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Autore: Girl_in_Blu    18/05/2011    9 recensioni
Mirai Trunks riporta in vita il gruppo dei guerrieri morti durante lo scontro con gli Androidi e chiede a Polunga che anche Goku ritorni sulla Terra. Questi come lo considereranno? Cosa succederà con Vegeta?
Una storia che racconta i piccoli passi compiuti dai Mirai Brief per diventare una famiglia.
La nota AU è inserita perchè racconta del mondo dei Mirai.
[One-shot trasformata in una piccola long fiction]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Another universe. '
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Un nuovo inizio 
 



 

***Parte prima***
L'eroe mezzosangue


 







Tornato nel suo tempo e sconfitti gli Androidi e Cell, Trunks dovette affrontare una battaglia ancora più dura.
Si recò su Namek per invocare Polunga, in questo modo avrebbe riportato in vita il Supremo.
La Terra meritava un nuovo inizio, un ritorno alla normalità con la possibilità di essere protetti dal Drago Shenron.
Il salvataggio del passato per opera dell’eroe mezzosangue giunse ai namecciani, i quali offrirono al giovane il loro aiuto in nome, non solo del suo valore, ma anche dell’amicizia che li legava ai terrestri venuti anni addietro.
Trunks provò emozioni contrastanti nell’esprimere i suoi desideri, ciò che aveva sempre sognato e sperato finalmente si stava realizzando, ma al tempo stesso sapeva che se il padre avesse accettato di tornare in vita, non sarebbe stato facile –se non impossibile- instaurare un rapporto con lui.
Il Principe dei Saiyans, ostile al dialogo, avrebbe complicato la delicata situazione.
Gli equilibri erano fragili nonostante la pace riconquistata, non sapeva come sua madre avrebbe potuto reagire rivedendolo.
Il loro non era stato amore, ma una passione ardente, che come si accese si spense con la sua nascita; come una candela la cui cera si consuma per il calore della fiamma.
Alla morte di Goku quel rapporto era, ormai, uno stoppino consumato.
Entrambi non avevano avuto tempo per amarsi, ma forse anche l’eternità non sarebbe bastata al fiero e testardo Principe.
Sapeva che il padre non desiderava un erede, con gli anni aveva capito di non essere stato desiderato e voluto, trovando conferma nel passato; vedendo Vegeta ignorare la sua incolumità, fregandosene -anche- della donna con la quale aveva condiviso il letto.
Nonostante ciò aveva ricevuto tutto l’affetto e l’amore che Bulma seppe donargli.
Non basterebbe l’eternità intera, invece, per esprimere l’amore di una madre verso il proprio figlio.
Chiese a Polunga di resuscitare tutti i guerrieri morti nello scontro con gli Androidi, come primo desiderio, per poi esprimere la volontà di rivedere –anche- Goku.
Facilmente fu accontentato.

Un bagliore accecante illuminò il cielo soprastante la città dell’ovest, che fino a poco prima era immerso nell’oscurità della notte.
Bulma comprese immediatamente ciò che stava accadendo, trepidante attendeva il ritorno degli amici.
Nel giardino, con il cuore in gola, si chiedeva se l’ombroso Principe fosse tornato.
 
La curiosità lo stava lacerando, non avrebbe resistito oltre, doveva sapere la decisione del padre e così chiese.
-Anche Vegeta?
La sicurezza che lo spinse a parlare, si perse non appena aprì bocca.
La sua domanda fu appena un sussurro.
Il namecciano, con sensi più sviluppati, recepì le parole e rispose annuendo.
Il Saggio comprese l’interesse del ragazzo, capì che desiderava vedere suo padre.
Sapeva che questo aveva lottato per la Terra, ma –altrettanto- sapeva che era mosso dall’istinto, dalla sua origine, dal suo sangue e non dal desiderio di proteggere i terrestri o le persone care, poiché non ne aveva.
Sperava solo che il ragazzo non rimanesse deluso; meritava di essere felice e, forse, lo sarebbe stato, ma senza Vegeta.
-Hai ancora un desiderio da esprimere.
Aggiunse infine.
Non avendo altre richieste importanti, volle sapere se fosse possibile essere trasportato sulla Terra.
Ancora una volta il namecciano annuì, chiedendo al Dio Drago di esprimere il suo, terzo e ultimo, desiderio.
 
E così l’eroe mezzosangue fu riportato sul suo pianeta, nello stesso luogo dove i suoi amici erano stati resuscitati.
Una radura verdeggiante circondata da una folta vegetazione, con una brezza leggera che gli accarezzava la pelle.
Una tiepida notte primaverile era perfetta per un nuovo inizio, per la Terra e i suoi eroi.
-Tu devi essere Trunks!
Esclamò un uomo alle sue spalle, il ragazzo si voltò riconoscendolo già dalla voce.
-Goku, è un piacere rivederti.
Il Saiyan appariva più giovane che mai, in fondo il suo corpo aveva conservato le stesse fattezze del momento in cui era morto.
Si grattò il capo sorridendo e chiedendosi, per un istante, come poteva quel ragazzo conoscerlo.
-Per un momento ho dubitato che tu tornassi tra noi, ma fortunatamente sei qui.
Aggiunse, comprendendo subito che gli altri presenti non avrebbero mai capito la sua affermazione, in fondo un se stesso del passato aveva deciso di non resuscitare, ma adesso aveva tutto il tempo per spiegare loro cosa fosse accaduto.
Un’incredibile gioia attraversò ogni fibra del corpo vedendo il suo maestro.
-Go...Gohan
Solo questo seppe dire, precisamente balbettare.
L’altro visibilmente commosso si avvicinò e gli porse una mano.
-Ce l’hai fatta amico mio.
 
