04/06/2011
3 recensioniCiao a tutti, lettori con evidenti squilibri mentali che, nonostante il titolo della storia, hanno deciso di leggerla. Quest'idea me l'ha data mia madre ieri mentre cercava di accoppiare i calzini spaiati e, siccome io non ho niente da fare, ho scritto una nonsense. In realtà un senso lo ha, ma è davvero poco. Buona lettura a tutti ^^
I calzini spaiati. Sono soli, tra altri calzini, sempre soli. E insieme si fanno compagnia, ma aspettano sempre il loro compagno. Come due innamorati. E molti non si trovano. Alcuni restano soli, fino al giorno in cui si rompono.
In casa mia c’è un grande cesto con tanti calzini, tutti soli. Uno rosa, uno verde, uno bianco. E ogni tanto qualcuno ritrova il suo amato e piange, piange i fili che cadono. Lacrime felici.
E gli altri? Quelli che restano da soli nella cesta? Anche loro piangono, ma sono tristi. Piangono fili, ma sono tristi e i fili che cadono fanno male. Tutti portano i calzini, ma nessuno porta quelli spaiati. Loro restano lì, da soli. Quando si ritrovano insieme possono essere usati e sono contenti, loro amano essere utili. Ma poi si perdono, di nuovo, ancora e ancora. Fino a quando non si rompono e si buttano. E tornano a essere soli.
Come noi. Come ognuno di noi.