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Autore: Erre182    25/05/2011    1 recensioni
Fuori fa freddo, la notte è lunga, l’importante è non rimanere indietro, mantieni il passo, e vedrai che andrà tutto bene. Il mattino arriverà dopo bugie e delusioni, fatiche e dolori, piccole gioie ma enormi disperazioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHRISTIANE
CAPITOLO 1
Fuori fa freddo, la notte è lunga, l’importante è non rimanere indietro, mantieni il passo, e vedrai che andrà tutto bene. Il mattino arriverà dopo bugie e delusioni, fatiche e dolori, piccole gioie ma enormi disperazioni.
 
Ogni mattina, prima della scuola hai l’abitudine di sederti sul davanzale di camera tua, al secondo piano, con il caffè e una sigaretta a guardare il quartiere che comincia a svegliarsi, le strade che cominciano a popolarsi. Il sole già alto nel cielo, e speri che un giorno sorga dentro di te, dopo tutto come si fa ad essere felici quando dentro di noi è buio e fuori è tutto illuminato a giorno?
Christiane dov’è finito quel tuo bel sorriso? Sei in lutto per ciò che eri, o colma di paura per ciò che potresti diventare? È la paura del futuro che ti continua a tormentare? Ignora futuro e passato, non appartengono al tuo tempo. Non cercare di prevedere attimi appartenenti al futuro, o di rubare attimi appartenenti al passato. Non vivere nei ricordi, non puoi fuggire dal presente, certo il passato continua a dilaniarti sentendolo più vicino che mai, ma è un altro scherzo di un inconscio così masochista.
I tuoi occhi non trasmettono più serenità.
I tuoi grandi occhi, spesso sono gonfi dal pianto o di altro, sono enormi specchi di molte emozioni, sono stanchi ormai da anni, come tanti.
Come tutte le mattine, in questo periodo dell’anno, il tempo atmosferico rappresenta il tuo umore, non c’è il sole ma non c’è ancora il temporale, non c’è felicità ma non c’è ancora disperazione.
Attraversi il viale, di passo lento con una tua amica per raggiungere il liceo.
Tutte le mattine la stessa storia: entri in classe con gli occhi gonfi e rossi, passi le ore a scarabocchiare un blocco, molti libri ancora ricoperti con cellofan, i lunghi capelli rossi resi crespi dall’umidità, così spesso raccolti con un fermacapelli.
Ma chi ti ha fatto diventare come sei ora? Dov’è finita quella che era seduta al tuo posto fino a due anni fa? Quella bionda, con un filo di trucco, sempre di buon’umore?
Saranno stati gli amori infranti, le brutte compagnie, o hai fatto tutto da sola?
Sei sempre stata fragile ma nessuno avrebbe mai pensato così tanto.
Direi che è giunto il momento di entrare meglio nella tua storia piccola rondine. 
  
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