Part
two:
Bad
destiny,good destiny
Li incontri dove la gente viaggia e va a telefonare
Col
dopobarba che sa di pioggia e la ventiquattro ore
Perduti
nel Corriere della Sera
Nel
và e vieni di una cameriera
Ma
perché ogni giorno viene sera
A
volte un uomo è da solo perché ha in testa strani tarli
Perché
ha paura del sesso o per la smania di successo
Per
scrivere il romanzo che ha di dentro
Perché
la vita l’ha già messo al muro
O
perché in un mondo falso è un uomo vero
Dio
delle città e dell’immensità
Se
è vero che ci sei e hai viaggiato più di noi
Vediamo
se si può imparare questa vita
E
magari un po’ cambiarla
Prima
che ci cambi lei
Vediamo
se si può farci amare come siamo
Senza
violentarci più con nevrosi e gelosie
Perché
questa vita stende
E
chi è steso o dorme o muore
Oppure
fa l’amore
Ci
sono uomini soli per la sete di avventura
Perché
han studiato da prete o per vent’anni di galera
Per
madri che non li hanno mai svezzati
Per
donne che li han rivoltati e persi
O
solo perché sono dei diversi
Dio
delle città e dell’immensità
Se
è vero che ci sei e problemi non ne hai
Vediamo
se si può imparare queste donne
E
cambiare un po’ per loro e cambiarle un po’ per noi
Ma
Dio delle città e dell’immensità
Magari
tu ci sei e problemi non ne hai
Ma
quaggiù non siamo in cielo
E
se un uomo perde il filo
È
soltanto un uomo solo
Pooh, Uomini soli
Camminava
distrattamente per il parco,a dire il vero sarebbe tornato volentieri a casa,ma
Mike aveva invitato Anastasia,la sua ultima ragazza,a casa e per nulla al mondo
Billie avrebbe voluto essere il terzo incomodo o passare tutto il pomeriggio
chiuso in camera sua come un animale in gabbia non ne aveva proprio voglia,
allora aveva optato per un giretto nel parchetto dove suo padre lo portava
quando era ancora un bambino.
Non
ci passava spesso,anche se era la strada più breve per arrivare alla loro sala
prove,preferiva piuttosto girarci attorno e perdere quasi un quarto d’ora,ma
non passarci attraverso,c’erano troppi ricordi legati alla sua infanzia,ai
momenti felici che c’erano stati prima che il cancro si portasse via suo padre
e modificasse radicalmente la sua vita ,quella dei suoi fratelli e quella di
sua madre.
Quel
pomeriggio però aveva deciso di andare proprio lì ed ora camminava su un
sentierino che costeggiava un prato curato,con giochi di ogni genere che i
bambini apprezzavano,come si poteva capire dalle loro risate e dalle
espressioni gioiose dipinte sui loro piccoli volti innocenti e ingenui.
Tante
volte Billie aveva pensato che anche a lui sarebbe piaciuto restare ingenuo,invece
era stato costretto a prendere consapevolezza della realtà troppo presto,i
bambini di dieci anni giocavano,scherzavano,si divertivano insomma,lui invece
non aveva giocato,né scherzato né si era divertito,lui aveva sofferto,aveva
pianto,era rimasto da solo finchè non aveva conosciuto Mike,ma allora era già
tutto diverso,lui era diverso, non era più il Billie vivace che tutti
conoscevano,era un bambino più triste,forse anche più grande,anche se la voglia
di essere bambino non l’aveva persa del tutto e questa,in fondo,era stata la
sua salvezza,il voler essere un bambino.
Vide
una panchina vuota e vi si sedette,continuando ad osservare i bambini che
giocavano proprio davanti a lui.
