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Autore: giulina    18/05/2011    16 recensioni
C'è Alessandro e c'è Giorgia.
Compagni di banco, amici, nemici e forse anche qualcosa di più.
Dal capitolo 1:
-Toh chi c’è! Castelli credevo tu fossi morto travolto da una valanga di neve laggiù in Trentino! Noto con dispiacere che sei ancora vivo- Scherzò la ragazza sorridendo al moro che le si era avvicinato.
-E no mia cara! Le mie vacanze natalizie sono state bellissime e purtroppo per te non ho subito nessuna amputazione e non mi sono rotto nemmeno un ossicino sciando fra le montagne innevate…-
- ….con le caprette che ti facevano ciao! Senti Heidi hai mica un accendino da prestarmi o laggiù, nella baita del nonno, usate ancora i fiammiferi?!-
Dal capitolo 11:
Sotto a quel portone, con la sola luce dei campanelli accanto a loro a illuminare i loro volti, Alessandro e Giorgia si erano continuati a baciare, incuranti dell’ora e di essere visti da qualche passante.
Baci appena accennati, alcuni più profondi, morsi, risate dai respiri spezzati anche in quel momento così intimo, così loro.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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China sui suoi appunti di latino, Giorgia cercava di tradurre una versione su Catullo, dizionario sigillato vicino a lei e l’immancabile portatile davanti a sé, sperando di riuscire a trovarla già tradotta nel Web.

Se su Google potevi trovare come inserire un Pacemaker a cuore aperto, come poteva non esserci una semplice versione?

Il suo sguardo si era posato poco dopo, sul calendario di David Gandy mezzo nudo attaccato al muro vicino alla libreria.

Erano passati esattamente due mesi da quando lei e Alessandro avevano fatto l’amore la prima volta.

Con un sospiro estasiato, si perse nei ricordi di quel giorno tanto da non accorgersi del cellulare che vibrava sulla scrivania vicino alla sua mano.

Il mittente? Quello sciagurato del suo ragazzo.

-Pronto?-

-Ciao, sono io…. amore mio…-

-Ciao idiota-

-Non resistevo più…pensavo a te…-

-Io invece a un panino gigante, pensa un po’!-

-Grazie di rovinare sempre ogni mio tentativo romantico-

-Ti sembro una persona romantica?-

-Mi sembri solo una stronza-

-Grazie amore-

-Comunque, ti volevo chiedere di andare a cena insieme magari in un posticino romantico, dal cibo ottimo, l’aria intima e in cui offrirò io!-

-Uh, dove?-

-Da Mc Donald’s!!-

 

 

 

Ad occhi esterni, quei due ragazzi seduti al tavolo rotondo al centro del Mc Donald‘s, sembravano due affamati che non vedevano cibo da un mesetto circa. Bear Grylls sarebbe stato un gentleman a confronto.

Giorgia si era buttata di testa stile Tania Cagnotto, dentro il suo cestino Happy Meal e mangiava voracemente il suo cheesburger ricoperto di ketchup.

Anche Alessandro non era stato da meno, e dopo aver quasi staccato la mano a un bambino che aveva osato guardare le sue patatine, se ne era ficcate una manciata in bocca e fissava in piena fase mistica il soffitto sopra la sua testa.

-Diventeremo due palle di lardo- Esordì Giorgia ficcandosi in bocca due polpettine di pollo con uno sguardo affranto

-Mi passi la maionese?-

-Verremo esclusi dalla società solo per il nostro peso!- Si lamentò la mora passando ad Alessandro la bustina di maionese.

-La coca cola dov’è?-

-Due panda con la cellulite!-

-C’è solo un gelato?-

-E saremo talmente grassi che non riusciremo più nemmeno a fare l’amore!-

Alessandro si bloccò sentendo le parole della sua ragazza e con la bocca ancora piena, le rispose agitando braccia e mani come un assatanato.

-Hey ferma ferma! Cosa hai detto?-

-Che non riusciremo più a fare l’amore se continuiamo così- Gli rispose Giorgia giocando con una patatina sul suo vassoio.

-Smettila di mangiare, grassona!- La brontolò Alessandro con uno sguardo serio, dandole una manata sulle dita che tenevano la patatina fritta.

-Parla quello che si è fatto fuori la peperonata di sua madre per colazione!-

-Non c’era altro in casa- Si difese il moro lanciando nel cestino alcuni tovaglioli usati.

Continuarono a mangiare, uno perso nei suoi pensieri e l’altro che spremeva una bustina di ketchup sopra un pezzo di pollo cercando di non sprecare nemmeno una goccia.

