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Autore: Katie_Ophe    05/06/2011    0 recensioni
Che dire questa è una FF che tratta di una ragazza un po' incasinata, fra una migliore amica che non dà troppa importanza a ciò che le succede, uno stalker (così dalla protagonista chiamato) e il ragazzo che le piace. Godetevi la lettura. :3 [Attenzione: Mia prima FF]
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Questa è la prima volta nella mia vita che indosso un vestitino e dei tacchi alti. E sono seriamente preoccupata.
Non perché mi stia male, o perché sia grassa. Non perché essendo già alta i tacchi siano di troppo, tutt’altro, io sono molto minuta. Il problema è LUI.
Mi aggrappai al braccio della mia migliore amica implorando aiuto, ma lei come al solito mi liquidò dicendo la sua solita frase: - E’ solo una tua impressione, sei troppo vittimista, rilassati e divertiti- con quella sua solita espressione rilassata e noncurante.  La odio quando fa così, pensai. Intanto, però, ovunque io vada, ripeto, ovunque lui c’è.  Ultimamente anzi non lo avevo incontrato molto spesso, era da circa mezzo mese che non lo vedevo fra i piedi, e sinceramente, ne ero felice. E quando la settimana scorsa Lilith, la mia migliore amica, mi ha chiesto se volevo partecipare ad un party della scuola io avevo accettato senza preoccuparmi troppo, tanto non è di questa scuola avevo pensato, come un’idiota mi ero illusa che non mi avrebbe seguita fin li. Ed ora eccolo là, seduto a parlare con alcuni suoi amici sorridente, ignorando completamente la mia presenza, cosa alquanto strana, preoccupante.
 Capendo che Lilith non mi avrebbe aiutata affatto cercai in preda al panico lo sguardo di Key fra la folla. Dopo qualche minuto di smarrimento riuscii a rintracciarlo, in quel momento un suo amico stava cercando di convincerlo a bere un po’, ma lui, da bravo ragazzo, rifiutava in continuazione. Che dolce, mi lasciai sfuggire quel pensiero senza neanche pensarci e quando me ne accorsi arrossii leggermente. Dopo notai che si accorse di me, e mi rivolse il suo sguardo. Due occhioni azzurri si posarono su di me e come al solito il mio cuore cominciò a battere all’impazzata e confusa lo salutai con un cenno della mano. – Hey, Yui!- salutò lui con quel suo sorriso innocente, quel sorriso che ogni volta che lo vedevo mi faceva morire. – E’ la prima volta che ti vedo con un vestito, se non mi sbagli odi le cose di questo genere, incluse le gonne.. Però, sai, sei più carina così, sembri più femminile.-  Inizialmente la frase non potè che piacermi, pensai addirittura che avrei dovuto mettere più spesso una gonna, ma l’ultima parte mi spezzò il cuore. Più.. Femminile?! Sembro forse un maschiaccio? – O-oh, beh, g-grazie.. – risposi balbettando mostrando un mezzo sorriso, oh no, stavo entrando in iperventilazione.. Maledizione a me! – U-umh.. Scusa, non mi sento molto bene, vado a prendere qualcosa da bere.. – Dissi sfuggendo dal suo dolce e sorpreso sguardo, per poi rifugiarmi davanti il tavolo con il Punch. – Vediamo.. Quanti bicchieri potrei ricavare da questa ciotola? – Dissi nervosa cominciando a versare Punch nel primo bicchiere e lo buttai giù, tutto d’un sorso.
La vista cominciò ad offuscarsi non appena finito il primo bicchiere, ma come, già al primo mi sento così? Ma come sono debole.. Pensai barcollando, quando qualcosa mi afferrò da dietro. Desideravo con tutto il cuore che fosse Key, ma non era lui. Riconobbi subito i capelli di quello stalker, che a differenza di quelli biondi di Key erano neri come la notte. – TU! LASCIAMI ANDARE!! – Urlai il più forte possibile e tutti si girarono verso di noi sorpresi e cominciarono a fissarmi. Nervosa cercai di vincolarmi dalla stretta di quel maniaco, ma non ci riuscii. – Tranquilli, ha solo bevuto un po’ troppo, ora la porto di là e la faccio riprendere. – Disse facendo l’occhiolino alle sue fans che mi guardavano con odio, ma che si fottano. Non feci in tempo a controbattere che mi aveva già trascinata in un stanzino buio, ma soprattutto, desolato. Non c’era nessuno, solo io e lui. – So cosa vuoi fare brutto maniaco.. Tu vuoi soltanto rendermi ridicola davanti a tutti per poi stuprarmi quando siamo soli! – Lui mi guardò dispiaciuto, come un bambino innocente, col cavolo che cadevo nella sua trappola. – Ti ho detto mille volte che mi chiamo Rick.. Ehi bel vestitino.. – disse alludendo al fatto che mi arrivava appena alle ginocchia e che ero praticamente nuda. La mia preoccupazione a inizio serata non era quindi errata.
-Non mi interessa, tu brutto.. Brutto stalker! – Dissi rossa e cercando di coprirmi in qualche modo.
-Oh, quindi mi hai dato un soprannome, che cosa dolce.. –
-Non è affatto dolce! – Dissi disperata e conclusi quel battibecco cercando di svincolarmi quando lui mi bloccò. Non mi bloccò fisicamente ma con lo sguardo, i suoi occhi avevano la tonalità dell’azzurro ma erano diversi da quelli di Key. Il suo era un blu elettrico, un colore che ti ipnotizza solo incrociando il suo sguardo. Sicuramente i miei occhi verdi da gatto non reggevano il confronto con i suoi, ma erano capaci di esprimere ogni mia emozione, e in quel momento di certo non ero felice.
-Oh.. Ma sei arrabbiata con me..? Non mi piace vedere i tuoi bei occhioni ardere di rabbia per me.. Vuoi che ti renda felice, forse? –
Detto questo bloccò le mie braccia al muro e cominciò ad avvicinarsi sempre di più al mio viso, quando la vista cominciò ad offuscarsi nuovamente e con la poca forza che mi rimaneva girai la testa per impedirgli di baciarmi. Probabilmente anche quel piccolo gesto fu troppo per il mio corpo, e dopo di ciò venne il buio, insieme alla preoccupazione di cosa avrebbe potuto farmi.
 
