Disclaimer: questa fan
fiction non è stata scritta a scopo
di lucro, i personaggi non mi appartengono e i fatti non sono realmente
accaduti.
Buona
lettura, miei
cari!
.
Prologue
<<
Defenestrazione >>
<<
Nel
senso che mi vuoi cacciare dalla band? >>
<<
No,
Aoi. Nel senso che ti lancio fuori dalla finestra se non ti muovi
>>
Lo smalto
nero che il chitarrista, da una mezz’oretta buona, stava
facendo asciugare
sulle proprie unghie iniziò ad infastidire parecchio
Takanori.
Lo
strabiliante anticipo con cui Yuu era arrivato a casa Mastumoto, quel
pomeriggio, sbalordì il vocalist al punto di fargli aprire
la porta e piantarsi
davanti alla figura sorridente del più vecchio, incredulo.
L’unico
motivo dell’arrivo anticipato era solamente perché
Aoi aveva finito il suo
prezioso smalto nero. Poi, Ruki notò il colore di capelli
dell’altro, indicò
con l’indice la testa di Yuu e questo si
giustificò dicendo << E’ per
cambiare un po’ >>. Inutile riportare gli
insulti che si è preso il
chitarrista fucsia.
<<
Ti
ricordo che sei venuto qui perché abbiamo da fare
>> Ruki sbottò di
nuovo, mentre l’amico stava finalmente iniziando ad alzarsi
dal divano -con la
sua solita flemma- per uscire di casa con solo venticinque minuti di
ritardo.
<<
… E
perché tu non hai la patente, Takachan! >>
sorrise Aoi, consapevole che
questo avrebbe fatto infuriare l’altro. Magari
l’avrebbe pagata appena tutto
sarebbe finito, appena avrebbero avuto un po’ di tempo.
Forse,
Takanori
stava progettando di gettargli nel cestino tutte le sue creme di
bellezza, un
giorno in cui si sarebbe trovato a casa sua. In quel momento, si
limitò a
sbuffare << Muoviti >>
E, dopo tutto
questo penare, presero le loro cose e uscirono.
La
direzione? Un locale notturno poco conosciuto e lontano dal mondo, il
posto
ideale dove organizzare la festa a sorpresa.
<<
E’
tra due giorni. Due giorni! Hai capito?! Non ce la faremo mai, abbiamo
già
sforato sulla tabella di marcia! >> Nella breve strada
percorsa, il
vocalist non aveva ancora chiuso bocca, continuando ad asfissiare Yuu
con le
sue lamentele.
<<
La
tua tabella di marcia è distorta. E perché non
è compreso Kouyou nell’equipaggiamento?
>>
Si accese
una sigaretta intanto, Aoi. Espirò forte il fumo su Ruki
<< Ma vedi di
smetterla! >> tossì il piccoletto
<< E, comunque, la bambolina è a
casa di Reita per cercare di distrarlo dal fatto che -probabilmente-
stiamo
architettando qualcosa e che -quasi certamente- questo qualcosa
sarà scomodo
>>
<<
Io
non direi scomodo. Piuttosto, sconvolgente >>
Era una cosa
a cui stavano mirando da tempo. Scuotere
Akira dal suo evidente blocco mentale che non gli permetteva di vedere oltre la gentilezza di Kai che lui
considerava
solo un favore da un amico. Un
favore,
due, tre, mille. Per lui era sempre lo stesso.
Persino
Uruha ci era arrivato <
Quanto
sperava, Ruki, che fosse davvero così. Che andasse tutto
liscio e senza intoppi
<< Siamo arrivati >> sospirò,
non appena riconobbe il pub chiuso a
quell’ora, ma passarono dal retro, come concordato.
<<
Aoi, io continuo a dire che sei ridicolo con quei capelli. Ammettilo
che l’hai
fatto per sembrare più giovane! >>
<<
Taka, piant- >> si bloccò, quando
sbucò da dietro le spalle del
vocalist una ragazza seducente, di cui si poteva dire tutto, tranne che
fosse poco
bella. Un seno prorompente, i capelli lunghi e lisci tinti di biondo,
le mani
affusolate e le unghie curate rosso fuoco, le gambe scoperte, fasciate
in alto
da una corta, cortissima minigonna.
