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Autore: 1rebeccam    19/05/2011    19 recensioni
"Sono tornato...sono tornato solo per te Katy!"
E' una dichiarazione o una minaccia per la nostra bella detective?
Vincitrice 9° turno CSA: 2° posto categoria What if...
Vincitrice 11° turno CSA: 2° posto categoria Special Turn "Cattivo" - 3° posto categoria Suspance
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Eccola qua.
La mia prima ff su Castle.
Faccio parte di EFP da neanche un mese e sono dipendente da Castle e dopo aver letto alcune delle vostre storie mi è venuta l’illuminazione.
La verità è che l’idea era piccola, quindi ho pensato che anche la ff sarebbe stata piccola.
Invece ho cominciato a scrivere e le idee non finivano più.
L’episodio passava attraverso la mia mente direttamente sulla tastiera.
Insomma volevo solo avvertirvi che è lunghetta come prima storia (…e forse ultima!)
Spero comunque che non mi tiriate addosso niente…anche perché colpireste solo il monitor che non ha nessuna colpa!
A parte gli scherzi, spero vi piaccia e che sia anche solo per un terzo all’altezza delle vostre storie.





 
Il pugno gli arriva fortissimo sul viso, ma chissà perché il dolore lo sente alla bocca dello stomaco.
Non riesce quasi a respirare.
“Voglio sapere dov’è. Dimmi dove l’hanno nascosta o ti ammazzo!”
Qualcuno continua a picchiarlo e a urlare la stessa frase. Sono ore che lo fa!
“Ma si può sapere chi diavolo sei? Che vuoi da lei?” riesce a rispondere lui con la lingua impastata di sangue.
“Chi sono? L’uomo che la ucciderà! Non riuscirete a proteggerla. In un modo o nell’altro io troverò il suo nascondiglio e se tu non vuoi dirmi dov’è allora non mi servi più!”
Guarda la pistola che il tipo gli punta in faccia e deglutisce, ma non dice nulla!
“Non credi che sparerò?”
“Ci credo, invece!” risponde con un filo di voce…il cuore sta per uscirgli dal petto!
“Allora sei un idiota!”
“Forse…ma…morirei per lei!”
 


“Fine del capitolo!” urla Castle all’improvviso togliendo il manoscritto dalle mani di Ryan che sta leggendo a voce alta la prima stesura del suo nuovo romanzo alla presenza di Esposito e Lanie.
Anche Montgomery sta ascoltando dal suo ufficio e sorride... quell’uomo scrive in maniera geniale, riesco a immedesimarmi nelle sue storie perfino io!
“Oh, aspetta. Non puoi bloccarci qui. Insomma l’hai portato tu dicendoci di leggerlo per avere un nostro parere. Ora che viene il bello dici fine del capitolo? Andiamo Castle!” dice piagnucolando Ryan.
Lui ride divertito mentre l'amico cerca di prendergli il manoscritto che fa sventolare sopra la sua testa.
Vanno avanti così per qualche secondo fino a quando non arriva la mamma a dividere i due marmocchi che litigano.
“Insomma volete smetterla voi due? Castle che tu sia irrecuperabile lo so già e ormai ho perso le speranze.
Ma Ryan! Tu! Tu dovresti essere un professionista e invece gli dai corda!”
“Beckett! Ciao…sei già qui? Hai fatto in fretta!”
“Allora si può sapere che sta succedendo?”
“Voglio solo sapere come va a finire!”
“Come va a finire cosa?”
“Castle ci sta facendo leggere la bozza del suo nuovo libro…” risponde Lanie di getto, ma subito dopo si morde le labbra e la frase le si spegne a denti stretti vedendo come Beckett sta guardando anche lei!
“Se non la piantate ve lo faccio vedere io come va a finire!”
Prende un fascicolo dalla scrivania e lo lancia praticamente addosso a Ryan.  “Al lavoro!”
Ryan ed Esposito tornano a sedersi alle rispettive scrivanie e Castle guarda la sua musa con un’aria da cagnolino bastonato.
Sembra perfino che gli si siano abbassate le orecchie mentre lei continua a guardarlo furente.
Ma poi perché è furente si sta chiedendo Castle mentre risolleva le orecchie.
“Ehi Beckett, si può sapere perché ti sei così arrabbiata? Vuoi sapere anche tu come va a finire?”
Non risponde. Si siede e comincia a leggere la montagna di carte che ha sulla scrivania.
Castle capisce che al momento non è aria e si dilegua. “Vabbè vado a prendere un caffè!”
Lanie che è rimasta seduta accanto alla scrivania le si avvicina ancora di più.
“Kate, non c’è nessun motivo plausibile per la sfuriata che hai fatto. Siamo in pausa. Non c’è niente di importante da fare.
Perfino il capo si sta rilassando nel suo ufficio … e se vuoi la verità, brama di sapere anche lui come va a finire!”
Beckett guarda l’amica con la stessa espressione di prima, ma dopo un attimo abbozza un sorriso.
“Ok. Hai ragione. Forse mi sono alterata senza motivo!”
“Alterata? Beh diciamo pure che eri inc…”
 “Non esagerare Lanie!”  la interrompeBeckett e torna a fare la musona…
 
