E silenzi

In fosche contrade traesti luce
e silenzi.
Acronica nota, tacito spirar
d'ogni fragore; segno mai parso
su d'un pentagramma
ogni mia musa s'aduna al tuo sguardo
e non v'è altra eco oltre 'l silenzio.

Inchiostro, volgimi ancora
all'ombrose tue spire.







Note di Tawara: che dire. Sono in pieno blocco dello scrittore o, nel mio caso, dell'utente lunatica di EFP. E come ogni autrice pazzoide che si rispetti, quando ho il blocco della scrittrice mi metto a scrivere. E come volevasi dimostrare, visto che cosa ne è uscito, questo blocco è parecchio grosso. E continuo volutamente a iniziare le frasi con "e", che fanno schifo, esattamente come il titolo di questa poesia. XD
Ok, parliamo di cose serie. Hmmm... C'è poco da dire (che poi, tanto nessuno legge mai le note dell'autore, o no? :D). Ho partecipato al concorso della UR editore qui su EFP e ovviamente ho perso, ma ci tengo a ringraziare le persone che hanno votato la trama 169 ^^. Ora mi sono candidata come correttrice di bozze, sì, dopo aver scritto qui delle frasi che iniziano con "e". Ma questo non c'entra. Questa """""""""poesia""""""""", con infinite virgolette, non è nata per essere ciò che è ora. Tanto per cambiare, diranno quei pochi che ancora leggono. In origine il soggetto era un altro. Ma poi è diventato l'inchiostro, l'Impero d'inchiostro (tanto per autocitarmi), e questa si è trasformata in una specie di ode al Sommo Blocco Dello Scrittore, che tu sia eternamente maledetto. Che dire, sopportatemi.
Dato che ho appioppato a dieci di voi recensioni lunghe riportando ogni piccola imprecisione fatelo anche voi, me lo merito ù_ù Siate crudeli, fa bene, fortifica lo spirito.
Un saluto!

Tawara