Erano tutti vivi e tutti non poterono non restare affascinati dalla figura del giovane Brief, il nuovo eroe.
A lui dovevano la salvezza della Terra, la loro vita e la consapevolezza di aver dato ad altri, nonché a loro stessi del passato, la possibilità di vivere felici.
Lo ammiravano, così come ammiravano Goku e lo guardavano con occhi riconoscenti, gli stessi sguardi ricolmi di gratitudine che in passato rivolsero al loro compagno di mille e più avventure.
Crilin emozionato lo abbracciò, come se fosse il suo più caro e fedele amico, sussurrandogli
-Ti dobbiamo tanto.
 
Trunks si guardava intorno, cercava –tra tutti- una persona.
Vegeta, appoggiato a un albero, osservava la scena.
Non sapeva, ancora, se essere orgoglioso o frustrato.
Suo figlio era uscito vincitore, dove lui aveva fallito.
 
 
Non tutte le sue spiegazioni furono comprese, il discorso era complesso e lungo e gli amici ritrovati avevano voglia di tornare dai loro cari e alle proprie case.
Si salutarono con un arrivederci, si sarebbero presto rivisti alla Capsule Corporation.
 
Rimasti soli, Vegeta osservava il ragazzo.
Notò come i terrestri lo ammirassero, capì che il rispetto e la gratitudine che gli dovevano sarebbero stati ricambiati con l’appellativo di “eroe”.
Era come Goku, il figlio della scienziata era osservato e trattato con la stessa riverenza dell’infimo saiyan di terza classe.
Un meticcio rispettato più del principe stesso.
Riconobbe in lui quel bambino paffuto, nonostante i colori fossero gli stessi, notò che quell’azzurro cielo celava un velo di tristezza e sofferenza; quello stesso sguardo che riconosceva nel suo.
Era tornato e non sapeva, ancora, cosa fare della sua esistenza.
 
Trunks lo guardava emozionato, avrebbe potuto raccontargli i dettagli della battaglia di Cell, la reazione per la sua morte o il soggiorno trascorso insieme nella stanza dello Spirito e del Tempo, ma non lo fece.
Gli chiese
-Che intenzioni hai?
Quella domanda risuonava nella mente di Vegeta come un dejavu, gli era già stata posta anni addietro dalla madre, in quello stesso luogo, dove tutto ebbe inizio.
Non ricevendo alcuna risposta, Trunks aggiunse.
-Perché non vieni a stare da noi? Avrai un alloggio e cibo a sufficienza.
Sospirò, finalmente gli aveva parlato, adesso spettava a lui decidere il suo destino.
-Perché no.
Disse il Principe sorridendo, quella richiesta era così familiare, ma comunque sapeva di trovare ospitalità alla Capsule Corporation e, per ora, questa era la sua priorità.
-Allora è deciso!
Anche l’eroe sorrise felice, desiderava conoscere suo padre e adesso aveva l’opportunità per farlo, questa era certamente una dura battaglia da affrontare.
Quanto a sua madre, sapeva che Bulma avrebbe fatto lo stesso e lo avrebbe capito, in fondo in passato fu lei stessa a invitarlo.
Per tutti era giunto un nuovo inizio.
 
 









































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Angoletto di Girl_in_Blu

 

So che la parola inizio non necessita di “nuovo” in quanto include in sé il significato, ma le ho accostate, poiché trovo giusto -in questo caso- parlare di “nuovo inizio”.
Trunks nel suo tempo è un eroe, questo è fuori dubbio e per questo trovo che meriti la stima del gruppo.
Ha la possibilità di conoscere suo padre, finalmente, ma attenzione quello del passato è un Vegeta diverso, non è mai morto e mai stato all’inferno per molti anni, quindi…è una persona da scoprire, almeno io così la penso (ovviamente è il solito burbero testardo XD).
La domanda di Trunks è la stessa che Bulma ha posto a Vegeta una volta tornato in vita, così come l’invito –anche- se ho omesso gli elogi che lei stessa si fece XD, mi piaceva chiudere la shot così, dandole una circolarità con l'anime e con il suo stesso inizio, quando parlo di "battaglia da affrontare".
La parte in cui Bulma attende è in corsivo e non è lì per caso, perchè ho intenzione di scrivere una shot collegata a questa sul rapporto tra Mirai Bulma e Mirai Vegeta, una volta che quest'ultimo è tornato in vita, la posterò come secono capitolo.
Spero di essere rimasta nell’IC, ma se così non fosse ditemelo senza nessun problema ^^
Grazie mille per l’attenzione e per aver letto ^^

 

Avviso del 6 settembre 2011: ho trasformato questa shot in una breve long fiction.

   
 
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