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Autore: Elwerien    28/05/2011    13 recensioni
Un presentatore televisivo di successo.
Un'opinionista dalla battuta pungente.
–Non fare così, o i nostri telespettatori potrebbero pensare…-
-Che ci odiamo?- lo interruppe lei, sprofondando con un gesto teatrale nella poltrona.
-Sì, ma in fondo l’odio è un’altra forma d’amore, no?- ribatté lui.
Il sorriso furbo di Rukia le si ghiacciò in volto per una frazione di secondo.
-Pubblicità- annunciò Ichigo, compiaciuto.

[Liberamente ispirata al programma "Che tempo che fa"]
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Che tenshou che fa




-…ringraziamo il nostro ospite Jushiro Ukitake per il suo intervento di questa sera e vi ricordo che potete trovare il suo libro, “La logica dei pesci gemelli”, in libreria- annunciò con voce chiara Ichigo Kurosaki, il presentatore della più seguita trasmissione del momento. -E ora…- proseguì con un sospiro impercettibile, mentre il cameraman, Renji Abarai, lo inquadrava in un primo piano, -quello che tutti voi stavate aspettando. Signori… Rukia Kuchiki!-.
Ichigo sudò freddo mentre una musica improbabile cominciava a suonare, il pubblico applaudiva come mai quella sera e il contatore degli ascolti raggiungeva nuove vette record certo non portate da Ukitake e la sua Logica dei pesci gemelli. Di fronte, una donna minuta dal sorriso al contempo furbo e smagliante puntava dritto verso di lui.
Deglutì. Sarebbero stati quindici minuti molto, MOLTO lunghi.
-Ichigo- lo apostrofò lei, tentando di guardarlo dall’alto in basso (cosa non facile neanche con i quindici centimetri di tacchi che indossava).
-Yo, Rukia- gemette lui. –Anche stasera sei splendida-. Non che possa dire altrimenti, se ci tengo alla pelle.
L’altra sorrise in tutto lo splendore datole dall’abitino con motivo a coniglietti in puro stile under quattordici.
-Tu invece no- ribatté la lingua saettante della sua interlocutrice. –Guardati, quel completo ti invecchia di vent’anni! Orribile, come al solito-.
-Ma…-
-Quanto ai capelli, dovresti darci una regolata, sempre che tu riesca a trovare un parrucchiere disposto a…-
-Rukia!- scattò Ichigo, costringendosi ad un sorriso stiratissimo al pensiero di quello che sarebbe stato del suo contratto se avesse dato in diretta a quel piccolo essere fastidioso quel che si meritava. –Non fare così, o i nostri telespettatori potrebbero pensare…-
-Che ci odiamo?- lo interruppe lei, sprofondando con un gesto teatrale nella poltrona.
-Sì, ma in fondo l’odio è un’altra forma d’amore, no?-. Una volta ogni tanto, poteva essere lui a punzecchiarla a dovere.
Il sorriso furbo di Rukia le si ghiacciò in volto per una frazione di secondo.
-Pubblicità- annunciò Ichigo, compiaciuto.


