#1-Occhi
Adorava il colore dei
suoi occhi: un verde intenso e brillante, capace di scioglierti e ucciderti in un
istante.
Erano rubini quelli
che aveva per occhi?
Grossi rubini che
indugiavano su di lei facendole sempre perdere la concentrazione.
#2-Mattina
Era mai possibile che
ogni mattina era sempre la solita storia?
Lei doveva svegliarlo.
Lei doveva trascinarlo
in bagno.
Lei doveva preparagli
la colazione.
E doveva pure sorbirsi
le lamentele di quel baka?!
Se non fosse stato per
quel viso addormentato e dolce che vedeva ogni mattina, e che la metteva ogni
volta di buon umore, a quest’ora quell’idiota sarebbe morto a forza di
Maka-chop!
#3-Compatibilità
Sospirò.
Vedere BlackStar e
Tsubaki andare d’amore e d’accordo talvolta l’imbestialiva.
Le facevano venire in
mente Soul e il suo caratteraccio, di cui però non poteva fare a meno.
#4-Gelato
«Yoghurt e limone»
disse Maka senza esitazione
Che Meister
monotona che mi ritrovo»
«Parla per te
idiota!»
Che baka, l’avrebbe
mai capito il perché di questa casualità?!
#5-Complimenti
«Stai … bene …»
disse in un sussurro Soul
«Cosa?»
Davvero le aveva fatto
un complimento? O era stata la sua immaginazione?
Quelle parole, dette
da lui, avevano un significato diverso, del tutto particolare.
Si guardò allo
specchio soddisfatta, incontrando lo sguardo della sua Buki.
«Certo, di tette
neanche l’ombra …»
Ecco, era troppo
presto per parlare.
#6-Fear
L’ansia la stava
uccidendo.
Le entrava dentro, le
distruggeva ogni speranza, attorcigliandole lo stomaco in una morsa indomabile.
Quella paura di
perderlo ancora, non le lasciava scampo, nemmeno quando la mano di Soul
stringeva forte la sua.
#7-Smile
“Grandiosa!
Sei la partner più fica che si possa avere”
Quel ricordo le faceva
sempre venire il buonumore, un sorriso si allargava spontaneamente sul suo viso
cancellando qualsiasi cattivo pensiero.
#8-Piacere
Sentire le sue mani
scorrere velocemente sulla sua lama era una delle sensazioni più piacevoli al
mondo.
Certo, mai quanto
quelle stesse mani si muovevano velocemente sulla sua schiena, su e giù,
facendolo quasi impazzire di piacere.
#9-Grammofono
Quei passi così
vicini.
Le mani ancorate ai
suoi fianchi.
E il suo caldo respiro
sul collo.
Le fecero dimenticare
tutto: la presenza di Chrona là fuori in procinto di ucciderla, il contesto in
cui si trova, il pericolo che tutta Death City stava correndo.
In quel momento c’erano
solo loro due , Soul e Maka.
E le loro mani
intrecciate, decise a non lasciarsi andare.
#10-Credere
«Penso che valga la
pena provare»
Quella frase lo aveva spiazzato,
quella ragazza che si trovava con lui nella Dark Room era davvero Maka?
Era davvero quella
secchiona, risoluta e violenta che si ritrovava come Maestra d’Armi?
La guardò
intensamente, fissando quegli enormi occhi verdi, specchi profondi di un’anima
immensa.
E quel vestito nero le
donava davvero, la rendeva irresistibilmente sexy.
Scacciò subito quel
pensiero, non era il momento di lasciarsi prendere dagli ormoni.
Strinse più saldamente
la presa sulla vita della Meister, accennando un sorriso, il suo sorriso.
«D’accordo»
#11-Pancia
Guardò per l’ennesima
volta il suo aspetto allo specchio.
La pancia era
gonfiata davvero parecchio, e il seno
era aumentato per la gioia della sua Buki.
«Diventi sempre più
simile ad un pallone aerostatico, lo sai?»
Soul, in risposta, si
beccò due Maka-chop di fila.
«Ehi, perché due
?» esclamò contrariato, massaggiandosi il cranio
«Uno è da parte del
signorino che ho in pancia , idiota-senza-cervello!»
Ebbravo
il piccoletto, neanche tempo di nascere ed è già cool come il suo papà!
#12-Bottiglia
«E’ davvero
necessario?» chiese con un finto tono
scocciato la bionda Maestra d’Armi
«Certo che sì»
le rispose BlackStar trattenendo a stento le risate, tra l’ilarità generale
Maka volse il capo
verso la sua Buki, che la guardava con sguardo supplicante
Non
sa nemmeno recitare quell’idiota.
Sospirò, cercando di
annullare la distanza che li separava, tra la tensione dei presenti.
Appoggiò le sue labbra
morbide su quelle di Soul, assaporandole e staccandosi da esse subito dopo.
