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Autore: kija_salvatore    01/06/2011    6 recensioni
la storia non è ambientata ai nostri tempi ma più o meno nel 1600-1700...c'è elena, una ragazza di 17 anni promessa sposa, e damon, suo amico da quando è nata....non vorrei rivelare troppo quindi vi dico solo che è una storia d'amore ma un pò travagliata...ci sono anche i vampiri
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Quando mio padre mi aveva mandata a chiamare, avevo subito capito che qualcosa non andava; e avevo ragione.
 
 
I° CAPITOLO:
 
Mi trovavo nel grande salone in compagnia di mio padre e di  quel uomo, dalla bellezza particolare, sovrannaturale, Lord Klaus.
Era decisamente un bel uomo, sui 28 anni, biondo con gli occhi azzurri e i lineamenti dolci,non troppo marcati che gli davano un’aria di innocenza che stonava con la sua espressione.
Aveva, infatti, uno strano sguardo negli occhi, che mi metteva i brividi.
 
Quando avevo trovato il mio adorato padre in compagnia di Lord Klaus compresi subito perché ero lì.
Io però non volevo, ero ancora troppo giovane, avevo solo 17 anni e anche se molte  mie coetanee erano sposate e probabilmente erano già incinta, io non volevo.
Sapevo però che non potevo rifiutarmi e sapevo anche di essere stata in qualche modo fortunata: esse erano state date in moglie a uomini di 50 o anche più anni, mentre il mio futuro marito ne aveva 28.
 
Oramai era deciso, tra un mese mi sarei dovuta sposare con questo uomo che aveva ben poco di rassicurante.
Continuavo a pensare a quello  che sarebbe successo, quando la voce di Lord Klaus  mi riscosse e catturò la ma attenzione, fino al quel momento gravita altrove.
 
<< molto bene. Ora Lord Gilbert mi farebbe il piacere di lasciarmi da solo con la mia futura sposa?>>
 
No vi prego padre, non lasciatemi da sola con lui.
 
Sapevo di non poter dire niente, non si addiceva ad una donna, soprattutto non potevo oppormi.
 
<< ma certo Lord Klaus, vi lascio subito>>
 
Vidi con terrore mio padre allontanarsi e sparire dietro le massicce porte, chiudendole.
Eravamo rimasti da soli ed io non avevo il coraggio di alzare lo sguardo.
Non so perché ma quel uomo m’incuteva paura.
 
<< Contessina, se non le dispiace vorrei chiamarla semplicemente Elena, sempre se non vi disturba>>
Il suo tono era calmo e  dolce e questo mi convinse ad alzare lo sguardo ma non osavo guardarlo negli occhi, quegli occhi così chiari che mi spaventavano tanto.
 
<< ma certo Lord Klaus>> risposi timidamente.
 
<< chiamatemi Klaus  e diamoci del “tu”; dopotutto dobbiamo sposarci, no?!>>
Aveva un sorriso dolcissimo in volto che stonava completamente con i suoi occhi, sembravano un mare in tempesta, talmente cupi e agitati.
 
Si avvicinò  a me lentamente, cominciando poi a girarmi intorno, osservandomi come uno squalo osserva  la sua preda.
 
<< graziosa, davvero bella>> sembrava lo stesse dicendo più a se stesso che a me, ma io avendolo sentito arrossii.
 
<< e lo sei ancora di più quando arrossisci>> dicendo queste parole Klaus era venuto davanti a me, lasciandomi  una piccola carezza sulla guancia, al che mi imporporai ancora di più.
Non proferivo parola e, nonostante da una parte fossi impaurita dal suo tocco, dall’altra mi piaceva.
Klaus ricominciò a girarmi intorno fino a quando non sentii una presa sui miei fianchi che mi fece venire i brividi, di paura.
Il piacere per il tocco di prima era svanito non appena avevo sentito nuovamente le sue mani su di me.
Ora mi dava solo fastidio.
<< cosa fate? >> la mia voce appariva spaventata, ma avrei voluto che fosse più determinata.
<< ti ho detto  di darci del tu……e poi tu sai perfettamente cosa sto facendo >> aveva iniziato a parlare con tono brusco e glaciale, continuando poi con quel tono dolce che mi aveva ammaliata poco prima.
<< lasciatemi…non si può >>
<< diverrai mia moglie, posso fare quello che voglio >> a quel punto avevo davvero paura.
Sperai ardentemente che qualcuno interrompesse quel momento e così fu.
Sentii la porta spalancarsi all’improvviso e le mani di Klaus lasciare il mio corpo.
Quando alzai lo sguardo sul mio salvatore, rimasi incantata a guardarlo con il sorriso sulle labbra.
 
