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Autore: CharlieU    30/05/2011    1 recensioni
La mia continuazione personale di Glee dopo la puntata 2x16 The Original Song. Riuscirà Rachel a riconquistare Finn? E arriverà la tanto attesa ora del Brittana? Assisteremo al ritorno di Kurt nelle Nuove Direzioni?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era finalmente arrivato il momento di dimostrare a tutti chi erano le Nuove Direzioni.
Mancavano venti minuti all’esibizione del Glee Club del McKinley e la tensione tra i ragazzi si poteva tagliare a fette.
Tutti si guardavano nervosi ed eccitati.
Mike sorrideva a Tina per incoraggiarla. Mercedes, Kurt e Artie in un angolo scaldavano la voce e Blaine li guardava divertito, mentre Quinn e Sam si tenevano per mano e si sorridevano l’uno all’altra, scambiandosi qualche bacio ogni tanto.
Puck agitava le mani come prima di una rissa, mentre Lauren faceva flessioni.
Brittany era seduta accanto a Santana. Improvvisamente le afferrò la mano e la strinse forte. Santana le diede un bacio sulla tempia e le fece l’occhiolino, tranquillizzandola all’istante.
Rachel sedeva su una sedia a occhi chiusi e sembrava fosse in contatto con qualche mondo parallelo, mentre Finn era seduto su un divano e si batteva nervosamente la mano sul ginocchio.


“Ehi ragazzi! In posizione fra dieci minuti!” esclamò il professor Schuester facendo capolino dalla porta.
I ragazzi annuirono.
Ad un tratto Finn prese un gran respiro, si alzò e si avvicinò a Rachel.
“Rachel” la chiamò chinandosi davanti a lei. La ragazza aprì gli occhi e lo guardò. “Andiamo?”
Rachel annuì e afferrò la mano che lui le offriva, alzandosi.
“Vuoi venire con me un attimo?” le chiese il ragazzo fissandola negli occhi sorridendo.
“D’accordo” rispose Rachel confusa.
Finn la accompagnò fuori dalla porta del camerino, seguiti dallo sguardo dei compagni.
I due percorsero mano nella mano il lungo corridoio fino a raggiungere delle scale dietro a una porta di sicurezza.
“Sicuro che possiamo venire di qua?” chiese Rachel incerta.
“Certo, me l’ha mostrato prima la signora Wilson” sorrise lui tranquillizzandola.
“La signora Wilson?” ribattè lei poco convinta.
“Si, quando abbiamo finito le prove, non sono tornato subito in camerino, non l’hai notato?”
“N-no” balbettò lei mentendo spudoratamente.
“Strano, di solito ti accorgi di tutto” commentò lui assorto nel percorso da seguire.
Proseguirono ancora lungo le scale fino ad arrivare ad una grande porta grigia.
Finn spinse la porta che si aprì lasciando intravvedere uno spettacolo meraviglioso.
Dava su una grande terrazza bianca e grigia, da cui si poteva vedere un bellissimo tramonto colorato di rosa e azzurro scendere su Cleveland.
Rachel era rimasta a bocca aperta dalla bellezza di quel cielo. Finn la guardò e sorrise.
“Ti piace?” le chiese il ragazzo stringendole la mano.
“E’…bellissimo” mormorò lei stupefatta.
“Già…quasi quanto te. Ho bisogno di dirti tante cose Rachel ma…non ho idea di come fare. Però tu mi hai insegnato ad esprimere i miei sentimenti attraverso il canto. Allora ho pensato che…era l’unico modo per dirti tutto quello che dovevo…che sentivo.”
Rachel continuava a fissarlo incantata. Il cuore le stava scappando dal petto per quanto batteva. Riuscì ad accennare un sorriso.
Finn intonò ‘Make it right’ dei Jonas Brothers, a cappella.

You say you'll know
When you really find the one
But it's hard to tell
With the damage that's been done
But id like to say that it's your fault
But I know better
Cuz' I'm a fool to think you'll wait around forever


Mentre cantava lasciò la mano di Rachel e si allontanò rendendo la scena ancora più malinconica. Rachel aveva ormai le lacrime agli occhi.

Maybe I Could have loved you
Maybe I could have shown
That I still do care about you
More than you could know
Don't say it's to late to try
To make it right

I didn’t know
How good you were for me
Now is clear
I see another we could be
And I know it is my fault
But I’m gonna treat you better
‘Cuz if I have a wish
You’ll be with me forever

Maybe I Could have loved you
Maybe I could have shown
That I still do care about you
More than you could know
Don't say it's to late to try
To make it right

Is this something I can say
Show me how to break it down
So before you walk away
Save the time to turn around
Listen to me now


Finn si riavvicinò, si inginocchiò davanti a Rachel e le prese le mani, fissandola negli occhi.