«Tutto qui?»
esclamò la Meister, sogghignando di fronte agli sguardi allibiti di Kid e
BlackStar
Si rimise al suo posto
incontrando lo sguardo complice del suo partner, alquanto divertito della
faccenda.
Certo
che se sapessero che cosa facciamo la notte, passeremmo per veri pervertiti . .
.
Pensò aggiustandosi un
ciuffo ribelle.
#13-Lavatrice
Che palle, che
stra-palle!
Odiava fare il bucato,
e odiava ancora di più quei giorni in cui Maka scompariva con Liz e Tsubaki, o
si rifugiava in biblioteca, facendosi viva solo a tarda sera.
Gli prepara sempre una
lista di cose da fare, metodica com’era, sapendo
bene che lasciare campo libero a Soul non avrebbe portato a nulla di buono.
Si diresse così verso il
cesto dei panni sporchi, deciso a sbrigare al più presto queste faccende
snervanti.
E fu lì che lo vide: un
completino intimo striminzito viola.
Ah
il regalo di Spirit,ora ricordo; non capisco cosa possa avere in comune quell’uomo
con una come Maka!
Lo prese tra le mani,
guardandolo incuriosito.
Certo
che potrebbe anche starle bene.
Un rivolo di sangue
gli colò dal naso.
Naaah,
ma che andava a pensare?!
«Soul, hai visto
per caso il regalo che quell’idiota mi aveva fatto per gli esami?»
«Chi io? Ma cosa ne
posso sapere ?» disse in risposta l’albino con aria disinteressata, mentre
sistemava in fondo alla tasca l’oggetto in questione.
#14-Blair
Maka si stiracchio
stancamente sulla sedia, osservando l’orologio sulla scrivania.
Soddisfatta per essere
riuscita a finire di studiare giusto in tempo per una buona tazza di te, si
diresse verso la cucina.
Tirò fuori due tazze,
ricordandosi solo in quel momento che Soul era uscito con BlackStar.
Stava giusto per
riporle, quando sentì i passi felpati di un gatto, o meglio di una gatta, alle sue spalle.
«Blair, vuoi del
te?»
«Miao! Certo che
sì!»
E detto questo si
accoccolò sulla sedia, assumendo subito dopo sembianze umane.
Era strano ritrovarsi
a girare per casa una gatta ninfomane
come Blair, strano e inquietante
talvolta.
C’era una cosa che
Maka si era sempre chiesta dal primo momento in cui l’aveva incontrata, una
domanda che si poneva spesso, ma che data la poca confidenza che avevano non
era mai riuscita a chiederle.
«Blair, mi spieghi perché
stai sempre appiccicata a Soul? Ti piace davvero così tanto?» disse in un
sussurro, temendo di essersi spinta troppo in là.
«Miaw, non saprei .
. . forse perché, almeno da quanto ho potuto vedere, è davvero superdotato come
arma , in tutti i sensi. . . »
rispose la gatta, ammiccando maliziosa alla Meister che aveva assunto una tonalità di
rosso davvero preoccupante.
Ecco perché Maka parlava
raramente con Blair.
#15-Gemiti
Che Soul era un idiota
lo sapeva, e anche da tempo.
Ma che fosse imbranato
fino a questo punto era una cosa totalmente impensabile!
«La vuoi smettere?
Mi stai facendo male!»
«Se stessi più ferma,
magari centrerei il buco!»
«Mmm, un po’ più
su, sii proprio lì . . . con delicatezza baka!»
«Stai rendendo
tutto più difficile, sai?»
«Ahh, stai
spingendo troppo. . . Soul!!»
«Cretina, mi stai
facendo schizzare ovunque!»
«Ahhh, finalmente ,
siii siii, ahhhh siii»
La porta si aprì con
violenza, mostrando una Liz super-incazzata.
«La volete smettere
con questa urla ambigue? Quante storie per una pomata!»
Bè, forse in queste
cose Soul non era l’unico imbranato.
#16-Cena
«E’ prontooo!! Ma
quante volte ti devo chiamare stupida Buki!?» esclamò Maka palesemente
incazzata
Soul arrivò
lentamente, con passo strascicato e l’aria scazzata, tutto molto “cool” secondo lui, e si sedette a capotavola,
incrociando le braccia dietro la schiena.
«Mi spieghi perché ogni
sera ti devo chiamare una ventina di volte, prima che sua altezza muova le sue
chiappe?» continuò la sua Maister riempiendogli il piatto.
«Non è cool
apparecchiare la tavola, Maka, dovresti saperlo. . . »
«Taci idiota, e
ringrazio che ho entrambe le mani occupate sennò una scarica di Maka-chop non
te li toglieva nessuno!»
Soul osservò divertito
la sua artigiana attenta a tenere in bilico due grosse e bollenti pentole di
zuppa, troppo orgogliosa per chiedere aiuto a qualcuno e troppo testarda per
decidere di fare una cosa alla volta, e si ritrovò a sorridere, pensando a
quanto adorasse la piccola ruga che le spuntava in fronte ogni volta che si
incazzava con lui.
