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Autore: trecy    31/05/2011    0 recensioni
a chi non è mai capitato di tradire o comunque di rifletterci su, di avere l’impulso a farlo o un’irrefrenabile attrazione verso qualcuno con cui sai che per vari motivi non potrai mai avere? Beh questa storia è un’introspezione sulle riflessioni della protagonista prima di compiere una scelta…
Dalla storia: Nessuno mi aveva detto che ci sarebbe stato un prezzo da pagare per quell’abituale comportamento esemplare che mi rendeva così impeccabile, nessuno mi aveva avvertita che mi sarei creata una prigione con una vita che odiavo, un ragazzo che non amavo e degli amici che non sopportavo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qui con una nuova storia che, non lo nascondo, ha certi tratti autobiografici ma non lo è completamente . Del resto a chi non è mai capitato di tradire o comunque di rifletterci su, di avere l’impulso a farlo o un’irrefrenabile attrazione verso qualcuno con cui sai che per vari motivi non potrai mai avere? Beh questa storia è un’introspezione sulle riflessioni della protagonista prima di compiere una scelta…


TRADIMENTO

 
 
Mi sono sempre considerata una ragazza sicura di se stessa, ho sempre compiuto le scelte con una determinazione che a volte ostentava una ricercata perfezione che, lo ammetto, non sempre mi apparteneva. Sono sempre stata abituata a badare alle apparenze, a conservare una certa reputazione perché se vieni etichettata in un certo modo la tua vita resta marchiata per sempre e il terrore di un’esistenza in cui gli occhi delle persone non si posassero su di me con ammirazione –come ero abituata- mi rendeva ansiosa e incapace di compiere azioni avventate.
Nessuno mi aveva detto che ci sarebbe stato un prezzo da pagare per quell’abituale comportamento esemplare che mi rendeva così impeccabile, nessuno mi aveva avvertita che mi sarei creata una prigione con una vita che odiavo, un ragazzo che non amavo e degli amici che non sopportavo.
Valeva davvero la pena rinunciare alla felicità in nome delle convenzioni sociali?
Mai prima di adesso mi ero posta questa domanda, forse perché l’abitudine a non avere alternative mi aveva ormai marchiata, o probabilmente perché mi ero rassegnata a quell’assenza di emozioni che avrebbe caratterizzato la mia vita,resta comunque il fatto che sono qui distesa nel mio letto a contemplare il vuoto ormai da ore con la palese incapacità di prendere una decisione. Per la prima volta nella mia vita non so cosa fare, di certo ieri sera quando la suoneria del cellulare mi aveva avvertita dell’arrivo di un sms, ho premuto quel pulsante che diceva “apri” con tanta nonchalance perché mi aspettavo il solito messaggio di “buona notte” di Giovanni, il nome che mi apparve era l’ultimo che avrei mai potuto immaginare.
Non credevo che avrei mai più avuto sue notizie, avevo abbandonato ogni speranza di poterlo rivedere, ma la vita riserva strane sorprese. Rispondere a quell’sms fu un impulso istintivo che non ho potuto né controllare, né reprimere, seppure sapessi in che modo qualsiasi conversazione potessi avere con lui sarebbe degenerata in qualcos’altro, nonostante fossi consapevole che il solo parlare con lui sarebbe stato un comportamento estremamente scorretto nei confronti di Giovanni, il problema vero non è stato quel messaggio o tutti quelli che sono seguiti, o quella telefonata durata due ore e mezza, la questione seria era che sapevo come tutta quella situazione mi avrebbe portato a fare dei conti troppo difficili da risolvere, quelli con me stessa ed ero anche conscia che non avrei mai potuto rifiutare di incontrarlo, non di nuovo, non dopo tutto questo tempo.
Ed eccomi ancora qui che cerco di analizzare razionalmente la situazione, che tento di trovare qualcosa che mi leghi in modo indissolubile a Giovanni aiutandomi a reprimere quella vocina che vuole a tutti i costi andare in quella casa per vederlo, pur sapendo cosa succederà.
Ormai ho deciso per l’unica scelta possibile, sento il mio corpo tremare e fremere all’idea di rivederlo, non so se a causa dell’emozione che non sono abituata a provare o della paura, del desiderio o del tradimento che sto per compiere che mi fa già sentire una persona orribile.
Non so cosa succederà o come si evolverà la situazione, ciò di cui sono certa è che tradirò Giovanni proprio con lui, ma non so ancora come affronterò la situazione, forse sarebbe meglio continuare la mia vita perfetta in fondo avere qualche segreto è normale, ma come farò a conviverci? Come potrò tornare con Giovanni dopo avere trascorso una notte con lui? Come troverò la forza di lasciarlo di nuovo? Dovrò farlo, perché tutto ciò che mi è consentito avere con lui sono brevi attimi rubati, tra noi non potrebbe mai funzionare, lui non è un ragazzo affidabile, lui non è fatto per essere impegnato e io non potrei sentirmi sua e sapere di essere tradita o di doverlo dividere con qualcuna. So che a modo suo ci tiene a me e forse mi ama anche, l’ultima volta mi ha giurato che per me avrebbe messo la testa a posto, ma ovviamente non sono stata così ingenua da credergli, così l’ho lasciato convincendo più me stessa che lui di come fosse l’unica scelta sensata da prendere, ma come potrò farlo di nuovo?
So che questa sarà l’ultima volta che tornerà da me, so perfettamente che quando lo lascerò di nuovo dicendogli come il mio futuro sia Giovanni, lui non mi perdonerà più, non questa volta, non dopo cinque anni; sarà l’ultima notte di emozioni per me, di passione e di amore dopo tornerò alla mia solita routine alla mia vita dove tutto è già stato deciso.
Un po’ lo odio perché è l’unico ragazzo capace di soggiogarmi, in grado di farmi tornare, seppur per brevi attimi, sempre da lui, ha un certo potere e una influenza su di me che mi irrita particolarmente proprio per la mia incapacità di opporgli resistenza, però mi mancherà perché questa deve essere l’ultima volta, non tradirò di nuovo Giovanni, lui non lo merita.
Mi mancherà il suo modo di farmi bruciare così come la sua capacità di sconvolgermi e rendermi una sciocca adolescente con gli ormoni in subbuglio, mi mancherà terribilmente tutto di lui, pure quello che non abbiamo vissuto e che mai potremo avere, perché ormai ho deciso e questa notte gli dirò “addio”.
La questione è: Ne sarò in grado?
  
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