Titolo:Do you wanna dance with me?
Pairing/Personaggi: Kurt Hummel/Blaine Anderson - Klaine
Rating: PG
Beta: queenseptienna <3
Genere: Romantico
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono (purtroppo) nè tantomeno glee.
Avvertimenti: pre-slash


“Dammi la mano.”



Blaine obbedisce, eseguendo quel  curioso ordine e mettendo la propria mano su quella di Kurt. Si erano dati appuntamento, come sempre ormai, da Breadstix . Era vicino alla scuola di Kurt  e in quel modo potevano passare più tempo insieme. Il fidanzato aveva iniziato a parlargli di come le cose alle Nuove Direzioni erano tornate a funzionare come sempre e improvvisamente aveva cambiato espressione, diventando ansioso.



“Blaine Warbler...”

 

Un piccolo sorrise compare sul suo volto, anche se è leggermente scocciato. Non che quello sia il miglior soprannome del mondo, ma si convince  semplicemente che Kurt  si sia completamente dimenticato il suo cognome.



“...vuoi venire al ballo con me?”



“Al ballo?”



Blaine ripete la parola, sperando di aver capito male. Spera davvero che non sia davvero quello che Kurt gli stia chiedendo.



“E' l'evento mondano della stagione!”

 continua Hummel con un sorriso adorabile, stringendo la sua mano e guardandolo fisso negli occhi.

 “...non vuoi venirci con me?” chiede spaventandosi  per qualche istante, iniziando ad agitarsi .



“No, no, no, certo che voglio!” si affretta a rassicurarlo Blaine. Non può sopportare gli occhi tristi di Kurt e si affretta a cercare una risposta che possa sembrare accettabile, anche se  non vorrebbe. Non vuole andare a quel maledetto ballo. “...è che ...il ballo...”



Le loro mani si sono separate, mentre Blaine ha la mente investita dai ricordi  che cerca sempre disperatamente di tenere stipati in un angolo  per non doverli rivivere. Insieme a tanti altri pensieri, come ad esempio la prima volta che venne sbattuto contro un armadietto, chiamato finocchio o lo sguardo di suo padre quando gli confessò di essere gay.



“Cos'ha che non va il ballo, Blaine?” chiede Kurt, azzardando un sorriso, mentre si tradisce tormentandosi le mani. Spera che non sia niente di grave, perché desidera con tutto il cuore andarci con il suo fidanzato. E' una cosa importante per lui. Un sogno che si avvera: ballare davanti a tutti un lento, col ragazzo di cui è innamorato.



Blaine sospira, quasi potesse sentire quei pensieri  che immediatamente vengono soffocati dai suoi,  che decide di svelare al compagno.


“Nella mia vecchia scuola c'era una specie di ballo” inizia a raccontare, ricordando fin troppo bene il tutto, come se lo avesse vissuto pochi minuti prima “Dove erano le ragazze a invitare i ragazzi e io avevo da poco fatto coming out, così invitai un amico, l'unico altro gay della scuola e mentre aspettavamo che suo padre venisse a prenderci...” il fiato si spezza, quasi teme di andare avanti, ma in qualche modo ci riesce “questi tre tizi...” e anche se il suo sguardo sembra perso, in realtà è come se fosse tornato a quella sera “...ci picchiarono a sangue.”



E rammenta perfettamente la strada sporca,  i rifiuti vicino al quale erano stati gettati e le grida del suo amico che implorava di smettere di essere picchiato. Ma lui no, per nulla. Si era limitato a tenersi in ginocchio e coprirsi la testa mentre i calci nello stomaco lo facevano piegare ancora di più e il sangue dal naso di un pugno precedente gli bagnava il labbro. Si era rialzato un istante, non sentendo più colpi, ma era stata una vana speranza. Il pugno alla tempia gli fece male per un paio d'ore e, più tardi in camera sua, guardava quell'occhio viola gonfiarsi, mentre qualcos'altro si annidava dentro di lui. La consapevolezza.



" Mi dispiace tanto. “


Kurt rivolge al fidanzato uno sguardo triste, quasi avvertendolo vicino più di quanto non siano mai stati. E anche Blaine lo sente, ora.



“Sono fiero di aver fatto coming out” precisa subito Blaine “ma per me è un argomento delicato.”



“E' perfetto” Kurt sorride nuovamente “Non sei riuscito ad affrontare i bulli nella tua scuola, ma puoi farlo nella mia. Possiamo farlo insieme.”



E lo dice in un tono innocente, pulito,  chiunque potrebbe credergli e rispondergli di sì. Per questo Blaine si concede una piccola risata per come Kurt rende facile la faccenda.



“Ma sappi, Blaine, che se la cosa ti crea anche il minimo problema... io posso rinunciare tranquillamente al ballo. Possiamo andare al cinema.”



“... sono pazzo di te.” confessa Anderson dopo una piccola pausa, perché adora come Kurt cerchi di farlo sentire a suo agio e non fargli pesare la cosa, quando invece ha capito benissimo che è una piccola tattica involontaria per fargli dire di sì. Dopo aver visto l'espressione di Kurt e sentito quelle parole, mai al mondo avrebbe risposto negativamente.



“Quindi lo prendo come un si?” chiede lentamente Kurt, ormai quasi certo della risposta.



“Sì.” sorride Blaine “Sì, noi due andremmo insieme al ballo.”



E Hummel ha un lieve scatto sulla sedia e sorride come non ha mai fatto prima pronunciando un “Si!”  quasi soffocato.


Il giovane Warbler sorride ancora, anche se dentro di sé sente che forse non sarà esattamente il ballo che Kurt desidera veramente. Dire di sì è già stato un grande passo per lui, ma non ha saputo resistere davanti l'entusiasmo del ragazzo che anche era disposto a rinunciarvi pur di farlo sentire a suo agio.

Blaine sa che quando varcherà la soglia della palestra avvertirà un senso di disagio, ma gli piace immaginare che  svanisca nello lo stesso istante che prenderà la mano di Kurt e avrà il coraggio di invitarlo a ballare.