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Autore: unbound    24/05/2011    3 recensioni
Caddi in un buco nero, venni risucchiata dai miei stessi piani e le mie gioie. Let’s make it last forever, dicevo. Niente dura per sempre. Nulla. Non riuscii a trattenere le lacrime, ma una cosa mi bloccava : stavamo salendo sul palco, era la cosa che amavo fare più al mondo, I nostri fan urlavano già “Paramore” e io non dovevo abbattermi subito. Cercai in tutti i modi di guardarlo negli occhi, ma tutto ciò che riuscii a fare fu portarmi le mani ai capelli e scoppiare a piangere definitivamente. Cercò di comprendermi, ma nessuno poteva farcela in quel momento. “Paramore , Paramore , Paramore” quel nome mi urtava, stranamente, per la prima volta. Mi alzai, cercai di fissarlo ma le mie gambe mi portarono lontano da lui ,lontano da tutti
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My heart is yours- la serie.'
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Cip cip cip. Stupidi uccellini, volevo dormire.

 

Aprii gli occhi e meravigliata mi trovai completamente distesa sul petto di Josh; quella posizione mi piaceva molto, devo ammetterlo. Sorridendo, dopo una manciata di minuti, mi alzai e diedi un bacio a Josh augurandogli sussurrando il buongiorno al quale aveva risposto per poi riaddormentarsi dolcemente.

Era bellissimo anche con i capelli scombinati, con le occhiaie da una notte in bianco e soprattutto era meraviglioso mentre dormiva beato come un bambino. Faceva tenerezza il mio Josh.

 

 

 

Scesi dal letto afferrando una maglietta e un paio di mutande dall’armadio, le infilai e andai a prendere un paio di biscotti in cucina, per poi tornare il camera da letto e sedermi accanto a Josh aspettando il suo risveglio. Non ricordavo molto della notte precedente, sapevo per certo, però, che era stata una delle notti migliori della mia vita.

Mentre stavo sgranocchiando un biscotto al cioccolato, notai che sul pavimento, dentro i Jeans di Josh giaceva il suo cellulare, che si illuminava avvisandolo dell’arrivo di un nuovo messaggio. Non riuscii a resistere, perciò mi alzai e, afferrandolo, lessi i messaggi in arrivo.

Erano due, ed erano entrambi di Jenna. Wow.

Uno diceva qualcosa tipo “Ho visto che non sei tornato neanche stasera. Bhè, buonanotte, io sono qui con bagheera. Ti aspettiamo.” Ed era stato inviato alle 10:30 PM del giorno prima. Risi, era già con me.

L’altro era appena arrivato, e dettava “Non sei ancora tornato. Stai bene? Se hai bisogno, chiamami, sto andando a lavoro. Ti amo.”

Feci una smorfia. Lo ami brutta vacca? Non credo proprio. Se mai sono io quella innamorata, non tu. Dio, ci si sente così bene a sapere che lei si preoccupa e ignora del tutto il fatto che lui sia con me.

Andava a lavorare, chissà su quale tangenziale.

 

I pensieri potevano continuare all’infinito, ma furono interrotti da un Josh che mi sfilava il suo cellulare dalle mani gettandolo sul pavimento.
« Mi controlli? Non ti fidi di me? Stai vedendo se amo qualcuna a parte te? Pensavo la sapessi la risposta. »

Si era svegliato decisamente con la luna storta, ma io lo amavo quando faceva così.
« No Josh. Ti sono arrivati due messaggi di Jenna, e mi sono permessa di leggerli »
« Non farlo più, non voglio che tu legga i suoi messaggi, temo sempre che mi parli male di te.»
« Sai che novità. Lo so che mi odia.» affermai guardandolo scoprirsi. Era completamente nudo, perciò non riuscii ad essere sobria finchè non iniziò a vestirsi. Era simile a una statua, non avrei mai smesso di dirlo. Nessuno era così perfetto, nessuno nessuno nessuno. Non poteva essere vero.

« Hayley. Non farlo mai più ok?» mi guardò chinando la testa per allacciarsi le scarpe.

