La ragazza ispanica notò finalmente la scritta bianca sulla maglia della sconosciuta che ora la guardava con un sorrisetto furbo. Nobody knows I’m lesbian.
L’ex Cheerio rimase interdetta dall’affermazione che aveva appena letto, perdendo per un attimo la parola. La sconosciuta ne approfittò per abbassare il volume della radio ed esclamare, sghignazzando, alla ragazza vicino a lei: «Alex, guarda! Abbiamo fatto incazzare una girl scout!».
Anche la bionda si alzò agilmente a sedere per guardare Santana da sopra le lenti scure, puntando lo sguardo grigio-azzurro di ghiaccio nel suo ed incurvò le labbra in una risata spontanea, dicendole: «Mi dispiace per te, ma non compriamo biscotti…».
Un lampo omicida passò negli occhi scurissimi dell’ex cheerleader che abbaiò alle due ragazze della sua età: «Chi diavolo siete? Cosa ci fate qui?». Senza dare alle due il tempo di rispondere, strappò dalle mani della bruna la sigaretta e la gettò a terra, pestandola e dicendo acidamente: «È vietato fumare nel perimetro della scuola!».
«Ehi! Sai quanto costa il tabacco al giorno d’oggi?» si lamentò la ragazza, spalleggiata dalla suddetta Alex, che ringhiò contro Santana: «Ma chi ti credi di essere, razza di…».
La bionda fu zittita dalla mano che la compagna le premette sulle labbra, lanciandole un dolce sguardo un po’ malizioso e un po’ di rimprovero. Poi, con un enorme sorriso cortese, la ragazza fece a Santana: «Direi che abbiamo iniziato con il piede sbagliato, quindi ricominciamo. Io sono Ace, lei è Alex. Siamo due nuove studentesse del McKinley appena trasferite in città. Mi dispiace per la sigaretta… non ne avevo idea!». Si portò una mano al petto in un sincero gesto di scusa, porgendole l’altra mentre si presentava.
L’ispanica rimase per un attimo a fissare la sua mano per poi partire decisa verso lo stereo, spegnerlo con una botta secca e prenderlo con sé, sibilando: «Questa è proprietà del Glee Club.». Detto questo scomparve nell’edificio della scuola, sorda alle proteste di Alex che rimasero verbali solo perché fu tempestivamente trattenuta da un abbraccio che sembrava una presa di wrestling in piena regola della bruna.