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Autore: ivi87    01/06/2011    14 recensioni
“Mi da speranza..” sussurra appena.
Questa risposta mi spiazza.
Non è la solita fan.
Non si è messa in ghingheri per la mia firma, non tenta di rifilarmi il suo numero di telefono e di sicuro non vuole autografi sul seno.
Lei è LA fan.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA DEDICA SPECIALE

 

Non so più da quanto tempo sto firmando autografi, probabilmente già da una buona mezzora.

Le solite frasi mi lasciano indifferente.

Sono la tua fan numero uno.

Sei il mio scrittore preferito.

Ti prego fammi un’autografo.

Ovviamente fingo di essere lusingato e colpito ogni volta che me lo sento dire.

La parte dell’autografare seni però non è male.

Mi hanno dato un tavolo dove fanno bella mostra di se varie copie di Storm’s Last Stand. Il mio ultimo romanzo.

Credo di essere agli sgoccioli. Anzi Storm è agli sgoccioli. Ormai non mi da più nessuna soddisfazione scrivere su di lui.

Forse giusto un altro paio di avventure che avevo in cantiere per il mio amico Derrick.

Alzo gli occhi. Una bella ragazza mi porge la sua copia del libro.

L’ennesima dedica con firma.

“Derrick Storm è l’uomo dei miei sogni!” mi dice mentre scrivo.

Sorrido e noto che però il suo sguardo ammiccante è tutto rivolto a me, non certo a Storm.

“Beh, spero proprio che tu lo incontra veramente allora” le rispondo ironico sfoderando il mio sorriso e tendendole la mano.

Me la stringe e se ne va, lasciando scorrere la fila.

Avanti la prossima.

“Io sono Lizzy, oooohhhhh Signor Castle lei è il mio scrittore preferito!” mi dice questa biondina.

Eccola puntuale. La solita frase.

Uff…perchè sono così insofferente di questi tempi?

“Ti ringrazio Lizzy e tu…” penso ad una frase ad effetto “…tu hai davvero buon gusto”

Pleah…patetico…però ehy, sono pur sempre Richard Castle no?

Do un’occhiata veloce alla fila dietro di lei. Chilometrica.

“Anzi, un ottimo gusto direi” rispondo gongolando.

Anche lei mi porge la sua copia del libro, tutta sorridente.

‘Cara Lizzy,

spero che tu non perda mai il tuo ottimo gusto in fatto di letteratura.

Baci

Richard Castle’

Scrivo velocemente, la saluto e la congedo.

 

Dopo un’ora così, sono esausto. Ripeto a random le stesse frasi cercando di essere però sempre sorridente e spontaneo. 

In fondo questa gente aspetta da ore, il minimo è che non faccia capire loro che vorrei essere alle Hawaii con due modelle francesi in questo momento.

Se sono qui è perché la gente compra i miei libri. Gli devo tutto.

Perciò, coraggio Rick. Sii gentile e sfodera tutto il tuo charm!

“Tocca a te splendore” dico dopo aver ritrovato lo spirito giusto e sorridendo come non mai.

La ragazza di fronte a me resta spiazzata. Non se l’aspettava.

Ok, troppo entusiasmo. Dev’essere una timida.

Mi modero, mi alzo in piedi e le tendo una mano.

Lei arrossisce, sposta un ciuffo di capelli dietro l’orecchio e poi afferra la mia mano.

“Mi chiamo Kate” dice, improvvisamente più sicura di sé.

“Ciao Kate” dico alzando un sopracciglio.

Niente male questa qui. Capelli corti sbarazzini e sorriso disarmante.

Davvero niente male!

Mi guarda fissa, quasi mi stesse studiando.

Per un attimo mi sento in soggezione. I suoi occhi verdi sono ipnotici ma anche molto tristi.

Ritraggo la mano e abbasso lo sguardo sul libro che tiene sotto braccio.

Se ne accorge e me lo porge.

“Non fa niente vero? Non deve essere per forza Storm’s Last Stand, giusto?” mi chiede preoccupata.

Guardo la copertina di A Rose For Everafter e poi guardo di nuovo lei.

Accenno un sorriso amaro.

“Va benissimo Kate”

Sono molto legato a questo libro.

Il ricordo di Kyra mi assale.   

Mi devo essere incantato per qualche secondo.

Quando mi riprendo la vedo torturarsi la maglietta con le dita.

Solo ora ci faccio caso. E’ una maglietta fucsia ed enorme per lei, con una stampa dei Black Sabbath. Sicuramente presa ad un concerto.

“E’ il mio preferito” mi spiega distogliendomi dai miei pensieri.

Però…romantica e rockettara allo stesso tempo la ragazza!

“Ah, si? Come mai?” domando mentre mi risiedo e impugno la penna.

Mentre aspetto che parli, comincio a scrivere.

Cara Kate,

Poi sollevo lo sguardo, non sentendo alcuna risposta

È nuovamente arrossita e imbarazzata. E la tristezza regna sovrana nel suo sguardo.

“Mi da speranza..” sussurra appena.

Questa risposta mi spiazza.

Non è la solita fan.

