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Autore: cutuletta    15/05/2011    20 recensioni
Credete nel potere delle pozioni? Martha e Castle hanno pareri opposti a riguardo e uno dei due sarà costretto a ravvedersi ... Riferimenti alla 3x13 e, nel finale, all’episodio 3x06.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Castle scese le scale in vestaglia, ancora assonnato; con il palmo della mano si stropicciava un occhio. Cercava di capire cosa fosse quello strano odore di erbe proveniente dalla cucina. Quando arrivò vide Martha con un mortaio, delle pentole sul fuoco e un gran numero di vegetali sul tavolo.
-Madre!
-Oh Richard, già in piedi?
-Uno strano odore di rosmarino ha attratto i miei sensi … E’ una nuova colazione vegetariana?
-Ah no, caro! Sei fuori strada! –Disse lei, dando un colpo con il cucchiaio di legno sulla mano di Rick, che cercava di afferrare qualcosa da mangiare
-Auh! –Disse Castle, dopo aver tirato indietro la mano
Una pentola intanto cominciò a borbottare, Martha non fece in tempo ad abbassare il fuoco e un liquido verdastro  fuoriuscì dal tegame.
-Sei sicura di avere la situazione sotto controllo? Ti ricordo che l’ultima volta che hai provato a cucinare tre simpatici giovanotti con le tute rosse hanno estratto un tacchino carbonizzato dalla cucina in fiamme!
-Ah ma non sto cucinando …
-Ah no? E perché hai svaligiato un negozio di frutta e messo a soqquadro la cucina?
-Sto preparando una pozione!
-Ti sei unita al trio Halliwell?
-RICHARD! E’ per lavoro!
-Non fai l’attrice per lavoro? O fai le prove per una nuova parte da ortofrutticola?
Martha scosse la testa e lui sorrise
-Quando ho esordito a teatro a 15 anni, avevo una gran paura di salire sul palco e la mia personal coach mi fece bere un intruglio che mi aiutò a superare le insicurezze.
Castle strabuzzò gli occhi, poi Martha aggiunse
- Era una pozione – Disse a voce bassa, come se fosse il terzo segreto di Fatima - Sto cercando di riprodurla per i ragazzi a cui insegno recitazione; sabato hanno la prima, e sono molto agitati.
Castle si armò di scetticismo
-Cosa ti fa pensare che quella “pozione” non fosse semplicemente acqua? – Disse virgolettando con le mani la parola pozione.
-Richard Castle, mi stupisco che un tipo aperto come te non creda nella magia! E poi era verde, non poteva essere acqua!
-Ci credo, ma andiamo, sai meglio di me che non c’è potere più forte della suggestione
-Il tuo obiettivo è ciò che ti sta di fronte, guardalo e qualunque paura tu abbia sparirà, sommersa dal calore della pozione magica. – Disse con gli occhi spalancati e le pupille leggermente dilatate
- Sembra lo slogan di una setta religiosa!
- Scherza pure Richard, ma quella volta, quando salii sul palco, mi bastò guardare la platea e all’improvviso non mi tremavano più le gambe. La pozione aveva fatto effetto! A fine primo atto avevo già conquistato il pubblico!
Castle sorrise
-Non è che ti aveva dato dell’alcool? Conoscendoti so per certo che su di te funziona!
Martha rivolse uno sguardo contrariato al figlio e replicò:
 -Niente alcool o suggestione,  è merito delle erbe e della frutta e di qualche altro ingrediente segreto che sto mescolando con perizia, mio caro! Ho dovuto faticare non poco per ottenere questa segretissima ricetta e ti dimostrerò che ti sbagli.

Castle prese una fragola dal ricco inventario della madre e la divorò tutta d’un fiato, continuando a mostrare un’aria scettica. Intanto Alexis scese in cucina, già pronta per uscire; diede un bacio a suo padre e poi disse:
-Stai cucinando nonna? Non è che devo chiamare i pompieri? Di nuovo!
Guardò suo padre ed entrambi sorrisero.
-Scappa finché sei in tempo, o la nonna ci farà prendere per mano, ci farà mettere in cerchio e comincerà a pronunciare strane frasi in latino.
Alexis guardò il padre sconcertata
-Ignora tuo padre. Ragazza mia sarai tu la mia prova! Bevi un sorso di questo. –Disse Martha con enfasi
-Che cos’è? –Chiese con finta preoccupazione al padre, in realtà sapeva bene cosa stesse facendo sua nonna
-Te l’avevo detto di scappare. Nonna è una strega! Ha rubato il libro del trio alle sorelle Halliwell e crea pozioni magiche! –Disse Castle, continuando a prendere in giro la madre

