Whole lotta love

Capitava spesso, da quando si erano trasferiti a Bron-Yr-Aur, che Jimmy e Robert si chiudessero tutta la notte nella sala di registrazione che avevano messo su, e che da lì arrivassero strani suoni.

Charlotte non si preoccupava mai, Maureen sempre. Maureen era una santa, e sopportava le scappatelle extraconiugali del marito perché amava davvero Robert, e anche per lui, in fondo, era lo stesso. Ma non sarebbe mai neanche lontanamente arrivata solo a sospettare ciò che Charlotte sapeva per certo, senza aver neanche dovuto cogliere i due piccioncini sul fatto.

Il punto era che Charlotte era una fisionomista, e certe cose le saltavano all'occhio subito. Per esempio, quando Robert doveva prendere una decisione, era Jimmy che guardava. E se Jimmy era emozionato, la sua mano cercava autonomamente quella di Robert, e solo dopo, di botto, deviava verso quella della francese.

Era per questo che Charlotte non si dava neanche la pena di aprire gli occhi, quando veniva svegliata dagli strani rumori in sala registrazioni. Maureen, al contrario, si alzava sempre e andava a controllare.

Questa volta i gemiti erano stati davvero forti, e lei si era spaventata a morte. Così, aveva dato un bacio sulla fronte di Carmen, beatamente addormentata, e si era precipitata dabbasso: dopo un attimo già bussava alla porta. «Robert? Tutto bene?»

Ci fu un po' di trambusto, infine la voce ansimante del biondo rispose: «Sì, tutto a posto! Stavamo facendo, ehm… una cover di Whole lotta love!»

Maureen udì un borbottio che doveva provenire da Jimmy; le sembrò una risata. «Posso entrare?» Sono strani, gli artisti. Guai che gli abbia interrotto il flusso creativo.

«Ehm, un attimo…» Trambusto, trambusto. «Okay, entra pure!»

Abbassò la maniglia, ed in un attimo fu dentro, circondata da amplificatori e mixer. Robert era in piedi davanti alla porta, con addosso solo i jeans, scalzo, con i capelli arruffati e una strana espressione furtiva su cui Maureen sorvolò per guardare Jimmy: il chitarrista era seduto per terra, con la chitarra imbracciata, e anche lui portava solo i pantaloni. Sul suo viso c'era un'espressione leggermente stordita, e sembrava sudato. La donna si guardò attorno alla ricerca delle solite bottiglie di Jack Daniel's, senza accorgersi che i due si lanciavano uno sguardo da "e adesso che facciamo?!"

Alla fine, Maureen tornò a guardare suo marito e sorrise, cauta. «Be', non stancatevi troppo. E potreste fare un po' più piano, da adesso in poi? Carmen e Charlotte potrebbero svegliarsi.»

«Sì, certo, scusa» annuì Robert, e, se Maureen non fosse stata ancora impegnata a cercare la causa del loro evidente stato di alterazione, si sarebbe accorta che stava mascherando a malapena una certa impazienza.

«Vi lascio alla vostra arte» concluse la signora Plant, avvicinandosi per dare un bacio al marito. Strano, il suo alito non odorava di alcool. Però c'era qualcosa di strano nel sapore…

Senza aver capito, uscì e ritornò a letto. Non appena sentirono la porta della sua camera chiudersi, Jimmy e Robert ripresero a respirare. Il primo posò accanto a sé la chitarra, che evidentemente aveva tenuto sulle ginocchia per coprire i pantaloni sbottonati. Il secondo si mosse fulmineo e afferrò i boxer buttati su un amplificatore, che miracolosamente Maureen non aveva visto, e se li fece girare attorno a un dito.

«Forse dovremmo stare un po' più attenti, d'ora in poi» commentò Page, facendo per alzarsi.

Ma Robert gli mise le mani sulle spalle e lo fermò. «Sì, hai ragione. Ma per adesso, voglio finire quello che avevamo cominciato.» Gli fece un sorriso malizioso.

«Percy, Maureen non è stupida, e Charlotte sa qualcosa, ne sono certo.»

Ma il biondo si strinse nelle spalle e iniziò a baciargli il collo. Sotto le sue mani, Jimmy non poté far altro che stendersi di nuovo a terra e cingerlo con le braccia.

«Non preoccuparti» mormorò Robert, infilando la mano nei suoi jeans slacciati «dopo essersi svegliata una volta a Maureen viene il sonno pesante. E Charlotte è troppo intelligente per interrompere due che scopano... soprattutto se uno dei due è il suo fidanzato.»
«Zitto e datti da fare, Percy» ringhiò Jimmy, fra un ansito e un altro.
Maureen, che dopotutto aveva il sonno pesante, non si svegliò una seconda volta. Charlotte, invece, maledisse il giorno in cui aveva conosciuto quel benedetto Page ed infilò la testa sotto il cuscino. Carmen, dalla sua beata innocenza, pensò confusamente che il papino era col suo fidanzato.