Vedeva
le mamme e i papà che aiutavano i loro figli a salire e scendere dagli
scivoli,che li spingevano sulle altalene,che li facevano girare sulle giostre e
non poté fare a meno di invidiarli per la fortuna che avevano,quella di poter
essere felici e spensierati,ma allo stesso tempo fu assalito da una dolce
malinconia,perché in quei bambini rivedeva se stesso quando,a otto anni più o
meno,passava in rassegna tutti i giochi del parco,che allora era decisamente
più piccolo e anche meno curato.
Ricordava
in particolare una volta,poteva avere al massimo otto anni ed era salito su uno
degli scivoli più alti,poi aveva chiamato suo padre,seduto su una panchina poco
distante,e quando lui aveva alzato lo sguardo per guardarlo,Billie si era
lasciato scivolare fino in fondo,allora suo padre gli aveva sorriso,si era
alzato e lo aveva preso in braccio,riempiendolo di complimenti,perché fino al
giorno prima Billie aveva avuto paura di quello scivolo che a lui,ancora
piccolo,sembrava incredibilmente grande e pericoloso.
Sorrise
pensando a quanti ricordi all’apparenza insignificanti gli erano rimasti
marchiati a fuoco nella memoria:per lui avevano tutti un valore enorme
semplicemente perché lo facevano sentire ancora vicino a suo padre.
‘Ciao!’.
Billie
si voltò verso la persona che aveva parlato e sorrise vedendo una bambina.
Non
poteva avere più di cinque anni ed era proprio carina,gli occhioni azzurri e i
boccoli biondi la facevano assomigliare ad una bambolina di porcellana,insieme
al vestitino rosso e bianco che indossava.
Billie
‘ciao piccola’
‘Come
ti chiami?’
Billie
‘io mi chiamo Billie...tu come ti chiami?’
‘Summer’
Billie
‘sei qui da sola Summer?’
Summer
‘no,sono qui con una mia amica’
Billie
‘e dov’è?’
‘Summer,quante
volte devo dirti che non ti devi allontanare,lo sai che è pericoloso...’.
Billie
si voltò insieme a Summer e pensò che a volte il destino era veramente
bizzarro:non l’aveva mai incontrata prima,ma ora che la conosceva e che non
avrebbe voluto incontrarla,ecco che se la ritrovava davanti.
Billie
‘ciao Addie’
Addie
‘ma...ciao Billie! Anche tu qui?’
Billie
‘così pare...questa splendida bimba è tua sorella?’
Addie
‘no,sono solo la sua baby sitter...piccola peste,non lo hai tormentato con il
tuo terzo grado,vero?’
Summer
‘no!’
Billie
‘solo un paio di domande di presentazione’
Addie
‘ti ho salvato dall’inquisizione,credimi…piccola,dobbiamo andare!’
Summer
‘no...’
Addie
‘su,è già tardi...’
Summer
‘viene anche Billie? Mi sta simpatico!’
Addie
‘non lo so...’
Billie
‘beh,considerando che Mike occupa casa nostra con la sua ragazza,se non ti da
fastidio mi unisco volentieri a voi’
Addie
‘in questo caso va bene!’
Summer
‘evviva!’.
Adrienne
prese in braccio la bambina e si diresse verso l’uscita del parco,affiancata da
Billie.
Summer
‘vai a scuola Billie?’
Billie
‘no...non fa per me’
Summer
‘perché?’
Billie
‘troppi compiti...troppe cose da fare...mi piace di più cantare’
Summer
‘canti?’
Billie
‘sì signorina,faccio il cantante!’
Summer
‘anch’io voglio fare la cantante!’
Addie
‘no,no,no...tua madre mi uccide!’
Billie
‘non ti conviene piccola...il mondo della musica è una giungla...studia,secondo
me diventerai qualcuno!’
Summer
‘cosa vuol dire?’
Addie
‘che se studi e diventi brava sarai importante!’
Summer
‘allora studio!’.
Billie
sorrise e lo stesso fece Adrienne,che si fermò davanti ad una villa molto
lussuosa.
Addie
‘eccoci a casa piccola...’ disse,suonando il campanello.
