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Autore: whatwordsmiss    15/05/2011    7 recensioni
Dave era molto fiero di sé stesso. Si sentiva riscattato – si sentiva una nuova persona.
Pairings: Klaine, Kurtofsky, Brittana.
Possibile cambiamento di rating.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Santana si svegliò per colpa del sole che filtrava attraverso le tende. Guardò l’orologio che segnava le 10:30. Era fra le braccia di Dave Karofsky. Entrambi erano vestiti. Era la prima volta che dormiva con un ragazzo senza farci sesso. Erano un po’ come Will e Grace. Voleva bene a Dave, davvero tanto. Avrebbe fatto di tutto per vederlo felice, per vederlo con Kurt. Sapeva quant’era innamorato, e anche quant’era triste perché Kurt era felicemente impegnato con un altro.

Un po’ come lei, che senza Brittany si sentiva come se le mancasse un pezzo.

Santana si sentiva vicina a Dave, e dormire accoccolata fra le sue braccia non le dispiaceva. Era morbido e profumava di buono, e gli dava un senso di sicurezza. Restò sul petto di Dave il tempo necessario per svegliarsi completamente, poi cercando di non svegliarlo si alzò e si avviò verso la cucina per preparare il caffè, ripensando alla sera precedente.
Dio solo sapeva quanto avessero pianto la sera precedente, tornati dal ballo di fine anno. Santana non pensava di avere tutta quell’acqua in corpo, e sinceramente si era sorpresa anche di vedere Dave in quello stato. Sapeva quanto stesse male, ma non pensava così tanto.
Beh, per fortuna era sabato e non dovevano pensare alla scuola quel giorno. Avrebbero potuto stare a letto tutto il giorno, volendo. Santana aveva preparato il caffè ed aveva scaldato un paio di brioches di un pacco che aveva nella dispensa, mise tutto su un vassoio e lo portò in camera da letto dove ancora Dave stava dormendo. Posò il vassoio per terra e si avvicinò a Dave piano piano e gli diede un bacio sulla fronte.

«Karofksy, è ora di alzarsi!»

Dave grugnì qualcosa di incomprensibile, poi prese il cuscino e se lo mise sopra la testa.

«Mamma, è sabato e non ho scuola, non rompere!»

«Karofsky, non sono tua madre, sono Santana! ..E poi tua madre ti chiama Karofksy..?»
Dave tirò fuori la testa da sotto il cuscino con un solo occhio aperto, si guardò intorno spaesato e si mise a sedere molto, molto lentamente.

«Santana.. buongiorno. Sono distrutto da ieri sera..»
Dave mise sul volto di nuovo quell’espressione triste che a Santana non piaceva per niente.

«Ti ho preparato il caffè, ti ho anche scaldato una brioche, quindi, se fai un sorriso e togli quel muso dalla faccia ti do da mangiare, sennò ti caccio di casa e mangi altrove. Decidi.»
Karofsky sorrise divertito dalla Santana premurosa che si era ritrovato a conoscere. Faceva la stronza, ma in realtà era solo molto triste. Miserabile.
La mora prese il vassoio e lo mise sul letto, e insieme cominciarono a mangiare mentre chiacchieravano amabilmente.

«Lopez, se non ti dispiace quando abbiamo finito di mangiare andrei in bagno e poi a casa.. devo sbrigare una commissione molto urgente.»

«Dave, è sabato! Mi lasci da sola.. in tutta la mia tristezza..? Aspetta, non c’entrerà forse con Hummel, vero? Se è così ti lascio andare..»
Santana lo disse con tutta la malizia che aveva in corpo, e Dave  le sorrise e l’abbracciò.

«Grazie, San. La prossima volta ti ospito io, giuro. Chiamami quando vuoi.»
Santana gli strizzò l’occhio.
«Sì, così magari i tuoi penseranno che tu sia etero!»

Dave rise, ma non era una risata di cuore. Era più del tipo ‘ridiamo per non piangere’.
«Ciao San.»
«Ciao Dave.»