Martha fece un cenno con la mano al figlio come per ignorarlo e invitò la nipotina a bere; Alexis scettica mandò giù un sorso!
-Buono, sa di mela e menta!
Poi le due si lanciarono un cenno d’intesa. Martha aveva preparato la nipote a questa scenetta:
Alexis cominciò a sventagliarsi il viso con una mano e a spostarsi i capelli dalla fronte, sembrava parecchio accaldata, poi fece un gran respiro, guardò dritto negli occhi suo padre e disse:
-Papà potrei dormire fuori sabato sera? Vado da Ashley, ma ci sono anche i suoi e io dormirei nella stanza degli ospiti.
Fece una pausa
-Oddio ma … Come ho fatto? Avevo una gran paura di chiedertelo.
Castle corrugò la fronte. Aveva notato una piccola smorfia sul viso della figlia che era solita fare quando provava a nascondere qualcosa, senza successo, evidentemente!
-Bella mossa ma hai arricciato il naso, beccata! E tu, Martha Rodgers, usare tua nipote? Sei davvero pessima!
-Io non ho fatto niente! –Disse Martha, cercando di discolparsi e lanciando un’occhiata colpevole alla nipote
-Veramente la storia di Ashley era vera, papà!
-Vedi? E’ la pozione … - Disse Martha con una voce enfatica
-E la mia risposta è no! Distrarmi con la pozione per estorcermi un sì, non so se sia più meschina tu o tua nonna, non me l’aspettavo da te. Cominci a mostrare le caratteristiche della famiglia e non so se mi piace … Vado a prepararmi.

***

Castle era al distretto e mentre se ne stava comodamente tranquillo al suo posto a leggere il giornale,  con Beckett in archivio alla ricerca di vecchie deposizioni, arrivò Martha
-Mamma che ci fai qui?
-Ti ho portato questo.
Tirò fuori dalla borsa un termos con la sua pozione
-Ancora con quell’intruglio verde?
-Te ne ho messe due dosi.
-Mamma smettila e poi non puoi piombare qui e portarmi il cestino della merenda, non siamo all’asilo. Ci sono seri professionisti che lavorano, non siamo mica bambini di sei anni!

Nel frattempo arrivò Jenny che consegnò a Ryan un cestino con dei toast; gli diede un bacio e scappò via, accennando un saluto  a Castle, che alzò la mano per ricambiare. Rick si avvicinò alla madre e aggiunse:
-A parte Ryan!

-Ah ragazzo mio, questa pozione è quello che ti serve, dai retta a me!
Castle la guardò perplesso, senza dire nulla
-Sono anni che sei qui e non hai ancora chiesto a Kate di uscire. Fai un bel sorso, guardala dritto negli occhi e lascia che le tue emozioni abbiano libero sfogo.
Prima che potesse rispondere, Beckett tornò al suo posto
-Martha! Che sorpresa, come mai qui?
-Ho portato a Richard una bibita energetica che ho fatto io questa mattina, deve mantenersi in forze. Mi raccomando controlla che la beva, che di solito fa i capricci! – Si voltò verso il figlio e gli fece l’occhiolino. Poi aggiunse:
- Ci vediamo dopo! Ciao Kate
-Ciao Martha!

Poi Castle guardò Kate e scosse la testa
-Bevanda energetica? A me sembra che la tua pancetta non ne abbia un gran bisogno
Castle si fece scuro in volto e si affrettò a guardarsi la pancia
-Avverto un tono sprezzante detective, hai qualcosa contro gli uomini con un po’ di pancia?
Kate non rispose, limitandosi  a fare una smorfia.
-Non ti piacciono? –Insistette Castle preoccupato

Kate si alzò e fece finta di dover recuperare un altro file in archivio, mentre Castle continuava a guardarsi il ventre, dubbioso se iniziare a mettersi a dieta. Intanto a Ryan andò di traverso un boccone del suo pranzo, Esposito, colto dal panico, prese il termos che Castle aveva appoggiato sulla scrivania.