-Bentornati a “Che tenshou che fa”, sul canale Gotei13. Anche stasera siamo in compagnia dell’amabile e dolce… Rukia Kuchiki!-.
Scrosci di applausi.
-Di cosa ci vuoi parlare oggi, Rukia?-
-Mi auguro che fosse una domanda retorica, visto che è OVVIO quale sarà l’argomento della settimana- fu la puntuale frecciatina di Rukia ai suoi danni.
-Se è quello che penso io…- esordì Ichigo, tentando di incanalare nella sua figura tutta la professionalità e serietà possibile –sai bene che non si può-.
-Sciocchezze- gli rispose lei con un sorriso radioso, alzandosi dalla poltrona e appoggiandosi alla scrivania di un Ichigo piuttosto seccato. –Infatti, stasera parlerò di…-
-Rukia…- esordì lui.
-.. di elezioni!-
-RUKIA!- gracchiò Ichigo, -c’è la par condicio!-
-Che vuoi che mi importi, di grazia?-
Risatine dal pubblico.
-Dovrebbe importarti, visto che sei sotto contratto-.
-Oh, quello!- esclamò con voce falsamente innocente la causa di tutti i suoi guai, arrampicandosi sulla sua scrivania. Ichigo spostò i fogli, rassegnato. –Il direttore non può licenziarmi, l’ultima volta che l’ha fatto hai condotto per diciassette mesi la trasmissione in stato catatonico e l’hai trascinata in fondo alle classifiche degli ascolti. Ricordi?-
-Io… no… smettila!-
Risatine e scrosci di applausi. Renji, da dietro la telecamera, annuiva compitamente.
-È così- lo zittì lei, -è inutile che neghi. Tutti si chiedevano cosa fosse successo al brillante Ichigo Kurosaki…-
-Non mi era successo proprio niente. Taci-.
Rukia scoppiò in una risata fragorosa. –Non puoi negare però che il direttore stava per spedirti alla concorrenza, al canale Fullbringer, ma ha avuto un colpo di genio mai visto in dieci anni di carriera e mi ha riassunta, facendoti rinsavire. Quindi, capisci perché posso ignorare la par condicio a mio piacimento?-.
Applausi e fischi d’approvazione. Un “brava!” udibilissimo superò il frastuono.
-Fai quello che vuoi- gemette Ichigo, dopo essersi sepolto sotto una montagna di scartoffie per evitare di essere inquadrato, nonostante gli ammirevoli sforzi di Renji per consacrare il suo volto imbarazzato alla diretta.
-Bene!- esclamò trionfante Rukia, impegnandosi per mettere ancora più in disordine la scrivania ormai ridotta ad un cumulo di macerie. –Dunque, campagna elettorale a Karakura. Come tutti voi sapete- stava ignorando Ichigo e si era rivolta al pubblico e alle telecamere –si è giunti al ballottaggio fra l’attuale sindaco Hinamori e il candidato dell’opposizione, Yamamoto-.
Ichigo si seppellì ancora di più nelle scartoffie, gemendo piano.
-Ora, vorrei fare un appello agli elettori-.
-Rukia…- la ammonì Ichigo.
-Taci- fu la risposta. –L’appello è questo: vi spiacerebbe togliervi quei dannati paraocchi e rendervi conto che Hinamori non è altro che un burattino nelle mani di Aiz…-
-RUKIA!!!- tuonò Ichigo, riemergendo dai fogli e riuscendo nel tentativo di tapparle la bocca.
-…en!- concluse lei dopo averlo morso.
-Voleva solo dire che l’onorevole Hinamori fa parte dello stesso schieramento politico del nostro Presidente- fu il debole tentativo di Ichigo di salvare il salvabile.
-No, volevo proprio dire che…-
-Pubblicità! Pubblicità!!!- urlò Ichigo, in preda alla più profonda disperazione.
-Non puoi mandare di nuovo la pubblicità, l’hai appena fatto- gli fece notare Rukia, incrociando le braccia e guardandolo con aria di sufficienza.
-Allora direi che è ora di passare ad altro, visto che il tempo scorre velocemente- sibilò lui.
-Hai ragione! È il momento della notizia stolta della settimana!- esclamò lei, completamente dimentica dell’accorato appello che stava rivolgendo e tutta presa, come Ichigo supponeva, dalla piacevole idea di poterlo insultare a suo piacimento fino alla fine della puntata.
-Argomento: ricerca e sviluppo-.
Ichigo la fissò di sottecchi, cauto. L’ultima volta che aveva scelto quel campo aveva osato suggerirgli una cura a base di pillole blu che sembrava fatta appositamente per lui e per la sua… virilità, scatenando nel pubblico le più accese risate e in lui il preciso desiderio di farla tacere in maniera definitiva.
-Il capo di un gruppo di ricercatori nello stato della Soul Society, certo Mayuri Kurotsuchi, ha fatto un’eccezionale scoperta. Sembra fatta apposta per te. Puoi immaginare di cosa si tratta, Ichigo?- lo interrogò col più seducente dei suoi sorrisi.
-Vediamo- ribatté lui, deciso a vendere caro il proprio onore, -un metodo infallibile per mettere al loro posto le piccolette insopportabili come te?-.
-Temo- fu l’immediata risposta, -che a quello nessuno troverà mai rimedio. Non che oseresti farne uso, se anche ci fosse—aggiunse sfoggiando un radioso sorriso.
Touché.
-La risposta è un’altra- proseguì Rukia, mentre Renji e gli altri cameramen lavoravano febbrili per non perdere nemmeno un secondo del loro botta e risposta. –Ha scoperto un meraviglioso procedimento, più efficiente della tinta, tramite il quale si può cambiare definitivamente il colore dei capelli-.
Ichigo fece appello a tutta la calma in suo possesso, ben sapendo dove quella figlia del demonio sarebbe andata a parare da lì a mezzo secondo.
-Pensa, Ichigo! Potresti utilizzarlo e rendere felici moltissime persone!-
-Uh?- fu la poco arguta risposta. Si era perso un passaggio.
-Certo. Primo: i designer dello studio non dovranno più spaccarsi la testa ogni settimana per decidere quale sia quel colore da utilizzare sullo sfondo che non faccia eccessivamente a pugni con quell’arancione improbabile che ti ritrovi-.
Risate fragorose dal pubblico. Ichigo decise di utilizzare la carta del dignitoso silenzio. -Secondo: per lo stesso motivo, le mie modiste non dovranno più preoccuparsi di quali colori mettermi addosso-.
Le tue modiste dovrebbero preoccuparsi di ben altro, pensò Ichigo lanciando uno sguardo agghiacciato ai coniglietti disegnati sul di lei abito.
-Le tue, invece, a quanto pare si sono già arrese da tempo- proseguì Rukia. –E infine, da casa gli spettatori non dovranno più risistemare continuamente le impostazioni della televisione, temendo che il contrasto sia troppo acceso- concluse, suggellando per un’altra settimana il suo indiscusso trionfo, fra gli applausi scroscianti del pubblico.
-Rukiaaaaa… Kuchiki!!- urlò Ichigo invitando con un gesto della mano altri applausi, decretando così la fine imminente della trasmissione e quella immediata del discorso.
Rukia sorrise facendo un veloce cenno col capo agli spettatori, mentre Orihime Inoue, la ragazza immagine di Che tenshou che fa, si avvicinava al duo per annunciare che sarebbe seguito il programma Rapporto, Taichou!, di Rangiku Matsumoto, che in collegamento con lo studio annunciava quale sarebbe stato l’argomento della puntata: lo sfruttamento del lavoro minorile, per quella sera in eccezionale collaborazione con Toushiro Hitsugaya.
-Arrivederci alla prossima settimana!- esclamò Ichigo, dando a Rukia quella che doveva essere un’affettuosa pacca sulla spalla che avrebbe voluto invece, nelle sue intenzioni, incenerirla adeguatamente.





