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Autore: Alison_95    04/06/2011    11 recensioni
"Le persone credono nel destino. Non importa che esse si affidino ciecamente ad esso, che credano in una storia già scritta o che decidano di costruirselo con le proprie mani, ma il destino è sempre presente nelle nostre vite."
Ma ora c'è un ultima prova da affrontare, le guerriere ce la faranno? Bunny ce la farà?
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Capitolo X: Choices
 
La vita è fatta di scelte. Esistono e noi dobbiamo prendere queste decisioni.
Ci sono bivi fatti di ostacoli e il superamento di essi fortifica l’animo. Si sceglie in amore, in amicizia, a scuola, per il proprio futuro. Ogni giorno ci poniamo di fronte a interrogatori per sapere se uscire o rimanere a casa, se studiare o prendere un’insufficienza, se dichiararci o rimanere in silenzio. E ognuna di queste scelte cambia il nostro futuro.
La scelta comporta rimpianti e rimorsi. Rimpiangiamo qualcosa che non abbiamo fatto e che avremmo potuto fare e abbiamo rimorso di qualcosa che abbiamo fatto e avremmo potuto non fare.
La scelta ci cambia la vita, determina chi siamo e chi saremo, determina la nostra forza e la nostra debolezza, la nostra paura. E’ difficile scegliere ma bisogna farlo. Sarebbe più facile non avere scelte e invece è proprio qui che si sbaglia. Crescere, maturare comportano dei bivi. Scegliere significa sbagliare, sbagliare significa vivere.
Chi non può scegliere, non vive. Si ritrova in una dimensione temporale a parte nella quale tutto è stato già scritto e allora vuole disperatamente sbagliare, cadere e vivere.
Vuole essere imperfetto. Ma non può perché ha troppa paura della sua scelta.
 
La stanza era nella penombra, le Outer guardavano la loro principessa, che aveva lo sguardo perso, e continuava a urlare quelle parole. “Perché diavolo l’avete fatto?” Non capivano. Perché stava parlando in quella maniera? Aveva ricordato? E non avrebbe dovuto essere felice?
 
- “Bunny. Calmati, vuoi spiegarci cosa ti prende?” Sidia le diede un altro bicchiere d’acqua.
- “NO, NO NO! PERCHE’?!” Iniziò a singhiozzare, guardò Luna e vide lo sguardo impaurito della micetta.
- “Bunny, devi dirci che cosa hai!”
- “Ricordo tutto! Non era ancora il momento, perché l’avete fatto?!”
- “Dovresti essere felice di riavere i tuoi ricordi indietro, di ricordare chi sei davvero!”
- “E chi sono io? Vorresti spiegarmelo per favore? Voi dovevate aspettare!”
- “Aspettare cosa?” Intervenne Luna.
- “Che scegliessi!”
- “Non capisco! Ora che hai ricordato, sai di amare solo Marzio, che è lui l’amore della tua vita!” Heles la sgridò.
- “Non parlarmi così, smettetela di urlare! Se il destino mi ha fatto perdere la memoria, ci sarà stato un motivo! Forse voleva mettermi davanti a delle scelte! E adesso io cosa faccio? Dovevo avere più tempo.”
- “Bunny, io sul serio non capisco…”
- “Mi sono innamorata di Seiya ed è peggio! Prima non ricordavo niente e potevo trascorrere del tempo con lui, ho capito che lui mi tratta come una persona normale e mi stavo allontanando da Marzio. Ma sono sicura che sarei tornata da lui e, dopo un po’ di tempo, avrei scelto chi amavo di più.”
- “Bunny, c’è in ballo il destino non capisci?!”
- “No, tu Heles, non capisci che io diventerò regina tra cinque anni! Avevo cinque anni per scegliere! Avrei potuto scegliere col cuore e, anche se avessi scelto Seiya, dopo sarei tornata indietro ma almeno avrei vissuto a pieno la mia vita.”
- “Ma Chibiusa?”
- “Te l’ho appena detto! Tanto poi mi avreste fatto ricordare comunque e sarei tornata indietro! Ma almeno avrei vissuto la mia storia con Seiya o magari avrei scelto lo stesso Marzio! Non lo sapremo mai e ora io che faccio?” Ricominciò a singhiozzare sotto lo sguardo allibito delle guerriere.
Non sapevano cosa rispondere per la seconda volta, prima a Seiya e adesso a lei. Avevano entrambi ragione.  Ma avevano dovuto farlo, non potevano rischiare che il futuro per il quale avevano tanto lottato venisse messo in crisi.
- “Io devo andare. Vi chiamo dopo.” Bunny si alzò e come uno zombie lasciò quella casa, che affondò nel silenzio.
 
Bunny correva per le vie della città, diretta a casa di Marzio. Guardava tutte quelle persone attorno e fu assalita da un senso di malinconia. Perché lei non era come loro? Perché non aveva un’esistenza normale?
Lei voleva scegliere, ma non poteva farlo in quello stato e non poteva permettere che la sua dolce e amata Chibiusa scomparisse. Quel piccolo batuffolo rosa era parte di lei, non avrebbe mai rinunciato al suo regno perché sapeva di avere delle responsabilità.
 