-No, quello non va bene – Disse Castle per evitare che Esposito lo prendesse
Esposito diede il termos a Ryan che bevve un sorso e riuscì a mandar giù il boccone, con grande sollievo del suo partner
-Volevi farlo morire? – Disse Esposito a Castle, lanciandogli uno sguardo truce
-No è solo che quella è la po… insomma sono le mie vitamine
Ryan che si era appena ripreso:
-Grazie Castle la tua apprensione nei miei confronti mi commuove!
-Grazie amico. – Aggiunse, poi, in direzione di Esposito, avvicinando il pugno contro quello del collega, come erano soliti fare per congratularsi
Ryan ci mise qualche secondo  a riprendersi dallo spavento. Poi guardò Castle, cominciò ad allentarsi la cravatta, come se avesse caldo, si sbottonò il primo bottone della camicia e poi disse:
-Ah Castle sai volevo chiederti se per il mio matrimonio puoi mettermi in contatto con i One Republic, so che conosci il cantante.
-Yo, amico ma avevi detto che non volevi chiederglielo, che ti vergognavi! –Disse Esposito, quasi sottovoce, anche se il messaggio arrivò alle orecchie di Castle forte e chiaro
-Non so come ma ho trovato il coraggio!  -Rispose Ryan

Castle non rispose, rimase qualche secondo perplesso. Era impossibile che la madre avesse corrotto Ryan, doveva esserci una spiegazione più che plausibile, ma non poteva neanche trattarsi di magia, quella era roba da film, non poteva essere vero! Comunque decise che era meglio che nessuno toccasse quel termos; girava come Linus con la sua copertina, tenendosi il termos stretto sottobraccio. Anche quando Lanie chiamò Beckett in obitorio, Castle si presentò con l’oggetto saldo in una mano.
Lanie, quando lo vide, disse:

-Quello che roba è? Ti porti il caffè da casa adesso?
-No è solo …
Non terminò la frase che Kate incalzò, per prenderlo in giro
-Martha teme che deperisca e gli ha preparato una sana bevanda energetica …
Castle si voltò in direzione della detective e le lanciò uno sguardo torvo
-E guai a chiunque provi a toccargliela, prima stava per far morire Ryan! –Aggiunse Kate, che adorava quell’inversione di ruoli. Ora era lei a prendere in giro lo scrittore!
-Che dolce che la mammina ti porti il pranzo a scuola! –Disse Lanie con una voce falsamente melliflua, poi si voltò verso Kate ed entrambe sorrisero
-E’ solo che mia madre non sa cucinare, non volevo che qualcuno si sentisse poco bene, tutto qui.
-Credo che Ryan preferisse stare male per la cucina di tua madre comunque, che morire soffocato. E poi ha detto che non era affatto male. - Aggiunse Kate
-Ok, ora sono curiosa, la voglio assaggiare! – Disse Lanie
-Ohh noo!
-Vedi? Che ti dicevo? E’ geloso!
-Non è per quello, è che …
-Piantala Castle. –Disse Lanie che poi gli sfilò il termos dalle mani e in modo svelto svitò il tappo e bevve un sorso. Castle rimase bloccato, Kate trattenne un sorriso
-Buono, sa di menta, mela e cumino. C’è qualche altro ingrediente che non riesco a captare, però!
-Sta .. stai bene? Ti senti bene? –Aggiunse Castle in apprensione
-Castle non credo tua mamma voglia avvelenarti, è una semplice bevanda. Sto bene, rilassati!
Castle si sentì sollevato, quell’intruglio non aveva nessun effetto magico, come immaginava. Sorrise, contento che l’episodio con Ryan, in precedenza, fosse stato solo una coincidenza.
-Allora Lanie aggiornaci. Dicci cosa hai scoperto! –Chiese Kate, di nuovo professionale

Lanie temporeggiò, si allentò un po’ la maglia e si massaggiò il collo. A Castle non sfuggirono quei dettagli: calore, muscoli che si sciolgono, l’aveva già visto fare a Ryan. Poi Lanie disse, quasi senza pensare:

-C’è una cosa che volevo chiedervi, ma poi voi due avete parlato di quel fatto?
Kate e Castle sembravano non capire. Castle era decisamente in apprensione
-Quale fatto? – Chiese Kate abbastanza perplessa
-Ok devo proprio chiamarlo con il suo nome?
-Lanie giuro che non ti seguo ...– Aggiunse Kate
-Ok avete più parlato del bacio che vi siete dati sotto copertura? O meglio che Castle ti ha dato fingendo che servisse per la copertura e che tu hai ricambiato approfittando di una finta copertura?