Una visione
pornografica.
<<
Buongiorno, ragazzi! >> la voce suadente raggiunse le
loro orecchie, una
vampata di calore avvolse entrambi << Vi serve qualcosa?
Siete quelli
della festa di venerdì, vero? >>
Annuirono,
incapaci di formulare una frase che sembrasse sensata.
<<
Il
titolare non è ancora arrivato, ma se avete bisogno di
qualcosa, qualcos’altro, dite
pure a me.
Inequivocabilmente,
una proposta indecente. Ammiccò un po’
<< Ci sono altre ragazze, se
volete le chiamo per farvi un po’ di compagnia durante
l’attesa. Io mi chiamo
Cassie >> la splendida ragazza, indubbiamente americana,
sfoggiò uno dei
sorrisi più erotici che i due si potessero aspettare.
Ci
pensò
Ruki a dare un taglio a quella scena imbarazzante. Con qualcosa che
imbarazzò un
po’ tutti << Ecco, vedi… Se ci
fossero ragazzi potrei anche pensarci su,
ma, sai… Le ragazze non mi hanno mai soddisfatto
più di tanto >>
Yuu si
scavò
una buca immaginaria nel terreno dove stare al riparo. Una uscita
più falsa e sgradevole
di questa non se la poteva sognare.
Il suono del
proprio cellulare lo destò dai pensieri poco casti
<< Pronto? >>
Forse fece
male a non dare un’occhiata allo schermo prima di rispondere
<< Aoi? Dove
sei? Takanori è con te? Non mi risponde al
cellulare… Avrei bisogno di voi…
>> sì, era Kai.
<<
Oooh, Yutaka-chan! >> all’udire il nome, il
vocalist si voltò in preda al
panico << Ecco…. Ruki…
lui… insomma, noi stiamo… siamo…
ecco… >>
<<
Ah
ok ho capito ciao >>
Poi mise
giù.
<<
Ha
frainteso >> dichiarò il chitarrista, a cui
per la seconda volta in due
minuti venne in mente di sotterrarsi.
<<
Pensava stessimo facendo sesso? >> anche se
l’altro non rispose, capì
comunque << Beh, non ha poi tutti i torti a pensarlo
>> al che, la cameriera -?- mollò
l’osso e si diresse
a sbrigare le altre sue faccende.
E con quella
esternazione, fu il terzo momento-buca per Aoi.
Takanori si
guardò un po’ intorno e si ricordò di
una cosa assolutamente importante
<< Cassie! Ho bisogno di te ancora un attimo!
>>
La bionda
uscì da dietro il bancone del bar, mandò indietro
una ciocca di capelli
<< Dimmi pure >>
<<
Domani >> iniziò Ruki << Gli
unici ragazzi a quella festa dovremo
essere noi >>
<<
Niente ragazzi per divertirvi? >> miagolò la
ragazza.
<<
No,
non ci serviranno. Solo tante belle ragazze vestite di nero e tutte
addosso all’unico
ragazzo moro che ci sarà >>
<<
E
il festeggiato? >> chiese, incuriosita dalla situazione
anomala.
<<
Tranquilla, non andrà in bianco >>
********************
Note
dell’autrice:
*spunta
fuori dal nulla* ispirazione mi ha colpita, mi dispiace.
E
l’agonia
sarà breve -ma intensa-, un paio di capitoli ancora, al
massimo.
E’ per
il
compleanno di Reita? Forse. So solo che mi è venuta voglia
di ReitaxKai, così,
da un momento all’altro. Perdonatemi per il chap
cortiiiissimo, ma il succo
sarà nel prossimo, direi.
Anima
buona e giusta che hai letto
fin qui, ti ringrazio. Per te farò del mio meglio per il
prossimo chappy.
^^Nami loves
u^^