Già…perché è così arrabbiata! In fin dei conti non c’è un vero motivo per la sua reazione.
La verità è che adora le sue storie.
Ancora di più le piacciono quelle dedicate al suo personaggio.
E forse è proprio questo il problema. Non è più un personaggio.
Tutto quello che scrive ha a che fare davvero con lei.
Cambia i nomi, le scene, ma Nikki Heat è lei.
Chiunque legge quei libri lo sa e questo comincia davvero ad infastidirla.
Ma perché? Forse perché i sentimenti dentro quei libri sono realmente i suoi?
Si sente messa a nudo. I pensieri sono solo suoi.
I sentimenti sono solo suoi, soprattutto se riguardano lui, quell’uomo che le rivoluziona la vita ogni giorno…
ohhhh, lo odia!
Non è vero…lo ama…
No, no lo odia…
No, lo ama…
Purtroppo…e la rende felice!
Non è vero!
Il manoscritto è rimasto sulla scrivania aperto proprio alla pagina che stavano leggendo …morirei per lei… è l’ultima frase.
Chiude gli occhi e scuote la testa come se volesse cacciare quei pensieri.
Se fosse così, permettergli di starle sempre dietro diventa troppo pericoloso, forse dovrebbe rompere questo rapporto di collaborazione. Anzi questo rapporto… e basta!
Guarda la sala ristorazione, Castle sta litigando con la macchinetta del caffè. Anche le macchinette costosissime fanno i capricci!
Ed è così tenero mentre rimprovera il beccuccio del vapore che si è messo a funzionare senza richiesta.
Non riesce a non ridere.
Guarda i due colleghi che non hanno più alzato gli occhi dai fogli che lei gli ha lanciato, anche se è sicura che non  stanno leggendo e si trova a sorridere ancora.
Li ha trattati come bambini e loro si stanno comportando proprio come bambini.
“Ragazzi scusate, non avevo intenzione di alzare la voce. E’ che a volte vi fate coinvolgere troppo da Castle e non dovreste!”
Dovevano essere delle scuse, ma il tono è ancora di rimprovero.
Finalmente la battaglia tra Castel e la tecnologia termina uno a zero per lui, perciò vittorioso arriva con un vassoio e 5 tazze di caffè, li distribuisce a Ryan ed Esposito, una per Lanie…
Si avvicina a Beckett, si spalma praticamente sulla scrivania per poterle guardare gli occhi che lei continua a tenere bassi, spinge la tazza sui fogli.
“Pace!?” e sbatte gli occhi…come il cagnolino che prima ha abbassato le orecchie e che ora scodinzola.
Quando Beckett finalmente lo guarda, lui si tira su, si mette le mani dietro la schiena e alzando gli occhi al cielo comincia a fischiettare come se facesse l’indifferente.
Nessuno riesce a reprimere una risata.
Anche Kate sta ridendo…ed è splendida…la sua Kate!
“Pace!” risponde lei bevendo un sorso di caffè.
Apre il cassetto della scrivania per riporre il fascicolo e resta bloccata per un attimo.
“Che c’è Kate, un topo nel cassetto?” Lanie si sporge sopra di lei a guardare.
“No, non è un topo, è qualcosa di più carino.” E tira fuori un narciso bianco, non di quelli piccoli a grappolo.
E’ un narciso gigante con la corolla dello stesso candore a stelo lungo.
Lanie guarda Castle alzando un sopracciglio. “Ohhhhh, che pensiero gentile!”
“Cosa? No. Non guardare me. Giuro non l’ho messo io li dentro. Che c’è Lanie, mi vuoi morto?”