Kate rimase con la bocca spalancata e le sue guance si colorirono in maniera visibile, Castle deglutì a stento e, quasi in assenza di ossigeno, cominciò a tossire in maniera vigorosa

-Ok, non ne avete parlato – Disse Lanie con nonchalance, poi aggiunse – Non guardarmi in quel modo Kate, lo so che non dovevo farne parola con nessuno ma mi è uscito di bocca prima che riuscissi a frenarmi.

Intanto Castle si era ripreso ma aveva ancora il respiro accelerato e kate, invece, cercava di evitare il suo sguardo e cambiò discorso in fretta
-Il caso Lanie, ti ricordi? Un cadavere, un proiettile, concentrati!


Le ore successive furono abbastanza dubbiose per Castle, una coincidenza poteva tollerarla, ma addirittura due? Cominciò a pensare che quell’intruglio avesse davvero dei poteri, così si sedette al suo posto, prese un bicchiere, versò l’ultima quantità rimasta nel termos e cominciò a guardarla con aria interrogativa. Ad un certo punto cominciò a fare dei ragionamenti a voce bassa, sembrava Amleto con il teschio ma il suo “essere o non essere” era “bere o non bere?” Se la pozione avesse davvero fatto effetto? Se avesse trovato il coraggio di dichiarasi a Kate? E come avrebbe reagito la detective?

Intanto Ryan ed Esposito:
-Ma Castle sta davvero parlando da solo con un termos? –Chiese Esposito a Ryan
Ryan sorrise e scrollò le spalle
-Sul serio bro, fossi in te mi preoccuperei. Martha potrebbe averci messo delle sostanze allucinogene, in fondo hai fatto alcune uscite strane dopo che hai bevuto la bibita energizzante
Il sorrisetto sul volto di Ryan si affievolì in un lampo, mentre Esposito gli diede una pacca sulla spalla, scuotendo la testa come se ormai avesse le ore contate.

Castle era ancora lì, davanti a quel bicchiere, stava per berlo. Aveva finalmente trovato il coraggio, quando arrivò Kate, che lo anticipò e bevve tutto di un fiato
-Ma nooo!
-Su Castle, non succede niente se per un giorno salti le vitamine. Vedrai che prima o poi riuscirai anche tu a superare la fase dell’adolescenza e diventare adulto! –Disse sorridendo

La tensione che si era creata tra loro dopo la domanda di Lanie si era stemperata poco a poco. Come al solito avevano preferito evitare il discorso; era più facile nascondere la polvere sotto al tappeto che spazzarla via definitivamente. Erano entrambi troppo spaventati dalle conseguenze che avrebbero dovuto affrontare.

-Ecco hai rovinato tutto! – Disse, incredulo che dopo minuti di auto convincimento fosse stato tutto inutile
-Scusa, ero curiosa di assaggiare questa super bibita. Credo ci sia del cumino e percepisco anche del mango. E’ davvero buona, e tu che ti preoccupavi che non sapesse cucinare; fai i complimenti a Martha.
Castle era deluso ma allo stesso tempo aspettava una reazione di Kate, che però sembrava immune all’effetto.
-Aspetti qualcosa Castle?
-No, no perché?
-Mi fissi! Non che non ci sia abituata ma questa volta lo fai in modo più strano del solito!
-No ma che dici? Nooo!

A quanto pare  la bevanda, come sospettava, non aveva alcun potere magico. Si sentì così sciocco per averci creduto e si mise comodamente seduto sulla sua poltrona, finalmente libero da ogni dubbio. Ad un tratto notò Beckett massaggiarsi i muscoli del collo e sbottonarsi leggermente la camicia. L’aveva già visto fare a Lanie e a Ryan. L’effetto dell’intruglio sembrava manifestarsi in primis con un’intensa ondata di calore. Afferrò i braccioli della sua sedia e si sollevò, sporgendosi  in avanti, aspettando una reazione della donna.

Kate prese il telefono e fece un sorriso
-Co..Cosa fai? –Chiese Castle titubante e in preda all’agitazione. Lui era lì, perché prendeva il telefono?
-Chiamo Josh! –Poi si alzò, Castle percepì in lontananza la detective ridacchiare ammiccando al telefono col suo fidanzato.

