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Autore: __burntlungs    17/05/2011    3 recensioni
Nick Jonas si sta per sposare.
E se fosse Andy, la sua migliore amica, ex-ragazza ai tempi del liceo, che nonostante tutto gli fa ancora battere il cuore e brillare gli occhi a organizzargli il matrimonio?
E se Andy all'improvisso si rendesse conto che sta per perdere Nick per sempre?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera :D
Storia che, premetto, avevo pubblicato quasi identica su un altro sito, ma che s'ispira immancabilmente ad uno dei miei film preferiti. ;D
Spero vi piaccia.
Buona lettura!
 


“Andy...”
“Che c'è Nick?”
“Ti amo.”
“C-Cosa? Sei ubriaco per caso?”
“Eddai! Dovevi proprio rovinare questo momento?”
“Scusa...” Le disse dolcemente guardandolo negli occhi.
Sembrava una fiaba, e in effetti a pensarci bene lo era, fino al giorno in cui Nick non decise di sposarsi... Ma andiamo con calma: Andy e Nick hanno entrambi diciotto anni, vanno allo stesso liceo, sono completamente diversi, ma gli opposti s'attraggono, no? Anche se io non ci ho mai creduto.
Ballo di fine anno, atmosfera romantica... E' circa mezzanotte, sulle note della romanticissima “I will always love you” praticamente Nick le fa una dichiarazione d'amore che avrebbe fatto svenire chiunque.
 
 
“Andy, c'è una telefonata per te...” Le disse la sua segretaria Mary passandole il cellulare.
“Non si può rimandare?” Disse accendendosi una sigaretta.
“Dice che è importante.”
“Chi lo dice?”
“La persona al telefono.” Le rispose scocciata.
Mary odiava ogni grammo di Andy: il fatto che lei avesse vent'anni e lei trenta, il fatto che Andy fosse minuta e snella, mentre lei era alta e robusta nonostante andasse in palestra due giorni a settimana, il fatto che Andy dirigesse l'agenzia e lei fosse solo la sua segretaria, e un'infinità di cose ancora.
Prese di malavoglia il cellulare: chi mai avrebbe potuto chiamarla alle otto sapendo che di lì a qualche minuto avrebbe praticamente finito di lavorare?
Incurante della sua sigaretta accesa entrò e si sedette sulla scrivania.
“Pronto?”
“Ehi Andy, cavolo... Ce ne hai messo di tempo a rispondere...”
Indovinate chi è al telefono?
Scommetto di sì.
“N-Nick...?” Balbettò lei con un leggero tremito.
“Già. Quanto tempo è passato eh...”
“Mille anni?” Si sforzò di scherzare lei.
“Sai mi manchi un sacco, e dato che sono qui a New York...
Senti, ti ho chiamato perché... C'è una cosa che devo dirti...”
Andy si preparò mentalmente ad una dichiarazione d'amore: nonostante tutto il tempo passato, un parte molto infondo a lei sperava ancora, ardentemente che Nick non si fosse dimenticato di degli anni al liceo, di ciò che era successo tra di loro.
Certo, era da parecchio tempo che non lo vedeva, quasi tre anni in effetti, e l'ultima volta gli aveva sbattuto la porta in faccia, ma...
 
“Andy ti prego non fare così...” Disse rincorrendola per il vialetto di casa sua.
“E come dovrei fare Nick?
Tu parti per l'altra parte dello stato... Probabilmente non ti rivedrò più...”
“Io... Mi dispiace...”
“Non serve a molto Nick...” Disse ormai in lacrime.
“Ascolta Andy... Non ho intenzione di rinunciare a te, dopotutto non è un addio.
Forse ci rincontreremo...”
Ma Andy non lo ascoltò più, entrò in casa e gli chiuse la porta in faccia.
Nick rimase a fissare la porta inebetito per qualche minuto.
Era persino peggiore della peggiore delle sue ipotesi.
E lui non era mai stato uno ottimista.
Era capitato tutto così in fretta... Il successo della band, i sentimenti per Jill che erano affiorati così all'improvviso... No, quelli c'erano già da molto tempo.