Stranamente quello che stava pensando era Alessandro, già, grandissimo miracolo, e mentre guardava la sua ragazza mangiare come un ornitorinco, due paroline uscirono dalla sua bocca non essendo in grado di fermarle.

-Ti amo-

Giorgia si era bloccata sulla sua scomoda sedia.

Aveva allargato gli occhi dallo stupore e si era girata lentamente dalla parte dove sedeva Alessandro per guardarlo negli occhi scuri che teneva abbassati sulle sue mani incrociate sul tavolo.

Giorgia l’aveva fissato scandalizzata.

Lui….le aveva detto….ti amo.

Il ragazzo alzò gli occhi dal vassoio e incontrò lo sguardo stupito, no allucinato, della sua ragazza.

I capelli scuri erano scompigliati e sembravano una massa di fieno incolto, le guance erano di un colorito roseo adorabile e aveva la bocca sporca di ketchup e maionese ad entrambi i lati e un po’ sul mento.

-Mi hai detto…-

-Già-

-Davvero?-

-Pare di si-

-Me lo hai detto dentro un Mc Donald’s che puzza di fritto?-

-Ehm…si-

-Mentre io sono sporca di maionese con un maiale e te hai una foglia di insalata in testa?-

-Mi sa di si-

-Mentre un bambino sconosciuto si è seduto al nostro tavolo?-

Alessandro si girò confuso alla sua destra e vide un bambino biondo con due splendidi occhi azzurri, seduto sulla panca accanto a lui che seguiva divertito la scena mentre si gustava le sue patatine.

-Strano ma…è così-

-Hai mai visto un film di Moccia?- Chiese Giorgia alzando leggermente il tono di voce e non si capiva se era arrabbiata o solo divertita.

-Mi sono addormentato alla prima scena-

-Hai mai letto un Harmony di tua madre?-

-Hey non stai parlando con una checca!- Si difese il moro incrociando le braccia la petto leggermente stizzito.

-E dov’è la pioggia, gli unicorni volanti e le campane che suonano???-

Alessandro rimase in silenzio con lo sguardo basso mentre capiva che la sua dichiarazione inaspettata era fallita.

Ma non si era pentito di averglielo detto. Quando l’aveva vista seduta al suo stesso tavolo, sorridente anche se sporca di salsa, gli era sembrata la cosa giusta da dire.

 La cosa perfetta per un momento così perfetto. Okey, un Harmony di sua madre l’aveva letto ma solo perché era disperato visto che l’Inter aveva perso 3 a 0!

Giorgia si alzò dal tavolo facendo strusciare rumorosamente la sedia sul pavimento e si avvicinò al cestino dell’immondizia.

Il bambino seduto accanto a lui gli diede una pacca di comprensione sulle spalle ricurve.

Mentre stava per affogarsi con il gelato avanzato di Giorgia, sentì due labbra morbide posarsi sulle sue e della mani giocose nei suoi capelli scompigliati.

La ragazza si staccò di pochi centimetri dalla sua bocca e gli parlò sfiorando le sue labbra, ammaliato dai suoi occhi gioiosi e felici.

-Ti amo anch’io aking pagmamahal*-

-Spero tu non mi abbia offeso-

E un altro bacio suggellò quel momento tanto strano quanto dolce.

 

 

 

Gli ultimi giorni di maggio passavano veloci e gli studenti percorrevano i corridoi del Liceo Marconi con passi annoiati e stanchi mentre sognavano ad occhi aperti un grande letto dalle coperte bianche e spiagge assolate.

Un grande letto lo sognava pure Alessandro Castelli, ma come accessorio avrebbe voluto anche la sua dolce fragolina che in quel momento stava ripassando per il compito di fisica insieme ad Annalisa, una loro compagna di classe, sui gradini fuori dal portone principale.

Alessandro al suono della campanella, si allontanò dai suoi compagni di classe e si avvicinò a Giorgia che stava mettendo dentro la borsa i suoi libri.

-Ma ciao mela!- La salutò abbracciandola da dietro e posandole le sue mani sui fianchi coperti da una maglietta a maniche corte.

-Ma te non mi puoi salutare normalmente una volta ogni tanto?!- Gli rispose Giorgia spostandosi un ciuffo castano dietro l’orecchio, mentre sbuffava gonfiando le guance come una bambina piccola.

Alessandro le fece un mezzo sorriso e si calò sulle sue labbra che sapevano di caffè e miele, assaporando completamente il suo sapore, leccandole il labbro inferiore prima di staccarsi dal suo corpo.

Giorgia ancora imbambolata per quel saluto inatteso, si schiarì la voce più volte e infine parlò con la voce ancora tremolante.

