IMPORTANTE: Ringraziate (o uccidete)
Mao chan se ho
pubblicato questa fic sul sito, visto che mi ha
pregato di farlo ancora prima che io sapessi che erano usciti i risultati!
NDA (molto lunga) prima di iniziare: io ho sempre scartato qualsiasi yaoi: appena lo leggevo negli avvertimenti tralasciavo e andavo avanti. Poi ho sentito del concorso e ho pensato di partecipare senza ancora sapere il tema. Quando l’ho letto sono cascata. “Per una volta che mi decido a partecipare, proprio questo tema dovevo trovare?” Ormai me l’ero promesso così ho tentato di scrivere qualcosa. Ho riscritto la storia tre volte, cambiando tutto ogni giro e alla fine è venuta fuori questa. Non aspettatevi altre Yaoi da me. Questa è la prima e sarà anche l’ultima! Così ho superato l’ostacolo, ma sinceramente preferisco altri generi. EDIT 16/11/2009 : Intanto grazie per tutti i commenti xD Poi per chi ha scritto che gli dispiace che non continui con il genere...beh, erano cose scritte tre anni fa. Ormai sono una yaoi dipendente a tutti gli effetti.
Per chi non avesse già visto il giudizio di Erika, è stato il seguente: “si percepisce un certo ritmo, anche se non è proprio poesia. E si sente anche una certa forza, una ‘volontà’ nelle parole espresse, nei pensieri rivelati. Manca ancora qualcosa a questa storia per riuscire a reggersi da sola (per ora sicuramente la mancanza di una trama non aiuta), ma è un esercizio anche riuscito.”
Effettivamente è vero che non ha una trama, sono solo pensieri (essendo la prima yaoi non sapevo se bisognava incentrare tutto sul rapporto o espandere un po’…alla fine ho sbagliato^^) ma spero vi piaccia lo stesso.
Informazioni pratiche: mi sono immedesimata per questa fic in Hao e ho provato a descrivere il suo sentimento (ovviamente messo in piedi da me) per il fratello gemello omozigote Yoh, in cui non vedo altro che se stesso (soprattutto per i caratteri fisici). Non ha una collocazione precisa nella storia originale. Ho usato parecchi ME e IO evidenziandoli per sottolineare il carattere egocentrico di Hao.
Ho finalmente concluso, adesso lascio a voi il compito di giudicare!
SANGUE
SPORCO
E
NESSUN
RIMPIANTO
Lo sapevo.
Sapevo che avrei avuto
bisogno di lui,
un giorno.
Solo credevo
non così presto,
non in questo modo,
non in questo letto.
Yoh,
la MIA metà,
il MIO gemello,
il MIO stesso sangue.
Vivevo solo per il suo
potere
di cui non posso fare a
meno,
ora vivo anche per il suo
amore,
o meglio, il MIO
amore...
Eccolo, è
lì,
vicino a me
che si guarda
intorno
e MI cerca, no
sono IO che ho bisogno di
lui
per avvicinarlo a ME
e unirlo al MIO corpo.
Sento le sue mani che MI
sfiorano,
il suo calore che
m’avvolge,
il profumo dei suoi
capelli
che si spande fragrante.
Lo osservo
quando si gira intimorito;
lo stringo
ridandogli passione;
lo accarezzo
rassicurandolo a voltarsi;
lo bacio,
assaporandone il gusto.
Sono a conoscenza
dell’impegno che ha
con quell’itako,
ma ciò non mi
spaventa.
Niente MI turba,
nemmeno il sangue
che MI scorre nelle vene,
quello che IO ho sporcato
con le mie azioni...
non ho alcun rimpianto.
Forse è strano
non essere attratti dal
sesso opposto,
ma IO non so provare
amore per nessuno
fuorché per ME, naturalmente.
So di andare contro
natura
con questo MIO gesto
ma IO essa la domino,
la sottometto al MIO
volere.
Qualsiasi cosa IO desideri
la ottengo:
che sia uomo,
che sia spirito,
che sia MIO fratello.
In lui vedo solo ME,
I MIEI lineamenti
precisi,
il MIO volto divino,
il MIO corpo scolpito:
la MIA immagine riflessa.
Più lo fisso ancor più mi accorgo
di quanto IO ami ME
stesso
e di quanto ami lui,
che, dopotutto, è ME.
E allora, ecco,
non MI trattengo
di fronte a questo dio
e ancora una volta
lo spingo a ME
sporcandoMI il sangue
sempre di più.
Senza alcun rimpianto...
Nessun
rimpianto...
mai...
***