-è un gioco da bambini!- Grido al nostro ennesimo litigio, -ti piaceva questo gioco, no?- Urla lui e non capisco perché una buona volta non cresce. -Narnia non ESISTE, comprendi?- Gli sbatto in faccia la verità, ma lui continua a dire che quello strano mondo esiste. Sbatto la porta, vado via. Corro verso casa di Allison, non è distante. Trovo la mia migliore amica distesa sul letto a pancia in giù con un sorrisino -fra poco c'è la festa di compleanno di Mark, sai quello bello!- Puntualizza. Io mi sdraio al suo fianco -ho litigato con Peter-. Ally sbuffa -di nuovo? E' la quinta volta in questo mese. Sempre per colpa di quel gioco? Com'è che si chiama? Mania, Lania, Carnia?!- Chiede, -Narnia- dico con tono rassegnato. Ally si ferma un minuto -ma tu non hai mai pensato che potesse essere vero. Insomma tuo fratello ha 23 anni e non credo che sia pazzo...-, sbarro gli occhi -sei tu la pazza se credi a mio fratello! Io ricordo come è andata. Una volta andammo dal professore Kirke, giocammo a nascondino e Lucy trovò un armadio. Ricordo che facemmo finta di entrarci e poi di mettere vestiti belli, di fare la guerra. Ma era tutto un gioco, un attimo dopo eravamo di nuovo bambini e stavamo dal professore- dissi.
Quella sera andai alla festa, bevvi, mi ubriacai. Peter mi stava aspettando di fronte al locale, aveva lo sguardo severo. -Devi smetterla di frequentare questa gente...- ringhiò, - e tu smettila di comandarmi- urlai. -Sei cambiata Susan, tu non credi a Narnia perché quando stavi a Narnia eri un'altra persona- mi disse. Io risi, non ci credevo. Entrai in auto arrabbiata. lui mise in moto il veicolo, ma di punto in bianco si fermò -in nome dello sfavillante mare dell'Est, ecco a voi la regina Lucy, la Valorosa-, io lo guardai storto -cosa stai dicendo?- Peter mi sorrise -In nome del grande bosco dell'Ovest, re Edmund, il Giusto. - continuò, io mi tappai le orecchie -basta Peter, smettila!-, lui mi strinse la mano -su continua! Adesso viene la nostra parte...- io feci con l'idice il segno di silenzio -per favore, finiscila!- Urlai.
-dai, allora... In nome dello splendente sole del Sud...- non lo feci terminare -smettila!!!- Scesi dall'auto piangendo. Cercai di andare verso casa a piedi, ancora con un po' di mal di testa per la sbronza di prima. Peter mi rincorse -visto che ricordi!- Strillò cercando di fermarmi. -Io non ricordo niente, le tue sono solo cavolate! E' una filastrocca che ci siamo inventati per giocare..punto.- dissi io.
Peter mi guardò male -pensala come vuoi Susan. Narnia non ti chiamerà più e non potrai più regnare su di essa. Sei stata una regina, tutte le ragazze lo sarebbero volute essere, tu invece vuoi fare le feste, vuoi ubriacarti, vuoi i ragazzai. Be', sai cosa ti dico Susan? A 90 anni ti ritroverai troppo vecchia per le feste, troppo malata per bere, troppo brutta per gli uomini. E sarai sola e credimi se ti dico che non ci sarà nessun popolo, sotto la finestra di casa tua a gridare il tuo nome. Sarai dimenticata. Hai voluto una vita normale? Prenditi tutta la normalità che vuoi!- Lui andò via con l'auto e io rimasi a piangere.
Andai a dormire a casa di Ally per due giorni, finché un giorno non ebbi tra le mani un giornale e la mia vita finì così.
Quella volta fu l'ultima in cui vidi Peter. Alcuni anni dopo presi marito. Ebbi tre figli di cui due sono già morti, il terzo, che si chiama, Aslan ha 50 anni e ho quindi dei nipoti. Ho 90 anni e i dottori hanno detto che mi restano pochi giorni da vivere. Mi sono affacciata alla finestra, Peter aveva ragione, non c'è nessun popolo ad acclamare il mio nome. C'è solo uno strano leone dal manto dorato. Aspettate un attimo: cosa ci fa un leone nel mio giardino?


Ciao bella gente. Cosa ne dite? Qui non è presente nessun incenso. E' solo la storia di Susan nell'ultima battaglia, spero vi sia piaciuta. Grazie a tutti!