-Già…m-meglio si…-

Alessandro si caricò il suo zaino in spalla e procedette nel corridoio affollato da altri studenti, con la sua ragazza silenziosa al fianco.

-Cosa fai oggi?-

-Devo portare la mia dolce e tenera Gigia dal veterinario. Perché?-

-Perché pensavo di stare un po’ con te..- Le disse con un tono dolce Alessandro avvicinando la bocca al suo orecchio facendola rabbrividire e sorridendo compiaciuto per quella reazione involontaria.

-Pistacchio ho il marchese quindi allontana le mani-

-Il marchese?!- Chiese Alessandro stupito.

-Sai..noi femminucce ogni 28 giorni….mi sembra di averti già fatto questo discorso, no?-

-So cos’è! Io ti volevo coccolare però-

-Ma puoi farlo, non ho la lebbra- Replicò Giorgia stizzita.

-Ma io voglio farti delle coccole che non prevedono vestiti-

-E questo solo perché sei un porco-

-Ma tu ami questo porco, non è vero?- Le si avvicinò Alessandro illuminando gli occhi neri come due lampadine.

-Solo perché per ora non ho trovato di meglio. Se busserà alla mia porta Orlando Bloom ritieniti ufficialmente scaricato-

-Vale lo stesso per te se alla mia porta si presenta Megan Fox, sia chiaro!-

-Ci sto- Si strinsero le mani e poi fecero incontrare le loro labbra che erano ancora piegate in un sorriso.

 

 

Erano sulla porta della loro classe quando si baciarono e un urlo strozzato ruppe l’atmosfera intima che si era creata tra di loro.

Il proprietario dell’urlo non era Tarzan ma bensì, Giorgio Alfonso Balluchi, il loro famoso professore di storia e filosofia.

Guardava i suoi due studenti sulla porta dell’aula con uno sguardo allucinato e la sigaretta penzoloni dalle labbra spalancate.

-Porco Demonio! Ma ci vedo bene? Castelli e….Ceccarini?!-

Alessandro fece un gesto timido con la mano mentre Giorgia cercava di nascondersi alle spalle del suo ragazzo.

-Ma..ma vi stavate baciando Dio Cristo!-

-Così sembra…-

Il professore si alzò dalla sedia in cui stava stretto, mostrando il suo grasso pancione dietro una camicia a quadri e andò verso i due ragazzi che avevano paura che li volesse colpire con qualcosa di contundente.

-Ma è una notizia magnifica!!- Li disse seriamente commosso.

-Non romperete più i coglioni a nessuno si spera, ora che andate d’amore e d’accordo eh??? Vero??-

I due baldi giovani annuirono meravigliati dall' espressione gioiosa del loro professore.

-Ora mi vado a fumare una sigaretta per festeggiare. Ragazzi, oggi si fa festa eh?-

Tutti i compagni di classe di Alessandro e Giorgia, seguirono il loro professore fuori dall’aula con grida e risate di gioia.

Gli unici due grulli che erano rimasti in classe erano Castelli e Ceccarini, che si guardavano negli occhi senza aver capito esattamente cosa era successo.

Alessandro scoppiò a ridere fissato da un’ ancora stupita Giorgia.

-Ah, la forza dell’amour!- Disse il moro abbracciando la sua fidanzata, trascinandola fuori dall’aula intonando un acuto di Pavarotti.

Eh si, l’amore gli aveva proprio dato alla testa.

 

 

 

 

Fine.

 

 

Odio scrivere questa parola. Davvero.

È proprio finita signori questa bellissima avventura insieme a voi. Lo so che vi avevo detto che avrei aggiornato la settimana prossima ma visto che molto probabilmente non ce l’avrei fatta, mi sono messa a scrivere ed eccovi qui l’ultimo capitolo!

Sono stata brava eh?!

Ora non mi voglio mettere a piangere facendo affogare la mia povera micetta quindi vi dico solo un immenso e di cuore GRAZIE. Grazie per avermi fatto emozionare con le vostre parole e complimenti e per essermi stati vicini attraverso un pc.

Io vi ringrazio e anche Giorgia e Alessandro vi salutano, insieme a tutti gli atri personaggi che vi hanno tenuto compagnia in questi mesi.

Un bacione,

Vostra Giulia :D

P.s. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=717753&i=1 Nuova follia che spero vi piaccia. È una storia senza tante pretese come ho scritto anche nel primo capitolo che spero vi farà sorridere come ha fatto “Cenerentola e il marchese” :D

aking pagmamahal* Amore mio

   
 
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