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Autore: Rei Ayanami    31/01/2004    2 recensioni
Misato a tu per tu con Dio, per sapere che cosa succede intorno a lei... e per riflettere sull'animo umano.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Misato Katsuragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GOD’S IN HIS HEAVEN

GOD’S IN HIS HEAVEN.

ALL’ S RIGHT WITH THE WORLD.

 

Dio è nel suo Paradiso. Tutto a posto con il mondo.

O almeno così dicono.

Ma, comunque, in un modo o nell’altro, chi glielo fa fare di scendere.

Non dico che non sia vero…. che esista un Dio, intendo.

Probabilmente ci credo… o forse ci spero.

E che sia nel suo Paradiso… beh, può darsi, non mi sembra di averlo mai visto quaggiù ultimamente…

Dico solo che prima di andarsene in pensione un’altra occhiata giù avrebbe anche potuto darla.

Cosa gli sarebbe costato, in fondo…

Non parlo in malafede. Non ora.

Magari si è dimesso proprio perché non ci vede più tanto bene; probabilmente porta la dentiera, e non ci sente più da un orecchio… gli anni passano per tutti…

Non sono arrabbiata.

Demoralizzata, forse.

Delusa, amareggiata, rassegnata.

Ma non arrabbiata.

Soltanto, almeno, fatemi, fatevi un favore: togliete la seconda parte della frase.

Mi sa così tanto di presa in giro…

Non è tutto a posto, qui.

Non ha sistemato le cose con noi, prima di scomparire per sempre.

Niente… niente o nessuno è mai stato al suo posto in questa dannata città.

Maledizione…

Non mi devo alterare, me l’ha detto il dottore… "le sale la pressione", dice…

Certo, spara un sacco di stronzate quello, ma almeno sai dove trovarlo quando ne hai bisogno… io dove diavolo lo vado a cercare Dio ?! Dove lo trovo il suo Paradiso ?!

Non ha un telefono, un indirizzo e-mail, un numero verde che ti metta in lista d’attesa.

Non è reperibile in nessun modo.

Per fortuna non hai fatto il medico, Dio.

Non ti ci vedo proprio…

Il punto è che quando sei sceso a tirare le somme, non hai visto bene.

O non hai guardato, forse… spero che almeno il beneficio del dubbio tu possa lasciarmelo…

Perché non è piccola, Neo-Tokyo 3.

E’ difficile non vederla…

Neanche fosse una città noiosa, tranquilla quantomeno, dove non succede mai nulla di così rilevante da giungere alle tue enormi orecchie…

Mi risulta che sia tutto l’opposto, Dio.

E perdonami se mi permetto di farti un appunto, ma se solo tu avessi prestato un briciolo di attenzione in più ti saresti accorto che ci sono giganteschi esseri sui 60 metri che ce l’hanno a morte con questa maledetta città.

E, ora, abbi quantomeno la bontà d’animo non dire che non ti eri accorto nemmeno di loro.

Perché se ti scordi di noi pace, in fondo siamo solo poco più di 3 miliardi (…) ma non accorgersi di una cosa così è grave…

Sai… qui c’è anche gente che pensa che li abbia mandati te, quelli.

E non sto insinuando nulla, per carità; ti pregherei di non fulminarmi.

Soltanto, forse questo spiegherebbe il perché non guardi da questa parte.

O, comunque, perché non fai nulla per mettere un po’ di ordine in questo mondo incasinato.

Non è tutto a posto, con il mondo.

Per chi non se fosse accorto, qui va tutto a puttane…

Sai, comincio a pensare di essere davvero troppo buona, o troppo stupida, a dire che forse non vedi, che forse nessuno si accorge di quello che sta succedendo al mondo.

Probabilmente… la verità è solo che a nessuno frega niente.

Triste, però… non trovi anche tu ?