Più tardi, in camerino, nessuno dei numerosi spettatori che avevano assistito alla puntata di quella sera avrebbe potuto credere allo spettacolo che vi si stava svolgendo: Ichigo e Rukia in atteggiamenti del tutto… pacifici.
-Non fare quella faccia ad ogni fine puntata, Ichigo. Sai bene che è il direttore Kubo a volere che battibecchiamo, perché così salgono gli ascolti-.
Ichigo sospirò. –Sì, ma è difficile fingere di non sopportarci, quando in realtà…-
-Sì, lo so- Rukia scoppiò in una risata che non aveva nulla di presuntuoso. –Ma l’hai detto tu, no? L’odio è un’altra forma d’amore, come mi hai ricordato prima della pubblicità. Ci hai quasi fatti scoprire-.
Questa volta fu Ichigo a ridere. –Scusa, non ho saputo resistere-.
-L’importante è che il direttore e gli spettatori non lo sappiano. Almeno per un altro po’-.
Ed entrambi sorrisero complici.





Angolo autrice

Ari, te la dedico con tutto il cuore, sperando che ti sia piaciuta e che sia almeno in parte simile alle tue aspettative! <3

A tutti gli altri, grazie per la lettura! Come avrete notato, questa fanfiction è liberamente ispirata al programma “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, in cui Ichigo svolge il ruolo del conduttore e Rukia quello dell’opinionista, Luciana Littizzetto. Ho cercato di togliere qualsiasi riferimento troppo diretto al programma e ai personaggi, ma vi segnalo che:
-“in fondo l’odio è un’altra forma d’amore” è una frase detta da Fabio Fazio durante una puntata.
- “notizia stolta” è, prevedibilmente, il rukiesco (?) corrispettivo della “notizia balenga” della Littizzetto.

Mi auguro che vi sia piaciuta!
Un saluto,
El.
   
 
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