Addie
‘arrivo subito!’
Billie ‘ok!’.
Il
ragazzo osservò la bambina ed Adrienne entrare dal cancello della villa e le
vide sparire dietro la porta della casa.
Cercò
di reprimere quella fastidiosa vocina che gli chiedeva quanto male si
volesse,non ci voleva pensare,sapeva benissimo che avrebbe dovuto evitare di
stare a così stretto contatto con una ragazza che gli piaceva,ma che aveva il
piccolo difetto di essere anche la ragazza di uno dei suoi migliori
amici,tuttavia non riusciva a spiegare questo concetto apparentemente
elementare alla sua parte istintuale.
Tornò
alla realtà solo quando la vide uscire dalla villa,apparentemente molto
soddisfatta.
Billie
‘felice?’
Addie
‘mi ha chiesto se gliela posso tenere anche la prossima
settimana...considerando che sono in prova è grandioso,questi pagano mica male’
Billie
‘lo avevo immaginato...poco ricchi,vero?’
Addie
‘da cosa lo hai dedotto? Dalla villa da miliardari?’
Billie
‘no,dalla piscina...’.
Adrienne
rise e il ragazzo pensò che avrebbe passato volentieri delle ore ad ascoltare
il suono della sua risata,aveva qualcosa di particolare,di infantile e di
melodioso,o forse era lui che stava semplicemente iniziando a delirare.
Addie
‘in effetti è un elemento...’
Billie
‘chiamalo elemento...beh,tu che fai?’
Addie
‘io vado a casa,tu?’
Billie
‘mmh...ti dispiace se ti faccio compagnia ancora per un po’? Poi torno a
casa,insomma,è anche casa mia,l’altra metà dell’affitto ce la metto io,Mike non
può chiudermi fuori!’
Addie
‘nessun problema,anzi,almeno evito di farmi tutta la strada da sola,che non è
proprio il massimo’
Billie
‘zona poco rassicurante?’
Addie
‘la mia no,ma quella che c’è in mezzo sì...’ rispose la ragazza,cominciando ad
incamminarsi,subito seguita da Billie.
Addie
‘tu e Mike vi conoscete da molto,vero?’
Billie
‘da otto anni...sì,ne avevo dieci quando l’ho conosciuto,quindi otto...perché?’
Addie
‘niente...è solo che si vede che siete molto amici...anche l’altra sera,quando
ti ha visto sovrappensiero,si vedeva che era davvero preoccupato...’
Billie
‘a dire il vero a volte si preoccupa troppo...comunque sì,lui è il mio migliore
amico,praticamente siamo come fratelli...come se non ne avessi già abbastanza
fra fratelli e sorelle...’
Addie
‘beh...è una bella cosa,no?’
Billie
‘avere una marea di fratelli e sorelle?’
Addie
‘no...avere un amico così...non capita a tutti’
Billie
‘immagino di sì...anzi,di sicuro...e poi io mi sono praticamente aggrappato a Mike...se
non lo avessi conosciuto è probabile che sarei un depresso cronico...’
Addie
‘come mai?’
Billie
‘quando l’ho incontrato la prima volta non era passato molto tempo dalla morte
di mio padre...di amici ne avevo,ma nessuno sembrava essere in grado di
rivolgermi più di tre parole di fila...credo che avessero paura,non sapevano
cosa dirmi,ma non aiutava affatto e mi stavo isolando,poi è arrivato Mike e la
situazione si è ribaltata...lui era nuovo e aveva bisogno di qualcuno con cui
legare,io avevo bisogno di qualcuno con cui legare...direi che ci siamo
trovati’
Addie
‘wow...cioè,è una storia intensa...’
Billie
‘abbastanza...ha molto di due anime depresse che si incontrano...’
Addie
‘già...ed Andy come lo avete conosciuto?’.
Quando
la ragazza nominò il suo amico,Billie provò una strana sensazione,una specie di
fastidio,ma lo rimosse velocemente e rispose.