POV ???
Navigavo per la tenuta cercando di reprimere l’ansia e l’angoscia per quello che sapevo stava accadendo nella sala principale.
Camminavo avanti e indietro ma era inutile, non riuscivo a calmarmi.
Sapere che in questo stesso momento Elena, probabilmente, era sola con quel….quell’uomo....mi faceva salire una rabbia ed una gelosia talmente grande che mi apprestai a raggiungere il più in fretta possibile quella sala.
Arrivai giusto in tempo per sentire qualcosa che non mi piacque per nulla:
<< diventerai mia moglie, posso fare quello che voglio >>
 
Ma come si permette?!
 
Senza aspettare un secondo di più e riflettere sulle conseguenze, spalancai la grande porta, entrando nella stanza e fermandomi a guardarla.
Era bellissima come sempre.
 
I capelli, lasciati quasi completamente sciolti, le cadevano in dolci boccoli sulla schiena.
Quegli occhi, color cioccolato, così espressivi, ora avevano  un’espressione sollevata e…felice? Non lo sapevo ma speravo fosse dovuto alla mia presenza.
L’abito blu le donava particolarmente e metteva in evidenza il suo seno.
 
Non che io lo stia guardando!!
Si certo come no…ma se non fai altro che sbavarle dietro!?
Ti credo, è così bella e dolce e gentile e…
E non è tua! Ti considera  un suo amico
Lo so e ora ti prego sta zitto devo concentrarmi
 
Perfetto ora iniziavo anche a parlare da solo, stavo davvero impazzendo.
Mi avvicinai a loro e rivolsi un’occhiata di ghiaccio a quel uomo, Klaus, che avrà avuto sì e no 4-5 anni più di me.
<< cosa sta succedendo qui? >> gli chiesi gelidamente.
<< e voi chi sareste? >> i suoi occhi dall’azzurro erano passati al….al nero.
 
Ma com’è possibile?
 
Vedevo nel suo sguardo una furia disumana, mai vista in nessuno, ma di certo non mi feci impaurire da quello sguardo.
 
<< io sono Damon. Salvatore; in ogni caso vi ho fatto una domanda…cosa succede qui? >>
<< nulla che possa interessarvi Lord Damon >> aveva concluso il mio nome in modo ironico, facendomi innervosire ancora di più.
Mi girai a guardare Elena che osservava la scena con cipiglio curioso e preoccupato allo stesso tempo.
 
<< Elena vuoi..ehm volete dirmi voi cosa succede? >> mi ero quasi dimenticato che davanti agli altro dovevo darle  del voi.
Non mi piacevano tutte queste formalità, specie quando conosci una persona da quando è nata.
 
<< nulla Damon…io e Lord Klaus stavamo solo scambiando qualche parola >> disse questo ma si mi rivolse uno sguardo come per dire “tranquillo ti racconto dopo”
 
<< bene…scusatemi ma è richiesta la vostra presenza  signorina Gilbert >> e la guardai in modo eloquente.
<< oh ma certo…che sbadata, come ho fatto a dimenticarmene?! >>
<< cosa succede mia cara? >>  chiede Klaus soffermandosi sulle ultime parole.
<< avevo dimenticato che oggi avrei dovuto far visita alla Signorina Bennet, scusatemi Lord Klaus ma devo proprio andare >>
 
Dopo un leggero inchino Elena si avviò alla porta.
 
<< a presto, Elena >> lo sentii dire con un tono che non mi piacque per niente.
<< Lord Damon >>
<< Lord Klaus >> detto questo uscii seguendo Elena che si era recata alle stalle.

 
ANGOLO DELL'AUTRICE:
bene finalmente mi sono decisa a postare questa nuova storia...è da mesi ceh ce l'avevo pronta in un cassetto e non ho mai avuto il coraggio di postarla...comunque volevo chiedervi innanzitutto cosa ve ne pare quindi RECENSITEEEEEEEE e poi volevo dirvi , cosa molto importante, che avevo progettato questa storia a rating rosso quindi se c'è qualcuno minorenne che vorrebbe leggerla me lo dica così farò capitoli anche in rating arancione...baci a prestoooo
  
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