Non dico che tutti dovrebbero farsi gli affari degli altri, o che dovrebbero aiutare tutte le vecchiette di questo pianeta ad attraversare la strada, ma dannazione ! C’è gente che non vedo più da 10 anni, e magari abita in parte a me…

Parlo delle piccole cose, ancora prima di infilarmi nei casini che arrivano, puntuali, ogni volta che appare un fottutissimo Angelo…

Buffo.

Parlo proprio io; come sai, non è che io sia esattamente perfetta.

O, quantomeno, retta.

No, non sono decisamente io la persona più adatta a fare un discorso del genere.

Sembra quasi che di colpo mi sia accorta di avere anche io una coscienza… anche se, probabilmente, troppo tardi…

Sai, oggi ne è apparso un altro.

Di Angelo, intendo.

Comincio a pensare che non ce la faremo, che gli Eva non potranno proteggerci all’infinito…

Mi chiedo che senso abbia continuare a combattere, aggrapparsi all’ultimo soffio di speranza per rimanere in questo schifoso mondo…

Ma, soprattutto, mi chiedo come si possa affidare il destino dell’umanità a ragazzini che non hanno le spalle larghe abbastanza nemmeno per portare lo zaino di scuola…

E non per noi, o per me, perché chissenefrega.

Ma se proprio ce ne dobbiamo andare, io penso che preferirebbero passare anche solo 1 giorno con i loro amici, sereni, piuttosto che 1 mese, 1 anno a pilotare un gigantesco coso a pile…

E questo per tutti, Dio.

Anche per Asuka.

Anche per Rei, credo…

Se non fosse che, probabilmente, di amici non ne ha.

Ecco, questa è un’altra cosa che non va, Dio.

Se potessi tirerei giù Shin-chan da quel coso viola e salirei io a pilotarlo, lo sai…

Lo vedo, cosa credi ?!

Peggiora di giorno in giorno; mangia sempre meno, ormai non parla quasi più, se ne sta chiuso nella sua camera con la sua musica nelle orecchie…

Non si può… non si può rovinare così una vita, Dio !

Non te ne rendi conto ?! Shinji muore dentro !

E non c’è nulla di peggio, credimi… nemmeno la morte stessa.

Io non ti chiedo… che so, un miracolo… a dire la verità non so nemmeno io che cosa stia cercando di chiederti.

Sono confusa; vado a letto sempre prima, mi sveglio ogni mattina più tardi.

Mi piange il cuore ogni singola volta che devo comunicare ai ragazzi la strategia da seguire.

Ed è il mio lavoro.

Se sono ridotta così a 29 anni, non oso pensare cosa sarà la mia vecchiaia.

"Ma di che ti preoccupi", dici te… "Tanto, nemmeno ci arrivi alla vecchiaia…"

Credo che sarebbe meglio così, anche se forse non saprei il perché.

Qui dobbiamo vivere giorno per giorno, non possiamo concederci il lusso di guardare avanti…

E anche questo non è giusto, soprattutto nei confronti dei ragazzi.

Non pretendo il mondo perfetto, non sono come Shinji.

Anche se a volte sono peggio di loro, io non sono più una ragazzina; ho smesso di credere a Babbo Natale da qualche tempo, ormai.

Quello che vorrei è solo un mondo a posto… ma che lo sia davvero, però.

Mi piacerebbe avere una sorta di lampada magica per esaudire i famosi tre desideri, sai.

Niente più Angeli.

Niente più Eva.

Spariti, rimossi, eliminati, sterminati, cancellati… come se non fossero mai esistiti.

E per il terzo, beh.

Vorrei rivedere Rioji.

Ti sembra egoistico ?

… forse lo è… ma…

Ti sembra giusto ?!

Ti sembra giusto quello che è successo, Dio ?!

No che non lo è, dannazione !

Cercava la verità e gli hanno sparato !

Dio, questo mondo fa schifo… fa schifo, cazzo…

Tutto a posto con il mondo… hai una logica strana sai ?

Spiegami una cosa: perché proprio io ?!

Perché sono ancora viva ?!

Un’equipe di scienziati e una stupida ragazzina quattordicenne… la vita non è una favola Dio, non c’è posto per i sentimentalismi.

