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Autore: Aliceclipse    19/05/2011    5 recensioni
Ecco come si sentiva Kurt. Era pronto, pronto per cambiare, pronto per amare. Pronto per la rabbia. Non gli importava cosa fosse giusto, ne' cosa non lo fosse.
Sentiva la rabbia nascere all'interno del suo cuore, mescolandosi con qualcosa di infinitamente più grande. Seppe di amarlo, più di quanto lo amasse prima.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fucking Perfect.

Rabbia. Paura. Insicurezze.

-Tu non capisci! Lasciami.- Pronunciò l'ultima parola in un sussurro, un timido, leggero sussurro, sperando che l'altro non desse ascolto alle sue parole.

-Tu.. tu sei tutto quello che ho sempre cercato, Kurt. Sei fottutamente perfetto, e non capisco come tu non riesca a rendertene conto. - Quelle parole rimasero nell'aria per alcuni secondi, prima di scoppiare, prendere fuoco, accendendo qualcosa di diverso.

Ecco come si sentiva Kurt. Era pronto, pronto per cambiare, pronto per amare. Pronto per la rabbia. Non gli importava cosa fosse giusto, ne' cosa non lo fosse.

Sentiva la rabbia nascere all'interno del suo cuore, mescolandosi con qualcosa di infinitamente più grande. Seppe di amarlo, più di quanto lo amasse prima.
Diamine, stavano litigando!
Eppure sentiva un'incontenibile, assurda voglia di assaporare le sue labbra, mettere fine a tutto quello che stava provando. Voleva fare in modo che Blaine domasse quella fiamma, che la facesse sua, loro. Mentre una lacrima amara rigava il suo volto, ebbe per la prima volta la prova di quanto l'amore potesse essere stranamente imperfetto. E, in un gesto che nemmeno lui si sarebbe mai aspettato di poter compiere, in un attimo, si avvicinò alle labbra dell'altro, baciandolo.

Non era uno dei baci che si scambiavano di solito. Era dolce, eppure così dannatamente amaro. Sapeva di lacrime e di rabbia, sapeva di tutto quello che gli era mancato così tanto. Sapeva di Blaine, in uno strano, nuovo, invitante modo. E sapeva di lui, sapeva di tutto quello che c'era, sapeva di niente, sapeva di vita.

Blaine ricambiò il bacio con altrettanta violenza. Era così imperfetto! Eppure superava ogni altro bacio che si fossero mai dati. Andava ogni altro modo di vedere e di sentire, andava anche oltre loro due. Era sentito, il bacio più sentito che avevano vissuto. C'era desiderio, c'era.. di più.

Kurt portò le mani delicate dietro alla nuca di Blaine, tra i capelli riccioli, spettinandoli, per avvicinarlo a se'. Lo voleva vicino.. lo sentiva vicino.
Era così assurdo che, in quel momento, mentre la lingua del suo ragazzo tracciava il contorno delle sue labbra, mentre quelle stupide, maledette lacrime gli rigavano il volto, lui si sentisse così felice?

Accennò un sorriso, mentre il ritmo delle loro lingue rallentava, e il bacio si faceva più intenso. Tutto si faceva veloce attorno a loro, troppo. O, forse, erano loro ad essere indietro. Non era questo l'importante.

Si, in quel momento, Kurt si sentì fottutamente perfetto.

Era stato così stupido!

Come poteva aver pensato, anche solo per un secondo, che le persone potessero permettersi di giudicarlo? Come poteva essersi demoralizzato così? Non era da lui.

Lui era forte. Lui non aveva bisogno di conferme. Era lui, per così dire, a portare i pantaloni. Anche se preferiva i kilt, all'occasione.

Ne avevano passate tante, e non aveva mai avuto paura, paura veramente. Blaine aveva sempre avuto bisogno di conferme, anche se si era sempre spacciato per quello sicuro, fiero. Non Kurt.

Kurt amava prima di tutto sè stesso.. o forse no?

Lui amava Blaine, più di ogni altra cosa. Più di quanto amava la sua stessa persona.

Si avvicinò di più a lui. Quel litigio.. tutta colpa sua. Una discussione assurda.

Per un attimo, aveva pensato di non essere all'altezza di Blaine. Una stupida offesa era bastata.

Finocchio. Come se non glielo avessero mai detto. Ma quello guardo.. si poteva davvero apparire così sbagliati agli occhi degli altri? Si era sentito ingenuo, fragile. Assurdo.

Quante volte lo avevano chiamato così? Quante altre volte lo avrebbero chiamato in quel modo?

Lo avrebbe affrontato per tutta la vita, che lo volesse o no.

Una parola era bastata. Blaine era troppo, troppo per lui. Lui non era altro che uno sciocco, stupido ragazzino che credeva ancora alle favole.

E, come ogni volta, si era chiuso in se' stesso. Non aveva risposto. Non quella volta.

Non sapeva più se essere fiero di quello che stava diventando.

Blaine si era limitato a consolarlo. E Kurt aveva trovato un pretesto per farsi odiare dall'unica persona della quale desiderava amore, puro, semplice amore.

Perchè Blaine si meritava di più.