Sì, adorava farla
arrabbiare, lo eccitava da morire.
#17-Baci
I baci di Soul erano l’unica
cosa al mondo che sapevano mettere il suo cervello definitivamente K.O.
Nemmeno il più
difficile dei compiti ideato da Stein la metteva in difficoltà come la sua Buki
sapeva fare.
Lì, tra le lenzuola
bagnate del loro sudore, e i loro corpi che entravano in collisione, lambendosi
a vicenda, tra baci roventi e carezze morbose, pensare -o tentare di fare qualcosa di razionale- era l’ultima cosa che alla
Meister veniva in mente di fare.
E poi a scuola, il suo gioco proseguiva, tra occhiate
bollenti e commenti imbarazzanti: come se quei segni violacei e quelle guance
costantemente arrossate non fossero causa sua!
#18-Caldo
Faceva caldo. Troppo caldo.
E quando Soul
intendeva “troppo caldo”, significava che uscire per strada era come decidere
di morire per liquefazione, come la strega del mago di Oz.
E a proposito di “streghe”,
era strano vedere come Blair fuggiva il caldo, chiudendosi in camera con il
condizionatore al massimo, con la scusa di una pelliccia ingombrante.
L’unica che sembrava
godere di questa stagione era Maka: felice come una pasqua, trotterellava per
casa, preparando granite e gelati e rinchiudendosi al fresco della sua stanza.
Proprio non la capiva,
e non capiva soprattutto perché ogni notte si presentasse davanti alla porta
della sua camera, chiedendo “ospitalità” per il troppo caldo . . .
Curioso davvero, se
non fosse per il fatto che senza questo piccolo particolare, Soul non avrebbe
la forza per affrontare questa stagione bollente.
#19-Compromesso
«Eddai Maka! Ti
pregooo!»
«No Soul, non se ne
parla! Non posso farti copiare ogni volta!»
«Ti giuro che
questa è l’ultimaaa!»
«See come no, lo
era anche quattordici volte fa, o sbaglio?»
«Ti prometto che
farò tutto quello che vuoi in cambio!»
Ecco quella era la
famosa frase che la faceva vacillare ogni volta.
Una frase che riusciva
sempre nel suo intento: corromperla.
«Se Stein dovesse
scoprirci, sappi che farai la più brutta delle fini, stanne certo!»
Soul esultò
soddisfatto, dirigendosi allegro verso la loro aula.
Maka sospirò.
Bè in fondo non era
andata tanto male, anche lei aveva ottenuto qualcosa, no?
«Ehi! Non era così
che intendevo ricambiare il favore!» protestò la Buki
La Meister dal canto
suo, sorrise sadica, alzando i piedi giusto per permettere al suo nuovo “schiavetto”
di passare l’aspirapolvere, mentre restava comodamente sdraiata sul divano,
intenta a leggere un libro.
#20-Assenza
«Io esco con
Chrona! Ci vediamo più tardi, e vedi di non combinare casini! Ciao»
Casini!
Ma quali casini poteva combinare?!
Soul sbuffò affranto,
lasciandosi cadere sul divano.
Butto un’occhiata all’orologio
e accese svogliatamente la televisione.
Neanche mezz’ora dopo
la spense, annoiato a morte.
Senza
Maka non c’è gusto.
Un pomeriggio senza di
lei era così vuoto e lungo,così noioso e silenzioso.
Sapere poi che era
uscita con quel pesce-lesso-mezzo-addormentato non lo consolava affatto, anzi
lo innervosiva ancora di più!
Non che ce l’avesse
con Chrona, in fondo non ne aveva colpa, no, solo che pensare che la sua Meister stesse trascorrendo del
tempo con altri , che non fossero lui, lo faceva incazzare, e di brutto …
Era
forse gelosia?
#21-Incubi
Ogni notte per lei era
un inferno.
Un inferno molto
reale.
I ricordi del primo
scontro con Chrona si facevano vivi appena chiudeva gli occhi, sempre più
vividi e realistici, trafiggendola come piccoli aculei e facendole rivivere di
nuovo quella sensazione di impotenza e di debolezza di fronte allo strazio di
Soul.
Sì perché lei era
debole, debole e incapace di proteggere la sua Buki.
E queste
considerazioni, ancora più di quegli incubi, la terrorizzavano a morte.
N.D.A
Salve gente, primo timido tentativo di
scrivere flashfic! Sono tre giorni che guardo ininterrottamente Soul Eater e
dire che me ne sono innamorata è un eufemismo! Ok, leggendo quanto segue
capirete la mia ossessione per questa coppia, che trovo fantastica *_* Davvero
fantastica! E se questo non è amore! Comunque sia, sappiate che le le flashfic
sono 21 perché al momento ho visto solo 21 episodi, *si ecclissa* scusate ma la
scuola è agli sgoccioli – e pure io!-.
Ho scritto tutto in una sera in un pomeriggio
, oggi per la precisione.
Fatemi sapere,
Mely