E non parlo a caso; sto imparando sulla mia pelle che nulla deve essere lasciato alla fortuna, perché la fortuna non è mai dalla nostra parte…

Come al solito, parlo troppo.

Me lo dicono tutti.

Me lo diceva sempre anche Lui.

Rioji…

Rioji, mi hai lasciato un’eredità troppo pesante da portare… mi hai detto di ricercare la verità quando non sono sincera neanche con me stessa.

Fingendo di non avere problemi, ho continuato a vivere convincendomi che fosse tutto quanto a posto…

Tutto a posto… con il mondo…

Non ero molto diversa da tutti gli altri, allora.

Non lo sono nemmeno adesso.

Credo di cominciare a comprendere, è tutto più facile se capisco me stessa.

Oddio… è incredibile come tutte le nostre convinzioni possano crollare come un castello di carte, tutte le cose per le quali ci battiamo e ci esponiamo diventano di colpo senza senso e inutili…

Questo mondo… disperazione, rabbia, paura…

L’ordine ingannevole creato per nascondere questo caos è stato distrutto dalla venuta degli Angeli.

Ma gli uomini hanno paura… no, non è davvero tutto a posto con il mondo; ma senza l’illusione che lo sia non potrebbero sopravvivere in questo sistema distorto dal dolore atroce delle perdite e dalla paura dei vivi che cercano disperatamente di sfuggire alla morte…

Non è così, Dio…?

E’ la stessa cosa che faccio anche io, in fondo.

Che stupida sono.

La mia intera vita è menzogna, ogni mia azione è mossa dalla paura di provare sofferenza…

Non posso dire che sia troppo tardi per cambiare, non ho intenzione di mentire di nuovo.

La verità… è che ho paura.

Rioji… Dio… io ho paura… sono un essere umano.

E sono disgustosa.

Che cosa dovrebbero dire quei tre ragazzi che ogni giorno rischiano la loro vita per salvare quella degli altri…?

Ho quindici anni più di loro, dannazione… eppure, a volte… a volte mi sembra che Asuka sia più matura di me.

Forse è proprio così.

Ma sono circondata da persone che fanno solo il loro lavoro, nulla di più e niente altro di meno; così sono anche io, ed è questa l’ultima della interminabile serie delle mie scuse…

Sai, Dio… forse è meglio che te ne stai lì nel tuo Paradiso…

Diciamo pure che è tutto a posto con il mondo.

Illudiamoci che la nostra vita abbia ancora un senso… se mai ne ha avuto uno…

Dato che siamo su questa terra, abbiamo il dovere di vivere la vita.

Forse solo ora capisco che per cambiare questo mondo dobbiamo cambiare noi stessi; ed io non posso farlo.

Si, io ho paura.

Anzi, sono terrorizzata.

E’ per questo che non posso rischiare di recidere i fragili fili che ancora tengono ancorato il mio vascello di cristallo alla riva della speranza… e della perdizione… e della menzogna…

Dio è nel suo Paradiso. Tutto a posto con il mondo.

………

………

Immagino di non poter nemmeno chiedere un occhio di riguardo, Dio, vero… ?

Credo che lo farò lo stesso.

E non lo chiedo per me, ma per Loro.

Per Shinji.

Per Asuka.

Per Rei.

Per Maya, per Ritsuko, per i ragazzi dell’organizzazione, per il comandante Ikari.

E anche per Rioji.

Questa è l’ultima, forse l’unica azione in tutta la mia vita che distinguerà la mia anima da un’altra destinata alle fiamme eterne e dannate dell’Inferno.

Finisce così, anche se non è giusto per nessuno…

Ma cosa importa, in fondo, ciò che ognuno vuole veramente.

A Shinji, perdonami.

Ad Asuka, perdonami.

A Ritsuko, perdonami.

A Maya, perdonami.

A PenPen, perdonami.

A Rioji, perdonami.

Misato

 

 

 

 

 

  
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