Din don
 
- “Bunny! Che ci fai qui?”
- “Marzio! Ti prego, fammi entrare” Lo abbracciò. Amava anche lui, lui era il suo passato.
- “Così mi fai preoccupare!”
- “Mi hanno fatto ricordare tutto, so chi sono, chi siamo, chi eravamo e chi saremo.”
- “Ma è meraviglioso, amore! Ti preparo la cena?”
- “No… volevo solo fartelo sapere…” Lo guardò negli occhi.
- “Bunny, cosa c’è?”
- “Sono stanchissima davvero, usciamo domani sera va bene tesoro?”
- “Certo, ora vai e riposati, hai ragione. Sicuramente sarai distrutta.”
 
Sì, era distrutta. Psicologicamente devastata. Doveva scegliere. Non si era mai resa conto che tutto le era stato servito su un piatto d’argento. Aveva sempre avuto il desiderio recondito di poter scegliere. Ma ora capiva che era difficile. Era difficile perché non era abituata a scegliere. Si sentiva debole, senza forze, senza una meta perché era debole, senza forze e non aveva una meta.
Voleva sentirsi a casa.
Dopo aver avvisato Marzio, ora c’era la parte difficile: Seiya. Che cosa gli avrebbe detto? Non le veniva in mente niente e, mentre camminava nuovamente per le strade, la sua mente era altrove, a quel bacio tanto bramato e tanto sofferto, a quel contatto che le aveva accentuato l’indecisione, che l’aveva posta davanti a un bivio.
 
Nel frattempo…
 
Basterebbe una parola a descrivere le altre Sailor: amore.
Sdolcinate descrizioni delle loro azioni non basterebbero a rendere quanto il cambiamento fosse avvenuto. Si trovavano tutte con un grande ostacolo: avere accanto la persona che aveva tanto fatto battere il cuore e, anche se erano guerriere, provavano dei sentimenti e volevano condividere le proprie gioie, i propri dolori con qualcuno.
 
- “Pronta per il compito di matematica, Ami?” Taiki le porse una cioccolata calda.
- “Deve andare bene! Non posso essere superata o cose del genere, devo concentrarmi!” Ami prese la tazza senza neanche guardarla.
- “Senti lo so che sei impegnata, ma ecco mi chiedevo se…domani dopo la scuola, dopo il compito…insomma… vuoi venire al cinema con me?” il ragazzo guardava la finestra per l’imbarazzo, mentre Ami dovette fermarsi e realizzare ciò che aveva appena sentito.
- “Beh… io ecco…mi farebbe molto piacere!” Guardava il foglio che si stava annebbiando, dopo si alzò ed abbracciò Taiki. Fu un gesto d’affetto, per la prima volta provava delle emozioni così forti.
 
 
- “Senti, mi dici dove stiamo andando? Abbiamo attraversato mezza città!” Marta era distrutta e i piedi le facevano malissimo.
- “Ancora qualche passo pigrona e poi siamo arrivati!” Yaten le prese il polso e cominciò a trascinarla mentre il cuore della ragazza iniziava ad accelerare. “Eccoci qui”
- “Bene. E tutta questa camminata per vedere un palazzo rosso?!”
- “Non è un SEMPLICE palazzo. Questo è il palazzo nel quale tu ed io incideremo il nostro primo disco da solisti.”
- “Vuoi scherzare?!” Marta era diventata paonazza.
- “Ho parlato con Seiya e Taiki e per loro va bene, purchè non li abbandoni definitivamente per una bella ragazza come te”
- “Prima il disco, ora il complimento. Potrei anche abituarmici.” Aveva un aria insospettita.
Quindi il ragazzo le cinse la vita, la attirò a sé e, per la prima volta, si lasciò andare al sentimento che provava.
 
 
- “Si può sapere cosa stai facendo?! Fannullone!” Rea continuava a pulire i pavimenti e lanciò lo straccio a Yuri.
- “Pensavo…”
- “Beh vedi di finirla con i tuoi pensieri e aiutami!”
- “Ti ci vorrebbe una bella vacanza per rilassare i nervi…”
- “Mi stai dicendo forse che sono nervosa, scorbutica e tesa?! Si con te, sì!” Rovesciò il secchio d’acqua, suscitando le risate del ragazzo di fronte a lei.
- “E visto che sei così tesa, che ne dici se andiamo a prendere un gelato e qui finiamo dopo?”. Rea arrossì, annuì, non ebbe neanche il tempo di collegare la frase al cervello che subito il suo volto aveva detto di sì, aveva sorriso e si sentiva serena, dopo molto tempo.
 