« Josh, mi nascondi qualcosa? » chiesi alzandomi e piazzandomi di fronte a lui.

« Hayley non mi fare incazzare ti prego. Piuttosto, cosa scrive Jenna?» cercava di cambiare discorso. Bene!

« Non cambiare discorso Josh. Comunque, si chiedeva perché non tornassi.» mi guardò male nella prima parte, poi afferrò il cellulare per leggere i messaggi.

« Continuando così, ci scoprirà. Devo costruirmi un alibi. » Era troppo intento a leggere i messaggi e a pensare. Nel frattempo presi il mio cellulare, che era sul comodino, scrissi un messaggio e lo inviai al ragazzi di fronte a me, mordendomi il labbro.

« Sicuramente è di nuovo lei.» Sorrisi. Dopo un po’ sorrise anche lui.

« Certo che potevi avere un po’ di fantasia. Un misero I love you non mi farà ritornare calmo. » Quando disse I love you, cercò di imitarmi. Amavo quando m’imitava, perché mutava la sua voce in falsetto, diventando quasi più adorabile di quanto fosse già.

Risi. Mi prese in braccio, cingendomi per i fianchi e ,mentre sorridevamo, mi baciò ancora una volta. Non mi saziavo mai di lui, ogni bacio era emozionante come il primo.

Ci sedemmo sul letto e continuammo a baciarci sorridendo come due stupidi teenager innamorati che nascondendosi amavano fare le cose all’oscuro di tutti.

 

[...]

« Hayley devo raccontarti assolutamente una cos... Mio Dio che schifo!»

Ecco che avevo dimenticato un’altra volta la seconda chiave sotto lo zerbino. Ecco che Taylor si era ricordato dove la mettevo, ecco che aveva aperto la porta ed eccolo di fronte a noi in preda a una crisi di panico. Sul suo viso era dipinta una smorfia.

Mi resi conto che la situazione non era delle migliori: Io ero seduta sopra Josh, avvinghiata come una cozza, lui mi teneva altrettanto stretta al suo petto nudo. Il nostro era un momento di estrema intimità, ma Taylor era davanti a noi, ci aveva interrotto, e tra l’altro sembrava che stesse per svenire da un momento all’altro. Non sapevo che fare.

« Oh Taylor. Emh. Io.. Io... Scusami fratello! Non sapevo che tu venissi e...e...» iniziai a balbettare. Guardai Josh. Lui era diventato rosso come un pomodoro, paonazzo, e aveva abbassato lo sguardo imbarazzato coprendosi il viso con le mani.

« Tranquilla sorella, piuttosto di al tuo amico di vestirsi, e vestiti anche tu.» Mi diede le spalle, coprendosi gli occhi con le mani, come un bambino schifato davanti ai genitori che si baciano.

Quella situazione, malgrado fosse disastrosa, mi fece ridere. E fece ridere anche Josh, che nel frattempo iniziava a vestirsi, passandomi un paio di pantaloni leopardati e una felpa enorme.

Quando fummo abbastanza coperti, mi alzai e diedi una pacca sulla spalla al ragazzino riccioluto, che mi scostò la mano.

« Ok Hayley, però non mi toccare. Chissà che hai toccato con quelle mani.» Rabbrividì. Iniziai a ridere, e anche Josh lo fece. Era imbarazzante.

 

« Hai già fatto colazione Taylor?»

Josh, con tono cordiale e amichevole, stava preparando il caffè e chiese ciò al mio fratellino, che sedeva sul divano di casa mia al mio fianco. Mi guardava con gli occhi rossi. Molto probabilmente aveva pianto, aveva smesso da poco, e ciò non mi faceva stare bene.

Quando Josh si allontanò da noi per andare a recuperare i suoi averi in camera , Taylor scoppiò a piangere disperato, quasi automaticamente. Come se cercasse di trattenersi.

Sapevo bene cosa gli stava succedendo. Non parlava davanti a Josh, perché la causa era un membro di casa Farro.

