UN FIORE TRA I CAPELLI Quella sera, quel fiore che aveva era più bello del solito. Era una rosa blu che, con i suoi occhi chiari incantava tutti. Lei era desiderata da un numero illimitato di ragazzi,soprattutto che non si sarebbe mai aspettata, dato che in un breve periodo si era trasformata dal brutto anatroccolo in un incantevole cigno. Non solo per la sua bellezza ma perché prima non era così considerata come ora. Ma quella sera voleva solo e soltanto lui: Mirko. Lui che è bello ma non troppo, alto e biondo con una fantastica auto. Quella sera, con la luna piena e le stelle cadenti, cera un atmosfera più magica del solito. Tutto era più bello e anche lui, che anche se non lo aveva mai voluto fin ora ma il suo cuore iniziò a palpitare per Anna, come non era mai successo. Senza farlo apposta i due andarono a cercarsi e si scontrarono casualmente uno contro l’altro: Lui disse "Scusami non volevo!" e lei rispose "Non ti preoccupare!", sorrise. Non aveva ancora realizzato completamente che si trovava davanti a lui, non le sembrava vero. "Sei molto carina stasera!" "Davvero?ti ringrazio!" le mise un braccio sulla spalla "Ti va se andiamo a bere qualcosa?" lei contenta rispose "Volentieri". Erano entrambi contenti di questo momento. Si misero a parlare. La conversazione durò allegramente per un paio di ore. Certe persone che passavano si sorpresero di vedere Anna con lui che, era stata sempre considerata una “sfigata”. Lui invece uno dei ragazzi più desiderati. Anna sperava che quei momenti non finissero mai e se la rideva alla faccia degli altri, in particolare di alcune ragazze che la invidiavano molto e, pensava “Io ce l’ho fatta”. "Posso accompagnarti a casa o sei qui con qualcuno?" le domandò educatamente "Si volentieri!" disse un po’ emozionata. Si avviarono verso la macchina. Era una vecchia Alfa Romeo,molto bella nel suo stile. Era del suo stesso anno di nascita. Pochi lo sapevano ma a lei piacevano le auto di questo tipo ed i motori. Si avviarono: "Hai la patente?" le chiese "sì quasi da 2 anni ormai.." "Davvero?non pensavo e che auto guidi?" "Ho anche io un alfa ma 147" "Wow allora un giorno mi porti a fare un giro?" chiese scherzosamente . Continuarono il tragitto, certi momenti più in silenzio rispetto ad altri, poi quando lei disse che si stavano avvicinarono a casa sua, iniziò quella canzone” What a Wounderful World “. In quel momento per entrambi sembrava veramente che il mondo fosse fantastico. "E’ quella rosa!" disse per indicare la sua casa. Lui si fermò ad un parcheggio poco prima. Spense il motore. Si guardarono così profondamente negli occhi che non si resero conto che si avvicinarono l’uno all’altro. Lui sfiorò per primo le sue labbra e nacque un bacio così dolce, che sembrava quasi una fragola. Mentre la baciava le accarezzava i capelli, sembrava che non volessero mai staccarsi. Lei apprezzò quel momento così tanto che non le sembrava vero. Si staccarono. "Buona notte" disse lei sorridendo, "Sogni d’oro" . Scese dall’auto e prima di chiudere la porta Mirko aggiunse "Posso passare a prenderti domani per andare a mangiare un gelato?" "Sì va bene, alle 16". Chiuse. Entrambi sognavano già ad occhi aperti. Lei aveva lasciato il segno in tutti i sensi e la rosa era caduta sul sedile dell’Alfa. Durante la notte Mirko continuava a rigirarsi nel letto. L’emozione era stata troppo forte, rispetto ad altre volte e, anche se bella non dormiva tranquillo. Era agitato per quello che era successo e continuava ripensarci : Stavolta non sarà una avvenuta e via, si merita del bene lei ed io voglio darglielo meglio che posso. Mi devo impegnare a non perderla e non far troppo lo stupido con lei. Non è come le altre ragazze con cui son stato fin ora, forse perché anche loro da me non hanno mai preteso veramente amore. Anna invece stava facendo un bellissimo sogno, dove i protagonisti erano appunto lei e Mirko. Erano al lago seduti su una panchina che si confidarono e lui le diceva quanto sia importante e che avrebbe pensato di innamorarsi così follemente di lei. D’altra parte è il cuore che desidera una persona più qualsiasi altra cosa e, non si può comandare. Nonostante fosse andate tutto alla grande, anche meglio di ciò che si immaginava, aveva un po’ paura che lui non riesca a comportarsi veramente come vorrebbe. Quella sera gli aveva dato una buona impressione, sembrava uno con cui si poteva parlare e scherzare tranquillamente, ma sarà così anche se continueremo a frequentarci?