Castle era terribilmente deluso, la pozione non solo aveva fatto effetto ma aveva spinto Kate a chiamare Josh, per dirgli cosa poi? Era lì che sorrideva e si arricciolava i capelli. Pensò che lui le avesse fatto qualche strana proposta sessuale alla quale lei non aveva mai acconsentito, fino ad allora almeno, e si sentì gelare il sangue. Prese il telefono e chiamò la madre. Era furioso!
-Madre! Ma che razza di intruglio hai preparato? I tuoi stratagemmi culinari sono pari al talento recitativo di Britney Spears. Guai a te se trovo ancora quelle verdure in casa mia quando torno!
E riagganciò. Non aveva lasciato che dicesse una parola, poi Kate tornò a sedersi

-Ahh non vedo l’ora di tornare a casa e stendermi sul divano! –Disse Kate
Ecco! Pensò, lo faranno sul divano, leggeva la lussuria nei suoi occhi e si maledisse per aver offerto la Kate disinibita a Josh su un piatto d’argento
-Che programmi hai per la serata? Ti vedi con Josh? – Nonostante avesse terribilmente paura della risposta, non riuscì a trattenersi dal farle la domanda. Doveva sapere se la cosa che Kate voleva più intensamente, e che aveva paura di fare, era davvero passare una serata trasgressiva con il motorcycle boy.

Kate sprizzava ferormoni da tutti i pori, si era sbottonata ancora la camicia. Si passò una mano tra i capelli e li lasciò ondeggiare, inclinando leggermente la testa all’indietro. Poi si inumidì le labbra con la lingua e lanciava a Castle degli sguardi ambigui, mentre lui cercava di rimanere calmo e di neutralizzare col pensiero il potere del mango del cumino e di qualunque ingrediente si ricordasse.

-No, dovevamo vederci ma ho disdetto! Non aveva voglia di lui stasera.
Castle si bloccò, tornò a respirare a ritmo normale, aveva capito bene? Non lo voleva?
Poi Kate aggiunse
-Credo che mi vedrò un bel film, stesa sul divano, con un buon bicchiere di vino.
-Mi sembra perfetto – Disse Castle che sembrava tornare a respirare dopo un lunghissimo periodo di apnea
-Mi fai compagnia? – Chiese Kate, alzandosi dalla sedia e sfiorando con una mano le spalle di Rick.
Castle era confuso, agitato e cercava di processare le emozioni più velocemente che poteva
-Fammi capire: hai rinunciato ad una serata con il tuo fidanzato per vedere un film con me?

Poteva anche azzardare qualche domanda, in un’altra circostanza avrebbe semplicemente detto di sì e si sarebbe fiondato dalla sedia, ma questa volta poteva osare, con la pozione in corpo Kate non aveva più freni inibitori.

-Se fosse così accetteresti?
-Accetterei in ogni caso, ma non hai risposto!
-Non avevamo un argomento in sospeso di cui parlare io e te?
Castle era disarmato
-E vuoi parlarne stasera?
-Possiamo parlare o fare altro, non dobbiamo deciderlo ora – Disse maliziosa
Poi si avviò verso l’ascensore. Castle era estasiato, entusiasta e esterrefatto, tutto insieme!
-Vieni allora? –Urlò Kate vicino l’ascensore

-Sii, un minuto, avviso che non torno per cena. –prese in fretta l’i-phone e chiamò la madre
-Madre?! Ordina dieci scatole di quegli ingredienti, pago io! Ah ti voglio bene! E giuro che non sono in pericolo questa volta!
Poi chiuse il telefono sorridente e raggiunse correndo la detective che l’aspettava davanti l’ascensore.
 



Salve salvino,
che mi dite? C’è qualcosa che vorreste fare ardentemente ma non ne avete il coraggio? Se vi va (e si può dire) scrivetelo nel commento e se volete la ricetta segreta della pozione di Martha fatemi sapere ;)
Ringrazio tutti per la lettura ma lasciatemi fare un ringraziamento particolare a Lucia G.per il suo sostegno e perché è costretta a sorbirsi le mie storie in anteprima, e a Lucia P. per aver ideato il motto “Cutuletta rulez”, grazie al quale conquisterò il mondo ;) e perché allieta le mie luuunghe giornate lavorative con i suoi messaggi!
Grazie ragazze.

Feed the birds e buona season finale a tutti!
   
 
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