“Dai, non tenermi sulle spine...” Disse curiosa.
“Preferirei dirtelo di persona...”
Ci siamo. Pensò Andy.
“Un indizio?” Chiese supplichevole.
“Centra con il tuo lavoro.” Le rispose Nick.
Bingo! Pensò lei.
Andy era una wedding planner, una di quelle che organizzano il matrimonio alle altre persone.
Era da poco nel campo, quanto bastava per conoscere a memoria le sfumature di colori preferite dalle spose, per aver imparato a mentire con disinvoltura sulla bruttezza degli abiti scelti e per depistare con sicurezza la fatidica domanda: ma quand'è che ti sposerai?
Con un po' di fortuna non avrebbe mai più dovuto fare smorfie ogni volta che qualcuno gliel'avesse chiesto.
Era davvero possibile?
Lei che aveva passato gli ultimi anni a progettare i matrimoni perfetti degli altri si sarebbe sposata...
Era quasi un sogno.
“Potresti essere un po' più preciso?” Disse con il cuore che batteva a mille.
“D'accordo Liz...
Beh... Mi sposo.”
Mi sposo?
La risposta avrebbe dovuto essere: mi vuoi sposare?
Andy cadde dalla scrivania, picchiò la testa contro il pavimento, ma nonostante tutto si ricordava ancora perfettamente cosa era accaduto.
Mary la guardò come se fosse pazza. Cosa che sospettava da tempo.
Riprese il cellulare in mano e cercò di parlare con il tono noncurante di chi non è appena stato investito da un camion a rimorchio.
“Ehi... Tutto bene? Ho sentito un rumore...”
“Mi era caduta una cosa... Piuttosto... Chi è la fortunata?” Chiese a denti stetti.
“Si chiama Diana Ross... Vedrai ti piacerà...”
“Bel nome.” Disse posandosi, teatralmente, una mano sulla fronte.
“E' carina, simpatica, intelligente... La conosco da poco, ma sento che è quella giusta...
Lo so che sembra una cosa avventata...”
Sembra?! Pensò Andy fuori di sé dalla rabbia.
“Sono davvero felice Nick... Beh se mi hai chiamato solo per questo...” Disse cercando di nono sottolineare la parola solo.
“Vuoi scherzare... Secondo te perché ti ho chiamata, Andy...”
Oh no... Era già successo in qualche film strappalacrime di cui non ricordava il titolo...
Ah! Il matrimonio del mio migliore amico.
Film incubo per qualsiasi wedding planner.
Adesso lei avrebbe dovuto fargli da testimone, o peggio da damigella d'onore... Cos'altro ci poteva essere di peggiore?
“Ho sentito che fai la wedding planner... Pensavo... Cavoli, tu sì che mi conosci bene... Potresti darmi una mano con tutta la roba per il matrimonio.”
D'accordo, c'era qualcosa di peggio.
“Ehm... Esattamente... Quanto tempo abbiamo...” Chiese prendendo l'agenda in mano e sfogliandola i mesi avvenire.
“Ehm... Scusami per il poco preavviso...” Disse con un tono imbarazzato.
“Ci sposiamo sabato prossimo...”
Questa volta Andy dovette davvero resistere per non scagliare il cellulare contro la parete.
“Però, siete davvero...”
“Decisi, sì! Lo so che manca davvero poco, ma...”
“Sono dieci giorni.” Precisò lei.
“Perché non ci vediamo, così possiamo parlarne meglio...
E poi muoio dalla voglia di vederti... Ti va se andiamo a mangiare qualcosa stasera?”
“Ehm... D'accordo...”
“Facciamo per le nove?”
“Sì, dove stai?”
“Al Plaza.”
“D'accordo, ci vediamo.”
“Non vedo l'ora di vederti, Andy.”
“Anche io.”
Qualcosa dentro di lei urlava, e non avrebbe assolutamente dovuto farlo.
Andy non era esattamente nota per essere gentile, di buon umore, sorridente, carina, romantica...
Certi, tra cui Mary, sospettavano che avesse il cuore di pietra, ma forse si stavano confondendo con loro stesse.
L'ambiente in cui Andy lavorava aveva contribuito molto al suo carattere: la maggior parte erano donne sulla trentina, single, inviperite ed invidiose... Andy non si forzava nemmeno per cercare di essere gentile con loro.
Ciò non spiegava comunque la sua reazione. 
   
 
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