Termina la frase guardando Beckett che lo avrebbe di certo fulminato se le avesse riservato una sorpresa del genere e davanti a tutto il distretto per giunta. Ne è sicuro.
Lanie continua con la stessa espressione di prima. “Ohhhhh. Allora abbiamo un ammiratore segreto!?”
Beckett si volta finalmente a guardarla. “Abbiamo? In che senso NOI avremmo un ammiratore segreto!”
Lanie sbuffa contro l’amica. “Ohhh! Niente battute, niente sorrisi, niente divertimento…a volte sei davvero noiosa tesoro! Allora chi te lo ha messo nel cassetto?”
Castle fa il giro della scrivania e si mette dietro le sue spalle.
“Beh, Lanie, mi meraviglio di te…se tu avessi l’arguzia della dottoressa Scarpetta sezioneresti quel povero narciso e in meno di niente sapresti chi lo ha portato, come quando e perché!”
“La dottoressa…chi?” ribatte Lanie con una strana faccia.
“Key Scarpetta…Non ci credo Lanie. Non conosci l’anatomopatologa più famosa del mondo? La Scarpetta di Patricha Cornwell?”
Lanie si rilassa quando capisce che sta parlando di libri e thriller e fa una smorfia.
“Senti cocco, passo tutto il giorno a sezionare corpi morti. Pensi veramente che a fine serata il mio unico desiderio sia quello di bere qualcosa insieme alla dottoressa Scarpina?”
“Scarpetta…”
“SCARPETTAAA!!!” ribatte lei ancora più irritata.
“Beh, ecco io…”
Lanie non lo fa parlare e continua.
“Preferisco altri corpi…vivi sposta lo sguardo su Esposito e arriccia il naso molto vivi!”
Tutti si voltano a guardare Esposito che per tutta risposta si batte più volte la testa sulla scrivania, mentre una risata generale lo fa arrossire come un peperone, Lanie insiste con la domanda di prima.
“Allora tesoro, chi te lo ha mandato?” riferendosi al narciso…
Sta per dirle che non ne ha idea anche se è sicura che è stato Castle ma la risposta le muore sulle labbra quando Montgomery esce dalla sua stanza.
“Fine della pausa. C’è un cadavere!”
Porge un foglietto a Beckett con su scritto l’indirizzo e la guarda in modo strano.
“Una prostituta. In un vicolo…”
Notano tutti lo sguardo di stupore quando lei legge l’indirizzo.
“Beckett che c’è!” chiede Ryan vedendo l'espressione della collega.
“Signore, questo è il…”
“Andate. Non perdete tempo!” la interrompe il capitano e un coro risponde “Sissignore!”
Prima di avviarsi Beckett comunica l’indirizzo ai colleghi che si guardano stupiti, ma senza dire nulla salgono in auto e vanno via.
Castle la guarda serio. “Tutto bene?”
“Si, perché?”
“Beh, è una bella coincidenza. Il corpo si trova…”
Beckett lo interrompe. “Si Castle, lo so… è lo stesso vicolo in cui è stato ritrovato il corpo di mia madre. E allora?”
Castle fa spallucce. “E allora niente!”
Chiude il discorso perché è tangibile che per lei è già finito, ma la guarda preoccupato.
Gli occhi fissi sulla strada, le mani strette al volante come se avesse paura che possa scappargli, dritta come un pezzo di legno.
Sa che un mare di sensazioni diverse la stanno attraversando per tutto il corpo. La conosce. E’ tesa e non riesce a nasconderlo…almeno a lui.


Continua...

 


 
  
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