Non si è messa in ghingheri per la mia firma, non tenta di rifilarmi il suo numero di telefono e di sicuro non vuole autografi sul seno.

Lei è LA fan.

Quel tipo di persona per cui ho cominciato a scrivere.

Intuisco che probabilmente si rifugia nella lettura per evadere dai suoi problemi e ho come l’impressione che abbia perso qualcuno di caro.

Il mio libro le da speranza, il che è la soddisfazione di ogni scrittore.

Mi sento soddisfatto, sì.

Ora so che ne vale la pena.

Che sia Storm o un nuovo personaggio, finchè ci saranno lettori come Kate io non smetterò mai di scrivere.

“E’ la risposta più bella che abbia mai ricevuto” le dico sinceramente.

Senza fare il piacione o lo scemo, per una volta.

Mi riconcentro sulla dedica.

Si merita una signora dedica, coi fiocchi e contro fiocchi.

 

Cara Kate,

grazie per avermi ricordato che la speranza è la virtù più preziosa che abbiamo.

Non abbandonarla mai!

Con affetto,

Rick

 

Richiudo il libro e glielo restituisco con gratitudine.

Non sai che regalo mi hai fatto Kate.

Sono ispirato.

Muoio dalla voglia di tornare a casa a scrivere.

La brunetta dietro di lei tossicchia reclamando la mia attenzione.

Kate afferra il libro, mi ringrazia e si sposta di lato.

Mentre parlo con la nuova ragazza, la vedo accanto alla porta della libreria intenta a  legge la mia dedica.

Mi guarda un’ultima volta e sembra quasi avere gli occhi lucidi.

Poi esce dalla libreria e sparisce dalla mia vista.

Tanti pensieri mi affollano la mente ma Tracy, la brunetta, mi vuole tutto per se.

Lo stesso vale anche per tutte le altre in fila.

Si ricomincia: sorrisi, ammiccamenti, battutine, dediche vuote.

Per altre due ore.

Quando finalmente ho finito, squilla il mio cellulare.

È Gina.

“Oh dio no..”

 

“Oh dio no..” dico svegliandomi di colpo.

“Che c’è papà?” mi chiede mia figlia, seduta sul divano accanto a me.

“Mi sono addormentato?” domando spaesato.

Possibile che abbia sognato tutto?

“Solo da una decina di minuti” risponde, poi nota la confusione sul mio volto “tutto bene?”

No, affatto! Non può essere stato solo un sogno…

“Ho fatto un sogno…ma, ti giuro che era così vivido, così preciso e dettagliato che…” mi passo le mani in volto frustrato “..lo devo ammettere, sono deluso..speravo fosse vero…”

“Magari lo è!” mi risponde prontamente.

Sono scettico al riguardo.

“mmm non credo, ho sognato un fatto accaduto almeno due anni fa e di cui non ho alcuna memoria” dico amareggiato “il mio subconscio ha fatto tutto da solo..”

“Non è detto, i ricordi rimossi spesso riaffiorano tramite i sogni” dice prima di alzarsi per andare in cucina a controllare la cena.

O meglio: la nonna che prepara la cena.

Non ho molte certezze nella vita, ma sono assolutamente sicuro che mia figlia è un genio. È un dato di fatto.

Perciò perché non potrebbe avere ragione?

È così impossibile che Kate sia venuta a chiedere il mio autografo?

Lei direbbe di sì, assolutamente impossibile.

Ma che le piaccia o no, io lo so che è una mia fan, perciò…

Mi lancio sul telefono e la chiamo.

È inutile, ormai devo sapere.

Tengo premuto il tasto con il numero uno del mio cellulare. Chiamata rapida ovviamente.

Attesa interminabile.

Già quattro squilli!!!!

“Beckett”

“Finalmente, ma dov’eri? Ho una domanda di vitale importanza da porti!!” urlo eccitato

“Castle siamo a tavola, stiamo cenando!” dice infastidita.

Eh no mia cara, nemmeno il fatto che motorcycle boy sia lì con te mi demoralizza questa volta!

Perciò ignoro la tua frecciatina e ti faccio la fatidica domanda.

“Hai per caso una maglia fucsia dei Black Sabbath??” chiudo gli occhi e attendo speranzoso.

Eccola di nuovo. Speranza assistimi!!!

Ma tu non dici niente.

C’è il silenzio al di là del telefono.

Poi un forte rumore metallico. Come se ti fosse caduta la forchetta nel piatto.

“C-come? C-cosa?...” e altri balbettamenti vari incrinano la tua voce.

Sorrido al settimo cielo.

Sono basito, incredulo e felice come una Pasqua.

Immagino la tua faccia domani al distretto.

Sarà imbarazzantissimo…per te!!

Gongolo da morire.

Kate Beckett non hai più scampo! 

 

 

 

NOTE DELL’AUTRICE:

Oggi è andata così…avevo questa oneshot in testa e non c’è stato verso di liberarsene!!

Grazie mille come sempre a KateRina24 che mi sopporta e mi aiuta con i titoli!!

Spero che sia di vostro gradimento.

Buona lettura a tutte!!!

 

Ps. Graditissimi tutti i commenti che vorrete lasciare!! XD

   
 
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