- “Moran, hai finito il turno?” Morea si appoggiò al bancone.
- “Mancano solo cinque minuti…”
- “Ma avresti dovuto finire un ora fa!”
- “Lo so, ma ho dovuto fare gli straordinari perché domani devo portare una ragazza a cena”. Il volto di Morea si incupì.
- “Ma ancora non so se questa ragazza ha dei programmi.”
- “Chiediglielo. Io vado, ciao.” Così si voltò, diretta verso l’uscita.
- “Ehi Morea, hai programmi per domani sera?” La cara guerriera di Giove arrossì, poi sorrise e disse “Esco con te”.
 
 
Ancora quei corridoi che ricordava bene, ancora il numero dell’appartamento ben impresso, ancora quel rumore del campanello. Ora i ricordi erano ben chiari.
 
- “Testolina Buffa! Cosa ci fai qui?” Seiya sorrise e Bunny si sentì morire, come avrebbe fatto a parlargli?
- “Ciao. Posso entrare?” Seiya le fece segno di sì e i due si sedettero sul divano.
- “So che hai parlato con Heles e Milena…” Bunny tremava.
- “Non mi dire che ti hanno raccontato tutto?”
- “No. Loro hanno usato il fascio di Luna. Mi ha fatto riacquistare la memoria e ora ricordo ogni cosa…” Bunny strinse i pugni.
- “Quindi sei venuta per dirmi che devo dimenticarti, che il bacio non ha significato niente per te? Me l’aspettavo. Non poteva durare per sempre.” Scosse il capo.
- “Seiya sono venuta a dirti che devi dimenticarmi, ma anche a dirti che io dimenticherò te. Ho capito di provare qualcosa di forte. Sei stata la persona più vicina a me e nonostante il sentimento che provavi, non hai esitato a starmi accanto per aiutarmi. Mi fai sentire libera, gioiosa, allegra, felice di vivere la mia vita da adolescente…”
- “Ma…”
- “Ma io ho un destino già scritto. Tu tiri fuori quella parte di me che mi rende un essere umano, una semplice ragazzina che vuole sbagliare e riprendersi ma purtroppo io non sono questo.”
- “Se solo volessi, potresti esserlo, ma so quali sono i tuoi compiti e non sarò io a fermarli. Per me è sufficiente sapere che non ti sono indifferente.”
- “Come puoi pensare questo? Sei una delle persone più importanti della mia vita ma se scegliessi te, sparirebbe tutto il futuro che si è creato, Marzio e Chibiusa… non posso permetterlo, ho delle responsabilità che vanno oltre la vita normale. E anche se non voglio dimenticarti, devo.”
- “Forse è giusto così. In fondo ci faremmo solo del male a vicenda nascondendoci, ignorandoci o semplicemente amandoci. Ricorda che ti amerò per sempre” Le diede un bacio sulla fronte.
- “Anche io, non ti dimenticherò. Devo, non voglio e non lo farò.” Si alzò e si diresse verso la porta.
- “Ascolta Testolina Buffa, mi dispiace ma io me ne andrò. Sarò più semplice per entrambi. Dire addio è la soluzione migliore.” La strinse a sé.
- “Hai ragione. La lontananza semplificherà le cose…” Gli occhi le divennero lucidi.
- “Domani sera partirò e tornerò a casa, da dove sono venuto. Probabilmente Yaten e Taiki vorranno rimanere, ma non c’è più nulla che trattenga me. Mi verrai a salutare?”
- “Domani sera sono a cena con Marzio ma…”
- “Ascoltami. Io sarò al parco fino alle sette. Alle sette e un minuto ti chiuderò il mio cuore per sempre. Se verrai, partirai con me o semplicemente mi saluterai, sapendo che sarà doloroso ma con la consapevolezza che un giorno ci rincontreremo, altrimenti vorrà dire che la tua scelta è definitiva. Pensaci.”
- “Va bene. Ora come ora sono molto confusa e un giorno non basterebbe, ma so che prenderò la decisione giusta. Seguirò il cuore.” Bunny sorrise.
- “L’ultima cosa. Sai forse prima di essere una guerriera Sailor, sei un semplice essere umano.” Così dicendo chiuse la porta, incrociando le dita per il giorno dopo.
 
La futura regina tornava a casa, ormai esausta, cercando di scegliere e aspettando il giorno dopo che sarebbe stato decisivo per il suo futuro.
Ripensava alla frase di Seiya “forse prima di essere una guerriera Sailor, sei un semplice essere umano”.
Sorrise amaramente e, mentre osservava la luna, pensò “E se prima di essere semplicemente un essere umano, fossi una guerriera Sailor?”


Angolo dell'autrice: ok ragazze questo è il penultimo capitolo. Come potete vedere Bunny ama entrambi, uno è il passato, l'altro il presente e non sa scegliere. Le altre Sailor hanno grandi interessi amorosi ma la domanda adesso è: andrà tutto bene? CHi sceglierà Bunny? E soprattutto hanno imparato a essere umani?
Preparati all'ultimo capitolo che arriverà a breve.
Grazie a tutte, mi mancherete tanto ma i saluti li farò alla fine del prossimo capitolo.
Un bacio^^
Alison_95
  
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