-Yui.. - - YUI! - - Cos’è successo? –
Intorno a me sentivo varie voci, fin troppe voci.. Fra quelle riconobbi la voce di Lilith, la stessa persona che mi stava schiaffeggiando per farmi rinvenire. Aprii lentamente gli occhi, dandole un piccolo schiaffo sulla guancia per farla smettere. – Ahi, mi fai male.. Sto bene adesso, calmati.. – Dissi sorridendole un po’ incerta, cosa che non la rassicurò minimamente, mi guardai attorno e notai che ero distesa su un tavolo e che accanto a me c’era anche Key. Key.. Oddio, no! Che brutta figura! Adesso starà pensando che ho bevuto troppo e che sono svenuta, e che quindi sono un’alcolizzata, noo! Mi alzai di botto quando ricordai dove ero svenuta. Fra le braccia di quel.. Di quella persona, che persona non è. – Chi mi ha portata qui? – A rispondermi fu Lilith – Quel ragazzo che tu consideri uno stalker, è così gentile e bello, non capisco come tu possa pensare male di lui.. – No, no, aspetta. Lui mi ha portata qui senza un graffio? E chi sarebbe quello bello e gentile? Lei non ha visto quello che stava cercando di farmi nello stanzino.. E vuole pure fare credere a tutti che lui è un tipo gentile e che io sono la pazza che lo crede un maniaco! – E adesso.. Dov’è? – Chiesi malinconica. – Non lo sappiamo. Ti ha lasciata qui e se n’è andato dicendo: “Questa tipa qua è svenuta davanti ai miei occhi, ma non so minimamente chi sia.. Prendetevene voi cura!” – mi rispose Key. Ehi, ehi, fermi tutti! E’ impossibile.. Sta escogitando qualcosa, lo so, io lo so! Possibile che non ci sia nessuno che mi capisca in questo mondo.. Un attimo, ma una persona c’è! Mi fiondai verso la mia borsa nella sala d’attesa mentre Lilith urlava il mio nome per capire cosa mi stesse succedendo, presi il mio cellulare e cominciai a scorrere nella rubrica fino a trovare il suo nome. “Alex”. Schiacciai il tasto per avviare la chiamata e aspettai una sua risposta.
 
 
  
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