Billie
‘lo abbiamo conosciuto un paio di anni fa ad una serata,suonavamo in un locale
qui a Berkeley e un amico di Trè ce lo ha presentato...non so esattamente
spiegarti come,ma siamo diventati molto amici...tu come lo hai conosciuto?’
Addie
‘un’amica comune,me lo ha presentato qualche mese fa...mi ha praticamente
pedinato finchè non ho accettato di uscire con lui!’
Billie
‘tipico di Andy...’
Addie
‘beh,io sono arrivata...grazie per la compagnia,ci vediamo!’
Billie ‘ok,ciao!’.
La
ragazza entrò in casa e quando ebbe visto la porta richiudersi,Billie cominciò
ad incamminarsi verso casa sua.
Più
ci pensava e più desiderava non essere affatto amico di Andy.
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Quando
Billie entrò in casa,vide Mike che,seduto sul divano,guardava la televisione,ma
non appena lo vide entrare,il bassista la spense.
Mike
‘ehy,ti stavo dando per disperso!’
Billie
‘scusa se ti ho lasciato la casa libera,è sempre un piacere!’
Mike
‘grazie,sei un tesoro...dove sei stato?’
Billie
‘sono andato al parco’.
Mike
lo guardò preoccupato,conosceva Billie e sapeva quanto il ragazzo odiasse il
parco e quanto evitasse di passarci persino per caso attraverso.
Mike
‘il parco? Sicuro che vada tutto bene,Billie?’
Billie
‘sì...mi ci sono trovato,me ne sono reso conto solo quando ero là’
Mike
‘e ci sei stato tutto questo tempo?’
Billie
‘certo che no – rispose il ragazzo,buttandosi sul divano – mentre ero là ho incontrato
Addie,la ragazza di Andy,che faceva la baby sitter ad una bambina,allora l’ho
accompagnata a casa,visto che non ti sei degnato di farmi sapere se potevo
tornare o meno...’
Mike
‘e quanto rompi!’
Billie
‘com’è andata?’
Mike
‘bene...potrebbe anche essere seria,sai?’
Billie
‘questa è una novità...’
Mike
‘in effetti lo è...ah,a proposito di Andy,ha chiamato,domani sera andiamo in un
nuovo locale!’
Billie
‘ah...deduco che tu abbia già impegnato anche me!’
Mike
‘perché,hai altro da fare?’
Billie
‘devo controllare l’agenda,sono molto richiesto...’
Mike
‘ma vai...che si mangia stasera?’
Billie
‘domanda da un milione di dollari!’.
Mike
si avvicinò al frigo,lo aprì e osservò il contenuto con aria scettica.
Mike
‘...pizza?’
Billie
‘tu sì che mi capisci Mike!’.
Mike
sbatté lo sportello del frigo e lanciò il telefono a Billie,che compose il
numero della pizzeria.
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Hola!
Eccomi
con il secondo capitolo...
Non
so cosa dire,se non un grandissimo grazie a tutti quelli che hanno letto e
recensito il primo capitolo e anche a quelli che avessero solo letto...e che
invito a recensire,in caso!!^_^
Passo
ora ai ringraziamenti!
Un
bacione...e non scordatevi di dare un’occhiata all’angolo della pubblicità!ˆ_-
THANKS...
Rhye
and Embrido: tesorelle!!^__^
Innanzitutto:voi
eravate commosse,ma io lo ero più di voi...mi è venuta proprio dal cuore l’idea
di dedicarvi questa storia,è stata una cosa sentita a cui tenevo in modo moto
particolare!
Per
quanto riguarda i complimenti che ho fatto a voi:io dico solo quello che vedo e
penso,per quanto concerne il mio punto di vista le vostre storie sono davvero
belle,la pubblicità se la meritano,ma se poi la gente recensisce non è certo
merito mio,se lo fanno è perché sono colpiti dalla storia,quindi il merito è
tutto vostro!!
