De humanitate
20
Febbraio 1889, Black Order HQ
Ciò che non smette
mai di meravigliarmi e al contempo divertirmi non sono tanto le diverse
espressioni di un uomo mentre toglie la vita ad un altro, quanto come
questo stesso individuo possa passare dal trionfo della sopravvivenza e
dalla consapevolezza della sua bruta superiorità al
religioso sentimento pietoso del rammarico di fronte
all’atto di disumanità appena compiuto.
Importante, poi, è da notare come questo avvenga solo se in
presenza di altri suoi simili.
Come in ogni altro luogo in cui sono stato, le fazioni in guerra cambiano, ma non gli uomini: ripetono sempre gli stessi errori, cadono nelle stesse trappole e sono perseguitati dagli stessi vizi. Non ricercano la felicità, ma sono mossi dal desiderio di potere, che perseguono con la violenza, bevendo il sangue dei loro ‘amici’, come delle bestie. Poi, quando rinsaviscono, si rifugiano nel branco a cercare un conforto che, sicuramente, troveranno, perché non fanno altro che trovarsi alibi e scuse a vicenda.
E dall’altro della loro umanità, disumanità, bestialità - chiamatela come volete, io non distinguo i termini - si compiacciono delle loro azioni perché, alla fin fine, almeno così si persuadono, le hanno compiute per il ‘bene superiore’. Per il bene di quell’umanità che fino a poco prima straziavano danzando sui suoi cadaveri.
Che io parli degli uomini in questi termini può sembrare irragionevole, giacché, dopotutto, anche io sono considerato un uomo da quegli stessi che credono di avere degli attributi che li distinguono dagli animali. Ma io non lo sono. Io non faccio altro che guardarli dagli alti cieli della conoscenza assoluta. Io non sono ‘umano’, non sono dio e non sono nulla.
---
Prompt: Disumanità. Una delle qualità caratteristiche dell'essere umano. (Ambrose Bierce - Dizionario del diavolo) - Squadra 1, Seven drabbles in a box
Challenge: MDF @ it100
Conto Parole: 274
Note sclerate dell’autrice: aah, che dire, amo Lavi, amo Bookman Jr, e questa drabble non è altro che un tentato omaggio a quello che credo sia il personaggio più ben costruito di DGM, ma questi sono scleri miei. Lo stile e il lessico sono un po’ più alti del solito, vista la taratura del personaggio e il periodo storico ^^
Grazie tantissimo a Serena per il suo betaggio come sempre!
Come in ogni altro luogo in cui sono stato, le fazioni in guerra cambiano, ma non gli uomini: ripetono sempre gli stessi errori, cadono nelle stesse trappole e sono perseguitati dagli stessi vizi. Non ricercano la felicità, ma sono mossi dal desiderio di potere, che perseguono con la violenza, bevendo il sangue dei loro ‘amici’, come delle bestie. Poi, quando rinsaviscono, si rifugiano nel branco a cercare un conforto che, sicuramente, troveranno, perché non fanno altro che trovarsi alibi e scuse a vicenda.
E dall’altro della loro umanità, disumanità, bestialità - chiamatela come volete, io non distinguo i termini - si compiacciono delle loro azioni perché, alla fin fine, almeno così si persuadono, le hanno compiute per il ‘bene superiore’. Per il bene di quell’umanità che fino a poco prima straziavano danzando sui suoi cadaveri.
Che io parli degli uomini in questi termini può sembrare irragionevole, giacché, dopotutto, anche io sono considerato un uomo da quegli stessi che credono di avere degli attributi che li distinguono dagli animali. Ma io non lo sono. Io non faccio altro che guardarli dagli alti cieli della conoscenza assoluta. Io non sono ‘umano’, non sono dio e non sono nulla.
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Prompt: Disumanità. Una delle qualità caratteristiche dell'essere umano. (Ambrose Bierce - Dizionario del diavolo) - Squadra 1, Seven drabbles in a box
Challenge: MDF @ it100
Conto Parole: 274
Note sclerate dell’autrice: aah, che dire, amo Lavi, amo Bookman Jr, e questa drabble non è altro che un tentato omaggio a quello che credo sia il personaggio più ben costruito di DGM, ma questi sono scleri miei. Lo stile e il lessico sono un po’ più alti del solito, vista la taratura del personaggio e il periodo storico ^^
Grazie tantissimo a Serena per il suo betaggio come sempre!