Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Segui la storia  |       
Autore: gm19961    31/05/2011    8 recensioni
Fan Fiction.
Dilan, l'undicenne sognatrice, sogna a chi affidare il proprio cuore. E se un 33enne venisse lì da lei, che succederebbe?
Lacrime, un cuore "spezzato".
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tu sei la mia metà perfetta.

 

Nella stanza bianca dell'orfanostrofio di Los Angeles, era estate.
I bambini stavano giocando con i pochi aquiloni che avevano, volevano alti nel cielo.
Solo lei era rimasta nella sua camera da letto a sfogliare riviste e leggere più che mai.
Adorava così tanto immergersi in quei racconti di principi, principesse, fate, ranocchi.
Sognava, la sua metà perfetta, la sua anima gemella.
Chissà quando l'avrebbe trovata.
Guardò fuori dalla finestra e chiuse gli occhi.
Si lasciò accarezzare dai raggi del sole che illuminavono il suo volto.
I capelli neri, mossi, che le toccavano el spalle.
Gli occhi, grandi e squillanti, verdi smeraldo.
Le labbra piccole e perfette.
Il naso all'insù e la pelle chiara, con le gauncie rosee.
Il vesitto bainco, con un fiocco sul collo.
Sognava che il suo principe arrivasse, che le facesse immaginare un mondo migliore.
Un mondo senza malattie, senza cattiveria, un mondo dove le persone leggono molto e che tutti siano buoni e gentili.
Quello era il sogno di Dilan, la bambina sognatrice.
Ogni sera raccontava le sue storie ai suoi amici e leggeva come se l'unica finestra sul mondo esterno, fossero delle semplice pagine di carta stampata.
Non avrebbe mai smesso di sognare, il principe, la persona perfetta, fino a quella tarda mattinanta d'agosto.
Aveva solo unidici anni, ma già sognava la persona giusta.
Sentì il rumore dei bambini giocare, fuori dalla finestra e tutto d'un tratto le sue orecchie percepirono dell'altro, dei motori.
Aprì gli occhi e si affacciò alla finestra, qualcuno era arrivato.
Si appoggiò sul davanzale e guardò con interesse la persona che le sue maestre e i bambini circondavano.
Chi era? Cosa faceva? Cosa voleva?
L'uomo misterioso, vestito in un modo piuttosto eccentrico, alzò lo sguardo e con gli occhiali da sole neri guardò fisso negli occhi la bambina, l'unica che se ne restava in camera.
Appena si sentì i suoi occhi addosso, si ritirò dentro la stanzetta bianca.
Nascose il suo libro sotto il cuscino e si precipitò sotto il letto.
Dopo pochi secondi, sentì dei passi fuori dalla stanza con  gli altri bambini felici che continuavano a stare addosso a quell'immagine che all'inizio, inquietava, non poco, la povera Dilan.
-Dilan! Dilan, dove sei!-
Chiese la signorina Russel, con un tono di voce entusiasta.
Ma la bambina non rispose, era concentrata a vedere le gambe di quella figura che improvvisamente si avvicinavano sempre di più a lei.
Le scappò un sospiro lungo e pesante, in quel momento, l'uomo si fermò.
Si inginocchio piano piano verso di lei.
Strisciò all'indietro e la persona, si sdraiò per terra, con le mani sotto il mento, sorridendo, per poi togliersi gli occhiali da sole.
La bambina senza dire nulla, lo guardò dritto negli occhi.
Non ne aveva mai visti di così perfetti.
Era buio sotto il letto, eppure quegli occhi neri come la notte sapevano risplendere come delle stelle in cielo.
Sentiva il cuore scoppiare, il rossore sulle guance e gli occhi lucidi sopraggiungere all'istante.
-Ciao! Tu sei Dilan, vero? La bambina che non mi è venuta a salutare.-
La bambina annuì con le mani sulla bocca.
-Che ne dici, ti va se ci presentiamo? Dai, aspetta che ti aiuto ad uscire di lì.-
Le porse la mano, quella splendida mano chiara e la bambina tremolante e con qualche ripensamento, alla fine, si aggrappò a lui venendo trascinata tra le sue braccia grandi.
