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Autore: CillyScarlet    17/05/2011    6 recensioni
-Soli, entrambi, nelle loro stanze, sdraiati nei rispettivi letti, la luce spenta e la notte fonda.
Solo i timidi raggi lunari riescono ad illuminare un minimo l'oscurità che li avvolge.
Occhi chiusi ma mente attiva.
Ricordi avvolti dalla nebbia del tempo.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E penso a te, incessantemente.

All'interno della mia stanza, sdraiata in un fouton nel quale dovrei scaldarmi nel gelo della notte, ma il cuore è più gelido della notte stessa.
All'esterno della mia enorme casa nobiliare, di ronda nel Rukongai in compagnia di Renji, mi sento sola.
Alla festa di compleanno di quella squinternata ubriacona di Rangiku, fingo di divertirmi, ma mi rendo conto di essere vuota.

Io lavoro e penso a te.
Torno a casa e penso a te.

Sono inerme, inutile, impotente.
Ero abituato ormai ad una vita fatta di sacrificio per permettere alle persone di continuare a vivere una quotidianità quieta e ignara, non lo volevo, ma ormai mi ci ero abituato.
Dovrei dormire sonni tranquilli, libero da una pesantezza indesiderata, finalmente libero dalla presenza di una nana usurpatrice di armadi.
Sarcasmo.
Quella nana non ha usurpato solo il mio armadio, si è impossessata della mia mente. Questa è schiavitù.


Le telefono e intanto penso a te.

Il cielo e limpido e l'aria è frizzante, silenziosamente cammino, senza meta.
Sola, libera di far volare il mio pensiero verso i taciti mondi della mia mente.
Inutile, puntualmente mi ritorna in mente il suo volto, perennemente corrucciato, ma così famigliare e rassicurante.
Mi sento chiamare, mi giro e sfodero il mio solito falso sorriso.

Come stai? E penso a te.

Lei mi raggiunge, come ha fatto a convincermi ad uscire neanche me lo ricordo.
Si avvicina, la guardo negli occhi, prima che mi schiocchi un fragoroso bacio sulla guancia.
Ho sempre pensato che la sua mente fosse altrove, ma questa volta il suo sguardo è presente, sicuro, sincero.
Orihime non sembra neanche più lei.


Dove andiamo? E penso a te.
Le sorrido abbasso, gli occhi e penso a te.

-Soli, entrambi, nelle loro stanze, sdraiati nei rispettivi letti, la luce spenta e la notte fonda.
Solo i timidi raggi lunari riescono ad illuminare un minimo l'oscurità che li avvolge.
Occhi chiusi ma mente attiva.
Ricordi avvolti dalla nebbia del tempo.
Quasi assopiti.
Stanchi.
Ma ancora una volta nel momento dell'abbandono nell'oblio del sonno, gli occhi si sbarrano.
Una lacrima scende solitaria sul volto della giovane dagli occhi di ghiaccio.
Il fiato si mozza nei polmoni dell'ex shinigami.
Entrambi allungano una mano nel buio, nella speranza di poter toccare, ancora per una volta, le dita dell'altro.
D'improvviso, per un misero, unico istante, la sensazione del contatto.
Entrambi ritraggono la mano, coscenti che sia solo un bastardo gioco della mente.
Impossibile ci sia stato un contatto tra i due, la disanza che li separa è incolmabile.
Divisi dallo spazio tempo, mondi estremamente differenti uniti da un unico filo, la morte.-


Sono al buio, e penso a te.
Chiudo gli occhi e penso a te.
Io non dormo e penso a te.
...troppo grande la città,
per due,che come noi,
non sperano però si stan cercando... cercando
  
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