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Autore: silvia889    02/06/2011    1 recensioni
Luke e Nathan, aiutati da Juliet una ragazza tutta pazza e da Vicki una bambina dolcissima, riusciranno a dare un nome ai loro sentimenti? Una storia allegra che parlerà di amore, di amicizia e di come la sfortuna può trasformarsi in fortuna. E' la mia prima storia siate gentili, tutti i consigli sono ben accetti, un bacio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                   Eyes blue Night

 

 

Tutto ebbe inizio in una tiepida mattina di aprile, la primavera ormai era arrivata e aveva portato con sé il profumo degli alberi in fiore, delle passeggiate all’aria aperta,  delle risate dei bambini liberi di correre e giocare.

Luke spalancò la finestra di camera sua assaporando la sensazione del sole tiepido sulla pelle, lui adorava quella stagione, lo faceva sentire vivo, allegro e spensierato.

Proprio in quel momento una folata di vento birichina si divertì a scompigliargli i capelli mori, del resto sempre spettinati.

Un sorriso dolcissimo gli apparve sul volto nello scorgere la sua migliore amica Juliet, che con i suoi capelli rossi, gli occhi verdi, la corporatura minuta e una miriade di lentiggini, sembrava proprio un personaggio delle fiabe.

Stava correndo verso casa sua a tutta velocità, come tutte le mattine, infatti, era in ritardo e cominciò a gridare guardando nella sua direzione:

Luke muoviti, sei sempre il solito, faremo tardi a scuola se non ti sbrighi,

Ah adesso sarebbe colpa mia??? Non sono io quello che è arrivato in ritardo  correndo  a rotta di collo, rischiando di travolgere qualche passante innocente e gridando come un ossessa.

Ok, ok hai ragione, adesso però potresti degnarti di scendere??? Siamo già in ritardo non abbiamo tempo di discutere e comunque non li avrei mai investiti, sono agile come un gatto, io, guarda attentamente e stupisciti.

Detto ciò Juliet cominciò a fare dei salti mortali, degni di un’acrobata del circo, rischiando veramente di colpire una signora che stava passando sul marciapiede.

Signorina, Signorina per favore faccia attenzione, non può mettersi a saltellare in mezzo alla strada.

La ragazza disperata cominciò a scusarsi, pregando di perdonarla e dicendo che voleva solo mostrare la sua abilità al suo amico che non le credeva.

Luke a questo punto non poté proprio farne a meno e scoppiò in una risata fragorosa, era per questo che l’adorava, era sempre capace di farlo sorridere anche nella situazioni più disperate, insieme ne avevano passate di tutti i colori e pur essendosi conosciuti soltanto tre anni prima, all’inizio del liceo, non poteva pensare ad una vita senza di lei, la sua allegria, ma anche la sua dolcezza nel capirlo e sostenerlo sempre.

Mamma io vado, ci vediamo dopo.

Ok, tesoro, buona giornata e mi raccomando non cacciarti nei guai come al tuo solito.

Tutte le mattine sua mamma lo salutava con questa frase e Luke pensava che fosse veramente ingiusto, non era colpa sua se gli capitavano sempre degli incidenti sfortunati come il rischiare perennemente d’inciampare e cadere per terra, era la sfortuna a perseguitarlo o piuttosto la sua sbadataggine. Pur avendo un fisico atletico, infatti, risultava essere una frana negli sport, gli mancava del tutto la coordinazione e il suo professore ormai l’aveva soprannominato “ Luke lo sbadato” con gran divertimento dei suoi compagni.

Appena raggiunse Juliet questa cominciò ad attaccarlo:

Dovevi difendermi invece di scoppiare a ridere, maleducato, non lo sai che si aiutano sempre le donzelle in difficoltà, non si ride di loro e le si lascia da sole ad affrontare vecchiacce malefiche.

Luke però invece di arrabbiarsi, cominciò a ridere più di prima, aveva le lacrime agli occhi e non riusciva proprio a fermarsi.

Ma dai Jules, era una tenera vecchietta e aveva tutte le ragioni del mondo di sgridarti, ti sei messa a fare capriole in mezzo alla strada, insomma anche tu dovresti imparare a contenerti!!!!.

Uffa tanto vuoi avere sempre ragione tu, adesso però dobbiamo correre altro che continuare a chiacchierare se no col cavolo che arriviamo a scuola in tempo. Mi raccomando stai attento, non vorrei doverti portare a spalle perché ti sloghi una caviglia, inciampi, o semplicemente ti manca il fiato. Per una volta non combinare disastri. Tre due uno partiaaaaaaaamo.

Travolto dall’entusiasmo dell’amica Luke non poté fare a meno di seguirla in quella folle corsa anche se dentro di sé sapeva benissimo di stare correndo un grosso rischio per la sua incolumità e quella degli altri.

Perso nei suoi pensieri non si accorse di un bambino in mezzo alla strada e per evitarlo scartò velocemente di lato, ma data la sua goffaggine andò a sbattere contro qualcuno.

Mi scusi, mi scusi non l’ho fatto apposta, non l’avevo proprio vista e ho dovuto evitare quel bambino.

Ragazzino, non m’importa delle tue scuse levati dai piedi e fammi passare, sono in ritardo e mi stai ostruendo il passaggio.

Luke sollevò lo sguardo e i suoi occhi verdi , incontrarono quelli dell’altro, blu , glaciali e sprezzanti. Era un bel ragazzo, doveva ammetterlo alto, capelli biondi, fisico muscoloso ma non troppo, aria da duro, si comportava come se tutto gli fosse dovuto.

Ok, ok ora mi sposto, non c’è bisogno di essere così sgarbati.

Pidocchio, non ho tempo da perdere con quelli come te vedi di sparire.

A quel punto Luke era veramente furioso, ok l’essere educati ma quel tipo stava veramente esagerando , decise quindi di affrontarlo apertamente, ma a quel punto Juliet lo chiamò e lo invitò, o meglio gli ordinò, di muoversi che avrebbero fatto tardi.

 A malincuore quindi decise di lasciar perdere e di incamminarsi verso la sua migliore amica, quegli occhi però gli rimasero impressi, non ne aveva mai visti un paio così belli ma allo stesso tempo glaciali, freddi e rabbiosi, erano blu, blu  come la notte scura e misteriosa.

Quel ragazzo nascondeva qualcosa e Luke sapeva già che non sarebbe riuscito a non pensarci.

 Sua mamma aveva ragione, si stava cacciando in un guaio, il più grosso che avrebbe mai affrontato nella sua giovane vita.

 

 

 

 

  
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