-Bene, e ora che sei qui, piacere io mi chiamo Michael, e tu sei Dilan, vero?-
La bambina iniziò a toccargli la faccia, accarezzandolo poco a poco.
-Che c'è, Dyian?-
Chiese Michael sorridendole.
-Niente e sì, mi chiamo Dilan.-
Rispose la bambina con un piccolo broncio in viso.
-Come stai?-
-Bene, ma tu, chi..chi ..sei?-
-Sono una persona che è venuta a fare visita in questo orfanostrofio! -
-E perchè?-
-Perchè credo che i bambini siano molto intelligenti e che abbiano bisogno di giocare e di leggere tanto, non credi?-
La bambina sorrise.
-Sai, anche a me piace leggere.-
-Davvero? E cosa ti piace leggere?-
-Le favole, ma mi piacciono anche le storie che invento io.-
-E che storie inventi tu?-
-Quelle su....su i cavalieri e la persona che possiede l'altra metà del tuo cuore.-
Michael sorrise e prese in braccio la bambina mettendola sedere, a fianco a lui, sul letto.
-E dimmi, tu cosa sai di questa..metà perfetta?
Alla piccola si illuminarono gli occhi.
-E' la persona che ...che ti conquista in un solo sguardo, che ti piace fin dall'inizio. La persona che ti abbraccia e ti coccola all'infinito. Ed è quella persona che ti amerà per sempre. Quella che possiede..l'altrà metà del tuo cuore. E' questo che racconto ai bambini più piccoli.-
Michael rimase affascinato dalla grazia e dall'intelligenza che la bambina trasmetteva.
Era così limpida, pura, acqua e sapone.
-E dimmi tu, l'hai trovata?-
Chiese Michael con uno sguardo curioso.
La bambina arrossì e sorrise.
-Non..non ancora, ma la troverò.-
-E come deve essere?-
"Come te." Le parole giuste erano quelle.
-Beh, come i principi delle favole. -
-Capisco!-
-E tu, dimmi, cosa fai?-
-In che senso?-
-Cosa fai nella vita?-
Dilan incrociò le gambe sul letto e lo gaurdò fisso, arrossendo poco a poco.
Michael sorrise.
-Canto.-
-Canti? Che bello!-
-Sì, è bello quanto leggere. Il canto e la lettura sono la stessa cosa, dopotutto. Trasmettono emozioni, ti fanno immaginare situazione e scene che ti fanno innamorare.-
Dylan sorrise e gli strinse la mano.
-Sai, anche se ti conosco da poco più di dieci minuti, sento che ti voglio bene.-
Michael sorrise e mise il suo cappello in testa alla bambina.
-Davvero?-
-Sì! Sei così bell..così buono, generoso e sai descrivere in poche parole cose che gli adulti non sanno dire. Sembri un ..bambino, come me. Eppure tu invece..quanti anni hai?-
-33 anni.-
-Ecco hai solo 33 anni, ma sei un bambino, esattamente come me.-
Michael la strinse forte e le diede un bacio sulla fronte.
-Grazie, sei veramente gentile e una bambina molto carina, oserei dire. E credo proprio che anche io ti voglio bene!-
Dilan arrossì e sospirò.
-Grazie! Ma...chissà se me ne andrò mai di qui. Non ho nessuno, non ho i miei genitori e per questo piango tanto, ogni sera. Vorrei qualcuno su cui poter contare, colui che non mi tratterà mai male e che avrà la parte mancante del mio cuore. Ma sono ancora una bambina, e certe cose alla mia età, non si trovano.-
Michael ascoltò commosso le parole della bambina e le diede un fazzoletto, vedeva i suoi occhi lucidi, nascosti con un sorriso.
-Non devi piangere, Dilan. La troverai questa persona, forse, è più vicina a te di quanto immagini.-
La bambina lo guardò negli occhi e sentì il suo cuore battere a mille.
-Ma tu, invece, hai trovato la tu a metà?-
Michael sorrise e scosse la testa.