No, era una sciocchezza.. Quel bacio conteneva tutto quello che non erano riusciti a dirsi. C'era tutta la frustrazione di Kurt, c'era tutta quella stupida insicurezza che lo aveva bloccato, c'era la rabbia, c'era la volglia di amare senza alcuna paura, senza ascoltare i pregiudizi degli altri. C'era la voglia di amare Blaine.

Kurt morse delicatamente il labbro dell'altro, che gemette piano, stringendo i fianchi del suo ragazzo, spingendolo contro se' stesso. I loro corpi aderirono completamente, tenendo fuori tutto il resto. Due pezzi di un enorme, incompleto puzzle.Non importavano le parole amare che si erano appena scambiati. Non importava la terrazza di cemento del ristorante che li circondava, non importava il rumore del mare, a pochi metri di distanza da loro. Non importava che quella sera facesse maledettamente freddo. Non potevano sentire il vento che li avvolgeva, trascinandoli nel loro posto, un posto sicuro. A loro bastava stare insieme. Tutte le persone che li avevano visti fuggire via, all'interno del locale, e che avevano ascoltato scioccati, parte della conversazione, non li interessavano più. Non c'era altro che musica, attorno a loro.
Attorno a loro c'era sempre e solo musica. Era la loro vita, la cosa che li accomunava principalmente. La musica era all'interno del loro respiri affannati, nelle nuvole di fumo che si fondevano queando si separavano per riprendere fiato.

E Kurt seppe che anche Blaine lo amava. Lo sapeva, come sapeva che non si sarebbe mai vestito come Rachel Berry. Una certezza assoluta, la leggeva nel suo sguardo. E seppe amarsi a sua volta, di nuovo, perchè non era possibile che un essere così perfettamente imperfetto potesse amarlo, se lui non era un essere estremamente eccezionale.

E fu sicuro di amare ogni singola parte di se' stesso. In quel momento, riusciva ad amare anche le sue facce sexy, almeno quanto le amava Blaine. Amava il suo essere eccentrico, la sua fantasia.

Qualcuno avrebbe potuto definirlo lunatico. O schizofrenico. Era vero, forse. Non gli importava.

Nessuna critica avrebbe potuto importargli in quel momento. Non finchè, a scaldarlo, a proteggerlo, c'era tutto quello di cui aveva bisogno, e forse anche di più.

Dopo lunghi, interminabili, meravigliosi istanti, si separarono.
Kurt posò la fronte su quella di Blaine, leggermente più basso di lui.

-Sono uno stupido, vero?- Sorrise, mentre lo diceva. Tutto quello che stava pensando, quello che aveva realizzato.. non c'era bisogno di dirlo. L'altro lo sapeva. Lo aveva saputo molto prima di lui.

-Lo sei. Ma se non lo fossi, probabilmente non ti amerei.- Kurt sorrise, imbarazzato. Era vero. Quegli occhi.. erano color caramello, alla luce della luna. Degli occhi così, no, non potevano mentire.

-Ti ho chiesto di lasciarmi, prima.- Sussurrò Kurt, abbassando lo sguardo. Non era pronto a subire le conseguenze delle sue parole. Sapeva che avrebbe dovuto cominciare a parlare meno.

Blaine sorrise, sfiorandogli una guancia col dorso della mano. Aveva ancora il respiro pesante, si sentiva accaldato, come se avesse corso chilometri. Ma aveva raggiunto la sua meta. Aveva vinto. Kurt era la sua vittoria, lo era sempre stato.

-Bene. Sei anche incoerente. Se vuoi saperlo, è la parte di te che preferisco.- Kurt si sentì profondamente caldo, in quel momento. Come se in calore della mano di Blaine si fosse espanso in tutto il resto del corpo, lentamente e in modo equo, portandolo a un punto di non ritorno. I loro sguardi s'incrociarono, ed entrambi sorrisero, all'unisono.

-Non lo fare.- Si morse un labbro, mantenendo lo sguardo fisso in quello dell'altro.

Riusciva a leggere solo amore, profondo, intenso amore. E tenerezza.

-Ti amo, Kurt. E' tutto quello che devi sapere.- Blaine portò una mano tra i capelli di Kurt, spettinandoli a sua volta. Normalmente, Kurt sarebbe andato su tutte le furie. Ma, stavolta, lo lasciò fare. Quel tocco era così inaspettatamente rilassante..

-Anche io, Blaine. Non mi piace litigare.- Prese le mani del suo ragazzo tra le sue, carezzandole. Blaine sogghignò leggermente.

-C'è da dire, però, che fare pace è decisamente piacevole.- Portò una mano di Kurt, stretta nella sua, verso le labbra, e gli diede un bacio leggero. Poi tornò a guardarlo. Entrambi scoppiarono a ridere. Si sentivano infinitamente leggeri.

Erano come un diamante. Esisteva davvero qualcosa in grado di scalfirli, se non loro stessi?

Si rispose da solo: No. Potevano farsi male da soli, probabilmente. Però potevano crescere insieme, essere qualcosa di speciale l'uno per l'altro. Era quello che avevano sempre fatto, da quando si conoscevano. Potevano esistere, e vivere, vivere sul serio. Vivere sentendo tutto quello che può essere sentito con un'intensità tale da oscurare tutto quanto, e, contemporaneamente, creare luce.

Non erano altro che questo, e non potevano che esserne fieri.

-Alis*


   
 
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