Aveva incontrato Zac? Aveva parlato con lui?

 

Zac mi mancava tantissimo, ma sapere che stava facendo soffrire una persona come Taylor mi faceva arrabbiare. Forse era invidioso, perché Taylor aveva avuto il coraggio di rimanere, anche se non aveva più una delle sue principali ragioni per farlo, mentre lui era scappato a gambe levate come un coniglio.

« Fratello, fai piangere anche me così.»

Si era rannicchiato sul mio petto come un bambino, singhiozzava e si faceva piccolo piccolo abbracciandosi le ginocchia. Il suo era un pianto silenzioso, che mi distruggeva ancora più il cuore. L’avevo sempre visto ridere come un pazzo, lo avevo visto aiutarmi a superare i momenti difficili. Mi aveva sempre consolata, e ora, per caso della vita, ero io a consolare lui. La debole a consolare il forte. Così strano.

Nel frattempo Josh era tornato, e si era bloccato di fronte a quell’immagine raccapricciante. Gli comunicai con il labiale la causa di quel momento, dicendo solo ed esclusivamente Zac.

Josh sospirò e si sedette accanto a noi sul divano, accarezzando la schiena del giovane Taylor.

« Taylor, non piangere ti prego...» sussurrò singhiozzando. In quel momento, avevamo entrambi gli occhi lucidi. Conoscevamo Taylor da quando era un bambino, sapevamo che tipo era, e quel suo stato d’animo era nuovo per noi.

« Tu sei l’ultima persona a cui darei retta in questo momento.» Si alzò. I suoi occhi erano quasi sanguinanti.

« Tu! Tutta colpa tua Josh! Tua e di tuo fratello Zac! Puoi passare tutte le notti che vuoi con Hayls, ma sappi che questo non cancellerà ciò che hai fatto! Stiamo piangendo TUTTI. Tu ci avevi mai visti piangere così tanto? No, è vero signor Farro? » Chiese, e Josh abbassò lo sguardo. « Devi solo tacere adesso. E’ tutta colpa vostra.» gli puntò il dito contro, guardandolo rabbioso.

Volevo fermarlo, ma solo perché stavo scappando dalla realtà delle sue parole. Il dolore era l'unica cosa che mi ricordava che loro stavano davvero andando via.

« Potete mascherare tutto con il vostro Paramour, ma non il fatto che tutti sanno che c’è qualcosa che non va. Tutti. Hayley, come fai ad essere così ingenua? Quando lui se ne andrà, perché se ne andrà, ha una famiglia a cui pensare, tu sarai sola. Ed io sarò solo. Ci saranno momenti di svago, ma noi siamo soli ,sorella. Continueremo ad esserlo. Noi vogliamo bene a questi due , ma nonostante questo non torneranno. Non torneranno. E noi continueremo ad essere soli.»

Taylor mi guardava fisso negli occhi. Neanche Josh aveva avuto il coraggio di sbattermi in faccia la verità con così tanta naturalezza. « Tu! Vuoi andare via dai Paramore? Vuoi andare via dalla nostra famiglia? Vai pure. Ma stanne completamente FUORI.» Urlò “fuori” rabbioso più di prima, non conoscevo neanche quel suo aspetto. Ero sconvolta, ma anche meravigliata dalla verità delle sue parole. Josh abbassò lo sguardo , si alzò e, scansando Taylor, lasciò la mia casa. Ero sicura che non avrebbe lasciato solo quell’edificio, ma anche la mia vita. Aveva rotto tutti i nostri legami, avete presente i fili di cui parlavo qualche ora fa? Bene, erano frantumati. Ed io tornavo ad essere sola.

Taylor mi guardò come un cane bastonato, con l’espressione di chi è a conoscenza dell’enorme errore commesso. Sussurrò « Mi dispiace. Sono inutile, so fare solo cose sbagliate. «Mi..mi dispiace sorella, mi dispiace. Mi dispiace.» E lasciò anche lui la casa. Mi guardai intorno vuota, e non mi trattenni dal piangere.

   
 
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