Vi
ringrazio tantissimo per i complimenti,sono davvero lusingata e felice che
questa storia vi piaccia,anche perché ci tengo particolarmente!
Non
posso rispondere ad alcune delle vostre domande,ma a quella se ci sarà solo una
storia sì:in effetti mi concentro soprattutto su Billie ed Addie,le storie di
Mike e Tré sono citate e anzi,a volte me ne servirò per la storia (specie
quella di Tré...ideuzza che,farei notare,mi è venuta durante la messa...come
sono attenta alla predica,eh?^_-)...spero che questo non pregiudichi il vostro
interesse! Anche perchè,ma non prendetela come una certezza,mi piacerebbe
scrivere qualcosa solo su Mike o Tré,mi piace molto concentrarmi su una storia
singola,anche perché credo di riuscire meglio...
Nessuno
può resistere a Billie Joe,ovviamente,e infatti anche Adrienne non ha saputo
resistere a quelle due gemme che volgarmente sono dette occhi del nostro bel
cantante...
Anch’io
ho sempre visto Mike come confessore di Billie,conseguenza del fatto che
sono,sempre nella mia mente,molto amici!!
Non
sono stata contagiata da Paolo Bitta,che insieme a Luca è il migliore,sono io
che ho contagiato lui...sono cresciuta in mezzo alle Alfa,che adoro,mammà mi ha
tirato su a Pooh e Piccola Katy,fate voi...sto praticamente strisciando ai piedi
della suddetta mammà perché ad Aprile mi accompagni al concerto! (ci ho provato
con la mia amica,ma mi ha fulminato...*__*)
Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto...non so se avete mai visto School of Rock
(se no,ve lo consiglio!^_^),comunque Summer è ispirata all’omonima bambina di
quel film!
Vi
ringrazio ancora tantissimo per i vostri complimenti,vi adoro!
Tanti
baci musicali!!^__^
lotta:
ciao!
Sono contenta che la storia ti piaccia...fammi sapere cosa pensi di questo capitolo!
Kiss!^_^
@Lucry@:
ciao!
Eccoti
il seguito,come da te richiesto...spero ti piaccia!
Bacioni!^_^
mikybiky: aloha!!!!
Ebbene
sì,chi non muore si rivede...rieccomi qui con la mia coppia favorita!!
Ti
ringrazio tantissimo per i tuoi complimenti,ero in brodo di giuggiole!^_____^
Ecco
il secondo capitolo...siamo ancora all’inizio,ma si può dedurre benissimo cosa
succederà...o meglio,gran parte,non tutto...va bene essere prevedibili,ma non
fino a questo punto!
Un
bacione!^__^
Taty: salve!
Alla fine hai recensito,è questo che conta,no? (almeno per me!^__^)
Grazie mille per i complimenti!^__^
Sono contenta che la storia ti piaccia...spero che continui ad essere così!
Un bacione!
LauraJoe: ciao!
Cosa non ti aspettavi,se posso chiederlo? La storia o che ti piacesse? Scusa la curiosità,ma è una delle mie peggiori pecche...^_-
Spero che ti piaccia anche come sta andando avanti,anche se siamo solo all’inizio!
Baci!
**ANGOLO PUBBLICITARIO**
Fidatevi
di me...
C’è
un’autrice su questo meraviglioso sito che risponde al nome di Castalia e che sta scrivendo una splendida storia, “Chronicles of a lucky holiday”,che ha per protagonisti
i gemelli Madden dei Good Charlotte...
Io
la consiglio calorosamente a tutti i fans di questo gruppo,ma la consiglio
anche a chi non è fan, perché non è necessario conoscere tutto sui gemelli
Madden (qualcosina,ma comunque si capisce benissimo),è scritta davvero bene e
soprattutto molto coinvolgente!
Vi assicuro che ne vale la pena!!^__^