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Autore: RobyLupin    02/06/2011    6 recensioni
[Klaine]
Blaine intanto aveva afferrato il pezzo di carta e l'aveva osservato per qualche secondo, quindi aveva sorriso. Kurt si girò completamente sul fianco, sollevandosi su un gomito e lanciandogli un'occhiata confusa, e l'altro glielo passò silenziosamente. Gli bastò un'occhiata per riconoscere di cosa si trattasse: era una foto scattata il giorno del loro matrimonio quasi undici anni prima, ormai talmente consumata per tutte le volte che Kurt l'aveva spiegata e ripiegata nei momenti in cui si sentiva triste, o abbattuto per qualcosa [...] oppure quando era così indescrivibilmente consapevole di ciò che avevano da aver bisogno in qualche modo di condividerlo con Blaine anche se non era presente.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, seriamente, qualcuno mi fermi, perché io non ci riesco. Continuo a scrivere Klaine quando dovrei concentrarmi su un contest, e ciò non è bene. Nah, non é vero, non me ne frega nulla, voglio continuare così, voglio Klaine ovunque nella mia vita.




Questa storia è per Jennie, perché è colpa sua e di questa immagine fatta da lei se è nata. Mi ha tentata con un desktop a tema Darren Criss e io sono facilmente corruttibile quando si tratta di quell'uomo, che posso dirvi.

 

 

 

 

Photographs


Nonostante l'emicrania e la nausea che al momento non gli davano tregua, l'ormai trentottenne Kurt Hummel-Anderson poteva dire tranquillamente di godere di una bella vita: una casa appena fuori New York, dove lavorava come attore di Broadway, un marito che lo amava (e che gli stava facendo un delizioso massaggio alla schiena proprio in quel momento), due figli ben educati e relativamente tranquilli...

"PAPÀÀÀÀÀ!"

... Relativamente, appunto.

A Kurt sfuggì un mugugno di protesta quando sentì le mani di Blaine lasciare la sua schiena, e girò la testa di lato in tempo per vedere Andrew, otto anni di fitti ed indomabili ricci neri, irrompere nella loro stanza con un pezzo di carta consumato in mano ed Elizabeth, la sorellina, alle calcagna.

"PAPÀ! PAPÀ! LIZ HA FRUGATO NELLA TUA BORSA E L'HA ROTTA!"

"NON È VERO!" protestò quella, guardando il fratello con rabbia. "È STATO LUI A ROMPERLA! ME L'HA STRAPPATA DI MANO, E-"

"Bambini," Intervenne Blaine, calmo; subito, entrambi si zittirono e lui si chiese - non per la prima volta negli ultimi anni - come diavolo facesse. "Papino non sta molto bene stasera, quindi niente urla." Disse, indicando Kurt con un cenno della testa. "Ora, uno alla volta, spiegateci: cosa si è rotta e come?"

"Liz stava frugando nella borsa di Papino e ha trovato questa e l'ha rotta!" s'affrettò subito Andy, sventolando davanti alla faccia di Blaine quella che pareva una vecchia fotografia.

"Sei un bugiardo! Tu me l'hai strappata di mano! Tu l'hai rotta!"

"Non è-"

"Bambini, calmi, Papino non sta bene," ripeté, e di nuovo i due si zittirono, un'espressione vagamente colpevole in viso. Kurt sospettava fosse più per evitare guai maggiori per qualunque cosa avessero combinato che per l'aver aggravato il suo mal di testa, ma non si soffermò troppo su questo dettaglio e apprezzò lo sforzo.

Blaine intanto aveva afferrato il pezzo di carta e l'aveva osservato per qualche secondo, quindi aveva sorriso. Kurt si girò completamente sul fianco, sollevandosi su un gomito e lanciandogli un'occhiata confusa, e l'altro glielo passò silenziosamente.

Gli bastò un'occhiata per riconoscere di cosa si trattasse: era una foto scattata il giorno del loro matrimonio quasi undici anni prima, ormai talmente consumata per tutte le volte che Kurt l'aveva spiegata e ripiegata nei momenti in cui si sentiva triste, o abbattuto per qualcosa (un vestito rovinato, un'audizione non passata, quella volta in cui Andy era stato ricoverato per una peritonite e aveva dovuto trascorrere un'ora in sala d'aspetto da solo prima che Blaine arrivasse trafelato, lo abbracciasse e riuscisse a tranquillizzarlo) oppure quando era così indescrivibilmente consapevole di ciò che avevano da aver bisogno in qualche modo di condividerlo con Blaine anche se non era presente. Negli ultimi anni, poi, si erano aggiunte immagini dei loro figli nei vari stadi della crescita, la prova vivente di quanto fosse perfetta la sua vita al momento.

Sorrise anche lui, quindi sbatté le palpebre un paio di volte quando notò un grosso angolo mancante in basso a sinistra.

"Mi spiace, Papino," mormorò Liz, facendosi avanti e consegnandogli il pezzo strappato; prese quindi a tormentarsi le manine, agitata. "Stavo solo guardando nel tuo portafogli e l'ho trovata, e non l'avevo mai vista prima, ed ero curiosa ma poi Andy è arrivato e me l'ha strappata di mano e-"

"Liz," disse, prendendole il viso tra le mani e sorridendole rassicurante. La bimba lo guardò incerta, sull'orlo delle lacrime, e a Kurt si strinse il cuore. "Non importa," scandì bene, accarezzandole una guancia col pollice. "È solo una fotografia, non è così importante."