-Non ancora, ma spero di trovarla presto.-
-Lo spero per te, Michael.-
Il cantante, controvoglia, guardò l'ora sul suo orologia da polso e sospiro affrantò.
-Io ora me ne devo andare da altri bambini..mi spiace, Dilan.-
-Di già?- 
La bambina abbassò lentamente lo sguardo, per poi essere sollevato  delicatamente dalla mano destra del cantante.
-Sì, però, promettimi che farai la brava, e che continuerai a leggere e sognare!-
-Te lo prometto.-
Michael le baciò la guancia e si alzò in piedi, estrendo un cofanetto dalla tasca della giacca.
-Tieni, questo è per te, sono le mie canzoni, ascoltale un po' e se ti va di parlarmi, scrivimi una lettera ogni giorno, io le guarderò tutti i giorni, Dilan. Te lo prometto.-
"Sai che sei bellissimo sulla copertina di questo CD?". Come avrebbe voluto dirglielo.
-Sai che sei venuto bene in questa foto sul CD?-
Michael arrossì e si mise gli occhiali da sole.
-Grazie Dilan, ma nessuno potrà superara le bellezza del tuo viso, ora vado, tu scrivimi, ti prometto che un giorno ci rincontreremo.-
-Michael, aspetta! Tieni questo!
La bambina si avvicinò a lui mettendogli in mano un oggetto.
-Cos'è?-
Disse Michael sorridendo.
-Una collana, con un cuore a metà. Credo di aver trovato la persona giusta a cui affidarlo. Ti conosco da poco eppure mi sei piaciuto fin da subito. Non ho mai visto occhi così belli e mi hai abbracciata e coccolata dopo neanche cinque minuti. E io ti amerò per sempre. Sono piccola, ho undici anni, non ho i genitori, ma non amerò mai nessun altro quanto ho fatto in questo quarto d'ora con te.-
Dilan iniziò a sorridere e piangere.
Michael fece scappare una lacrima che gli bagnò la guancia e baciò Dylan sulla fronte e mise al collo la sua collana.
-Puoi chiudere un attimo gli occhi, piccola Dilan?-
La bambina annuì e li chiuse, sbirciando con l'occhio sinistro.
Michael, sorridendo, prese il libro nascosto sotto il cuscino e scrisse qualcosa a fando pagina.
Dopo pochi minuti, lo chiuse e lo rimise sotto il cuscino.
-Arrivederci, Dilan.-
-Ciao Michael, tratta bene il mio cuore, non è molto, ma è tutto ciò che ho.-
Michael si chinò e abbracciò la bambina, stringendola forte a se.
Dopo essersi asciugato le lacrime con il gomito, la salutò e uscì dalla stanza.
La bambina si affacciò subito alla finestra e lo vide salutare tutti gli altri piccoli delll'orfanotrofio.
Si precipitò in macchina e se ne andò.
In auto guardò il medaglione con il cuore spezzato a metà e sorrise.
Nel frattempo, Dilan iniziò a piangere e si sedette sul letto con il viso intriso di lacrime.
Trascinò il libro da sotto il cuscino e con uno sguardo affranto, iniziò asfogliarlo, alla ricerca della scritta.
La trovò in fondo alla pagina e dopo pochi secondi prese il coraggio di leggere.
"Custodirò il tuo cuore gelosamente,
sarà il mio tesoro,
e il tuo affetto mi ha dato una forza incredibile,
tu conserva la mia scritta e un giorno, te lo prometto, ricongiungeremo i nostri simboli d'affetto.
Cresci bene, Dilan.
Con tanto affetto e un caloroso bacio,
 Michael."
Dilan sorrise e con il libro tra le braccia si addormentò, in quella che era stata, la miglior giornata estiva di sempre.
-----------------------------

Una One-shot anche se mi piacerebbe continaurla, però non so :/ Ditemi il vostro parere ;)
Spero che vi sia piaciuta.
L’ho scritta, così, di getto, senza pensarci due volte e rileggendola mi fa capire quanto mi manca Michael.
E’ una storia inventata.
Ma se fosse vera, pagherei per essere stata Dilan.
Con tanto affetto, <3
gymmy

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: gm19961