stringeva e le accarezzava i capelli e che le spalle della ragazzina erano scosse da singhiozzi di gioia, ora che le labbra di lei coprivano di baci la tela del suo volto, ora era tutto vero. Soprattutto era vero il sorriso dipinto dello Spaventapasseri.

« Sono a casa » sussurrò Dorothy.

Era tornata; e tutto il mondo, intorno, sbiadiva.

 

 

 

Circle me and the needle moves gracefully back and forth:

If my heart was a compass you’d be north.

Risk it all, ‘cause I’ll catch you when you fall, wherever you go;

If my heart was a house you’d be home.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

 

Come promesso(?), ho subito iniziato a leggere il volume III e mi sono [di nuovo] impuntata su quella famosa frase.

 

Capitolo otto, riga uno.

La prima cosa che Dorothy fece fu correre nell’abbraccio dello Spaventapasseri, la cui faccia dipinta brillò di felicità mentre lui si stringeva la sua figurina al petto impagliato.

 

Cioè. Cioè, dico. Ma possibile che sia solo io a vederci fluff al cubo?!

Contestualizzazione per chi non conoscesse Ozma di Oz, uscito in italiano ma praticamente irreperibile. Dorothy è approdata nel Paese di Ev in seguito ad una tempesta sul mare, e dopo aver incontrato Billina la Gallina Gialla e Tiktok l’Uomo Macchina(♥) è fatta prigioniera nel castello della frivola Principessa Langwidere, che è solita indossare teste altrui e intende appropriarsi di quella della nostra contadinella del Kansas per ampliare la propria collezione. L’arrivo inaspettato della nuova Regina di Oz, Ozma, con al seguito Spaventapasseri, Boscaiolo di Latta, Leone Codardo e altri illustri personaggi per una missione che non sto qui a raccontarvi causa la liberazione di Dorothy... e per diretta conseguenza questa nuova flash (135 parole).

 

I libri di Baum sono, forse, l’unica cosa al mondo in grado di distogliermi da un periodo di pura oscurità e di ridarmi la voglia di ridere/sorridere/fangirlare un po’. Oh, e di questo bisogna ringraziare anche Owl City e la stupenda If my heart was a house.

Spero che apprezziate i loro tentativi di strapparmi alla depressione. Mm. Ma forse no.

 

Aya ~

   
 
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