Maybe I Could have loved you
Maybe I could have shown
That I still do care about you
More than you could know
Don't say it's to late to try
To make it right


Sul viso di Rachel scese una lacrima che attraversò l’enorme sorriso che la illuminava.
“Finn…” mormorò la ragazza incredula.
Il quarterback si rialzò in piedi.
“Ti ricordi le Regionali dell’anno scorso? E’ stata la prima volta che ti ho detto che ti amavo. E l’ho fatto perché mi sentivo libero, tu eri come una boccata d’aria fresca ogni volta, quando stavamo insieme per me era…il paradiso. Mi svuotavi la testa da tutti i pensieri, esistevamo soltanto io e te. Ed era fantastico.”
Rachel lo fissava ancora commossa.
“Alle Regionali di quest’anno, le cose erano un po’ diverse. Ho sofferto tanto per…per quello che è successo tra di noi. Mi hai ferito nel cuore e nell’orgoglio. Però…il tempo guarisce davvero le ferite a volte. E…stare senza di te mi ha aperto una ferita ancora più profonda. Io…ho capito. Con un po’ di tempo posso accettare qualsiasi cosa, tranne una…tranne perderti” fece una pausa e si avvicinò ancora di più al volto di Rachel. “Tu sei…la cosa più bella che mi sia mai successa. Mi hai dato un motivo per lottare, per dare sempre il meglio di me stesso. E io ho lottato, come mi hai insegnato tu per riuscire a trovare il coraggio di abbassare le barriere e lasciarti tornare nel mio cuore. E alla fine è stato…più facile del previsto, perché non te ne eri mai andata. Alle ultime Regionali non te l’ho detto, è vero. Ma, se vuoi ancora sentirlo…ti amo, Rachel.”
Rachel era quasi in stato di trance. Erano di nuovo loro due, di nuovo il loro amore a vincere.
“Mi dispiace tanto Finn, per tutto quello…che ti ho fatto passare, per Puck, per…” balbettò abbassando la testa.
“Ssh” la interruppe lui appoggiandole un dito sulle labbra. Poi le alzò il mento dolcemente.
“Servono solo due parole” sussurrò il ragazzo.
Rachel sorrise. “Ti amo” mormorò.
Finn, estasiato, la strinse a sé e la baciò, dopo averlo sognato per tanto tempo. Finalmente sentiva le labbra di Rachel sulle sue, godendosi quel momento magico, contornato dallo spettacolo straordinario del tramonto di Cleveland.
Fu il bacio più dolce e importante che si fossero mai dati. I loro cuori battevano insieme, le loro labbra si muovevano come se si conoscessero da sempre. Rachel sentiva le mani di Finn sulla pelle crearle piccoli brividi.
Quando si divisero, Finn la strinse nuovamente a sé, affondando la testa sui suoi capelli assaporandone il profumo di rose.
Dopo qualche secondo si staccarono continuando a fissarsi negli occhi, felici.
“Sei pronta?” le domandò lui sorridendo.
“Ora si” sorrise lei di rimando.
Dopo averle dato un altro bacio sulla fronte, Finn la prese per mano e insieme raggiunsero i compagni delle Nuove Direzioni, pronti per entrare in scena.


“Ed ora, sono qui per voi da Lima le Nuove Direzioni!” esclamò il presentatore della serata.
Dopo un respiro profondo generale, partirono le note di ‘No more tears’.
Il professor Schuester dalle tribune si sfregò le mani nervoso e sul palco buio si accesero tre fari, uno puntato su Mercedes, uno su Quinn e uno su Rachel che entravano in scena in quel momento.
Rachel si portò il microfono alla bocca.

It's raining, it's pouring
My lovelife is boring me to tears, after all these years


Quinn sorridendo continuo.

No sunshine, no moonlight, no stardust, no sign of romance
We don't stand a chance


Mercedes si portò al centro del palco e intonò il resto della strofa.

I've always dreamed I found the perfect lover
But he turned out to be like every other man
Our love, our love


Le tre ragazze si avvicinarono l’una all’altra e cantarono il ritornello.

Raining (raining)
Pouring (pouring)
There's nothing left for us here
And we won't waist another tear


A quel punto entrò in scena tutto il resto del gruppo, esibendosi in una fantastica coreografia che rispecchiava l’andamento più movimentato della canzone.

If you've had enough, don't put up with his stuff, don't you do it
If you've had your fill, get the check pay the bill, you can do it
Tell him to just get out,
Nothing left to talk about
Pack his raincoat show him out

Just look him in the eye and simply shout:
Enough is enough
I can't go on, I can't go on no more no
Enough is enough
I want him out, I want him out that door now

Enough is enough
Enough is enough
That's enough


All’improvviso la musica finì e si spensero le luci.
Le Nuove Direzioni rientrarono dietro il sipario. Un piccolo faro si accese al centro del palco.
Kurt entrò in scena con un cappello calato sul volto e un sorrisetto stampato in faccia.
Appena la musica di ‘You never can tell’ partì, il ragazzo cominciò a muoversi a ritmo della musica, subito raggiunto da Brittany e da Mike.

It was a teenage wedding, and the old folks wished them well
You could see that Pierre did truly love the madamoiselle
And now the young monsieur and madame have rung the chapel bell,
"C'est la vie", say the old folks, it goes to show you never can tell


Il resto delle Nuove Direzioni salì sul palco muovendosi a ritmo perfetto.

They furnished off an apartment with a two room Roebuck sale
The coolerator was crammed with TV dinners and ginger ale,
But when Pierre found work, the little money comin' worked out well
"C'est la vie", say the old folks, it goes to show you never can tell

They had a hi-fi phono, boy, did they let it blast
Seven hundred little records, all rock, rhythm and jazz
But when the sun went down, the rapid tempo of the music fell
"C'est la vie", say the old folks, it goes to show you never can tell

They bought a souped-up jitney, 'twas a cherry red '53,
They drove it down to Orleans to celebrate the anniversary
It was there that Pierre was married to the lovely madamoiselle
"C'est la vie", say the old folks, it goes to show you never can tell


Kurt concluse con un inchino.


Angolo dell'autrice L'ultimo capitolo va per le lunghe! Mi dispiace ma ho 1000 cose da fare, quindi ho deciso di dividerlo anche perchè si stava allungando troppo...spero che la prima parte vi piaccia :)
  
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