"Ma è una foto di Papà! Ed era nascosta come se fosse un tesoro! E ora è rotta!" insistette lei, e due grossi lacrimoni le caddero sulle guance.

Uh, oh!, pensò Kurt. No. Piangeva. Panico!

"Su, Liz, non piangere," intervenne Blaine, prendo la bambina in braccio e baciandole la tempia. Istintivamente, Elizabeth si lasciò andare completamente contro il padre, affondando il viso nell'incavo del suo collo. "La foto non è davvero rotta. Vedi? Io ci sono ancora tutto. Certo, manca una spalla e un braccio, ma non erano pezzi molto importanti, giusto Kurt?"

"Assolutamente," rispose subito.

"Visto? Non è arrabbiato." La spostò in modo da poter unire le loro fronti e le sfregò il naso col suo, facendola ridacchiare. "Così va meglio, uh?" disse, baciandola di nuovo, stavolta sulla fronte, e la bimba annuì. Kurt si chiese nuovamente come diamine facesse: lui ancora non riusciva a gestire le lacrime di bambina. Dategli una donna adolescente/adulta e non avrebbe avuto problemi a consolarla. Con sua figlia di sei anni, invece, era allo sbaraglio. E Blaine invece non ci aveva mai dovuto nemmeno provare!

Evidentemente l'Universo lo odiava, Kurt ne era sempre più convinto.

"Quindi non sei arrabbiato?"

Kurt guardò Andy, che li fissava incerto sul da farsi: probabilmente aveva osservato tutta la scena per verificare quanto sua sorella (e probabilmente anche lui) sarebbe stata nei guai alla fine.

"No," rispose, mettendosi a sedere e allungando le braccia. Subito il bambino lo raggiunse e si fece prendere in braccio, ridacchiando quando Kurt gli scompigliò i capelli e gli baciò la testa.

"Ma perché la foto era piegata in una taschina del portafogli?" chiese, ormai sicuro di averla scampata per quella volta. "Ti vergogni di Papà?"

Entrambi i genitori non riuscirono a trattenere una risata.

"No, Andy, no," rispose, una volta calmatosi. "È solo più comodo tenerla lì, dato che è piuttosto grande."

"Quindi non ti vergogni..."

Kurt scosse la testa, e Liz si sporse subito verso di lui, gli occhi illuminati dall'eccitazione.

"Quindi è il tuo tesoro? Per questo la tieni al sicuro?"

Lui ridacchiò, tendendo un braccio e scompigliandole i capelli castani.

"Sì, Liz, diciamo così."

La bimba iniziò a saltellare in grembo all'altro padre, battendo le manine e rischiando di colpire Blaine in faccia per il troppo entusiasmo. Andrew, da parte sua, storse il naso in una smorfia disgustata.

"Un tesoro? La foto di Papà? Ewww, melenso!"

"Non è vero! È romantico!" obiettò la sorellina, guardandolo storto. "Come un film Disney!"

"No, è solo melenso! Bleah!" ribadì lui con decisione.

Blaine gli lanciò un'occhiata d'intesa che Kurt ci mise un solo attimo per capire. Alzò le spalle, dandogli il suo implicito consenso, e l'altro si voltò verso Andrew, ghignando.

"Questo sarebbe melenso, secondo te?"

"Assolutamente sì. Bleah!"

Il ghigno si allargò e Blaine si alzò, sollevando Elizabeth e sistemandola sul letto insieme agli altri due mentre recuperava il portafogli dalla giacca poco distante. Ne tirò fuori un pezzo di carta accuratamente piegato, e quindi si risedette, allungando le gambe sul materasso sotto gli occhi curiosi dei figli. Senza dir nulla lo spiegò, rivelando un'altra fotografia del giorno del loro matrimonio, stavolta di Kurt. Prese quella del marito e le unì in modo che i Kurt e Blaine delle immagini si guardassero l'un l'altro.

"Ecco, ora è melenso, Andy."

Lizzie sgranò gli occhi, capendo, e balzò in piedi, strillando deliziata.

"Sono due metà? È così Papà? Avete diviso la foto e ognuno di voi a tenuto la parte con l'altro? Eh? Eh?"

Blaine e Kurt risero, annuendo contemporaneamente, e la bambina prese a saltellare sul letto mentre il fratello mimava l'atto di vomitare.

Mentre Blaine tentava di calmare Liz - cosa virtualmente impossibile, considerando la sua propensione verso qualunque cosa fosse a scelta rosa, morbido, romantico o tutti e tre insieme - Kurt si lasciò ricadere sul cuscino dietro di lui e, nonostante la bambina sovraeccitata che saltava ovunque, scompigliando le lenzuola, facendo più rumore di un carro armato e mancando di un pelo le gambe sue e di Andrew, improvvisamente si sentì molto, molto meglio rispetto a meno di venti minuti prima.

"Lizzie, Papino non sta bene! Non bisogna fare rumore! Vieni qui, su!"

Blaine tentò di acchiapparla al volo, ma lei gli sgusciò via da sotto al naso, continuando la sua opera di distruzione e facendolo cadere di peso sul letto. Il padre non mollò e la inseguì carponi, aumentando ancora di più il caos, mentre Andrew se la rideva dalla testa del letto e faceva il tifo per la sorella.

Sì, decisamente aveva davvero una bella, magnifica vita, pensò Kurt, adocchiando silenziosamente le due metà della stessa foto scivolate silenziosamente sul pavimento.

 

  
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