 
Kurt era a casa sua, sveglio, mentre fissava il soffitto pensando alla sera prima, la sera del prom.
Era stato bellissimo, Blaine era stato un amore, e aveva pensato tutta la sera a come avrebbe voluto mordergli le guance. Aveva un’ossessione per le guance di Blaine, pensava che fossero così morbide e .. mordibili! Poi Blaine era coccoloso e quindi l’avrebbe mangiato ancora più volentieri. Kurt scosse la testa; se avesse continuato a pensare a lui in quel modo, sarebbe diventato diabetico. Un rumore lo distrasse dai suoi pensieri, il cellulare sul comodino di fianco a lui stava squillando. Lo prese in mano e lesse lo schermo. Un nuovo messaggio  -- Blaine.

Spero che tu abbia dormito bene, cucciolo. Ieri sera è stata la sera più bella della mia vita. Mi manchi già.
- Blaine


Kurt sorrise. Lo chiamava cucciolo. Era un amore. Era il suo amore. Il tasso degli zuccheri nelle sue vene era salito improvvisamente.

Ho dormito benissimo, grazie tesoro <3 Mi manchi anche tu, facciamo qualcosa questo pomeriggio?
- Kurt


Inviò il messaggio e decise di andare a farsi una doccia in attesa della risposta. Adorava Blaine. Non faceva altro che pensare a lui, a come avevano ballato insieme la sera prima, a come lo aveva preso per mano, a come si erano baciati per un tempo interminabile (e comunque troppo corto) davanti alla porta di casa sua. Gli sembrava di vivere in un sogno.
Si avviò verso la doccia e dopo aver finito di lavarsi, asciugarsi, mettersi tutte le creme per il viso e vestirsi erano ormai le 11. Kurt stava andando verso la sua camera per prendere l’iphone e controllare la risposta di Blaine, quando sentì il campanello suonare.

Si precipitò giù per le scale – odiava far aspettare le persone tanto quanto odiava aspettarle – e andò ad aprire alla porta.

Non c’era nessuno.
Che strano.

Kurt stava per chiudere la porta quando si accorse di un pacchetto per terra. Era incartato male, frettolosamente, con la carta da pacchi blu e il fiocco giallo, un accostamento che lui non avrebbe mai fatto, pensò subito; dopo averlo osservato per una manciata di secondi, si decise a raccoglierlo da terra e prenderlo in mano. Lo squadrò di nuovo, poi si decise a tirare il filo e strappare la carta.

Kurt rimase stupito, non si sarebbe mai aspettato di vederli di nuovo.
Si era quasi dimenticato di loro.
Gli sposi.

Un solo nome balenò nella mente di Kurt: Dave Karofsky.
Dave Karofsky che la sera precedente l’aveva mollato sulla pista da ballo perché non voleva uscire fuori dall’armadio.

Kurt era arrabbiato con lui, ma quel gesto così dolce lo aveva decisamente spiazzato.

Prese gli sposi, li portò dentro e li mise sul tavolo della cucina.

Per Dave era stato un gesto davvero difficile e importante; restituire gli sposi a Kurt sarebbe stato un po’ come tentare di restituirgli quello che gli aveva rubato – la tranquillità, la sicurezza, la stabilità.

Dave era molto fiero di sé stesso. Si sentiva riscattato – si sentiva una nuova persona.

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angolo dell'autrice
amo Santofsky, si è capito? 
Questa è la mia prima FF di cui sono fiera. Fiera in una maniera assurda. La sposerei se potessi.
Non ho particolari note, però vorrei dirvi che l'ispirazione mi è venuta oggi a scuola (Pirandello&Svevo servono a qualcosa, ho scoperto) e che mentre stasera lo scrivevo ascoltavo i Freelance Whales che adoro alla follia, seriamente. 
Così per fare un po' di pubblicità alle cose che mi piacciono. Questa FF non l'ho betata, così è tutta farina del mio sacco. LOL.
Se recensite scrivo più volentieri:)
  
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