-Sorridono.
-Non ho fatto altro che cercare e ricercare. Ho pianto lacrime e sangue, per trovare qualcosa…- mormora delicatamente Ermil, le mani fra le mani, le iridi nelle iridi.
La neve imbianca Mosca: è più Bianca che Rossa, la piazza.
Fedor freme. Non è il freddo. Non è il gelo del Nord a farlo tremare. Non sono le sferzate di gelo a farlo ammutolire.
-…senza sapere- riprende Ermil –che tutto quello che volevo era qui davanti a me!-
Anima nell’anima. Quando cade la neve si alza il volume del silenzio.
-Io ti amo. Tu?-
Fedor si china, e lo bacia. Sorridono.
Note dell’autore:
Salve, ragazzi!
Scusate il ritardo, ma è un periodo molto pieno questo. Mio malgrado i vari aggiornamenti vanno a rilento, ma non temete: non per questo si bloccheranno. Mai!
Vi posto questa drabble, nella speranza vi abbia trasmesso qualcosa, perché in questa drabble, ma, in genere, in questa raccolta, c’è passione, sentimento…e anche un po’ di me, dei miei pensieri. Credo che gli altri scrittori possano capirmi: il transfert, nella scrittura, diventa una cosa spontanea, quasi vitale!
E’, per certi versi, più ermetica delle altre, ma nemmeno più di tanto.
Fatemi sapere, per piacere!
A presto!