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Autore: trecy    02/06/2011    1 recensioni
Non credo ci sia bisogno di una spiegazione per questa storia. Autobiografica, scritta in un momento di depressione nera, mi è servita come valvola di sfogo. A chi non è mai capitato di attraversare una rottura? di stare male in un modo straziante? Di aspettare che il tempo passi, nonostante in quegli istanti sembra essersi fermato? Se volete fatemi sapere che ne pensate
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PERDONAMI

 
Dovrei studiare, ma non posso. Tra due settimane dovrei dare degli esami e tutto quello che riesco a pensare sono i cinque anni trascorsi insieme. Dicono che il tempo guarirà tutte le ferite, ma in questo momento mi sembra di essere risucchiata in un vortice nero dove non esiste alcuna dimensione, compresa quella temporale. Tutto ciò potrà sembrare paradossale e abbastanza folle considerato che sono stata io a lasciarti anche se adesso non ricordo neanche più il motivo, forse dovrei prendere quel telefono, comporre il tuo numero e scusarmi, perché tu sei lì pronto a perdonarmi per l’ennesima volta, pronto a tornare da me nonostante le orribili parole che sono uscite dalla mia bocca. Questa volta non posso. Non posso trattarti ancora come un giocattolo, non posso distruggere i tuoi sentimenti e poi cercare di guarirli lasciando buchi qua e là, lasciandoti come sempre un dolore che non sarò più in grado di estinguere. Lacrime silenziose fuoriescono ribelli dai miei occhi, pensavo che non sarebbe successo, sono ancora sicura di non amarti più, non so se ti ho mai amato in realtà, ma i sentimenti che in questi cinque anni mi hanno legata a te travalicano l’amore e l’affetto che nutrirò per sempre verso di te è incommensurabile. Ti devo molto tutto forse, sei stato l’unico mio punto fermo in questi anni, l’unico capace di aiutarmi, di starmi vicina, di sopportarmi, ma per quanto ti sia grata non potevo continuare a stare con te. Entrambi meritiamo l’amore, quello vero e non il semplice affetto.
Forse sono la solita bambina egoista, che calpesta i tuoi sentimenti non curandosene, sono stata ingiusta e incoerente, sono stata una persona orribile, ma forse in fondo non sono così forte come pensi e soffro molto più di te per questa situazione che con le mie stesse mani ho creato.
Il vero problema forse è che abbiamo deciso di stare insieme troppo presto, solo nelle favole le persone si mettono insieme a quindici anni e trascorrono il resto della vita felici e contenti. Sono stata tutta la mia adolescenza insieme a te, accettando tutto ciò che ne conseguiva. Non so cosa significa andare ad una serata con amiche, non sono mai uscita senza che tu ci fossi anche, tranne qualche eccezione, adesso mi manchi o forse è troppo presto per poterlo affermare con convinzione, forse ero talmente abituata a stare con te che mi sento persa, probabilmente non sono capace di stare da sola, ma è quello che devo riuscire a fare.
Insieme abbiamo attraversato momenti indimenticabili, meravigliosi, tristi, malinconici, ricorrenze, anniversari, compleanni, momenti a volte devastanti… Ma mi sono resa conto che da sola non sono in grado di andare avanti, non riesco a contare su me stessa e forse stavo con te per questo e per un migliaio di altre ragioni che non avevano nulla a che fare con l’unica motivazione che mi avrebbe dovuta legare a te. Ti chiedo scusa per la mia debolezza, per la mia presunzione, per il mio egoismo, per il mio orribile carattere prepotente e aggressivo, perdonami ti prego per il dolore che ancora una volta sto infliggendo ad entrambi e grazie di tutto. Ma ti prego renditi conto anche tu che la mia decisione era l’unica scelta possibile.
Non ti dimenticherò mai.
  
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