cassio_pea

Paura

Da bambino ricordi che i tuoi compagni di scuola parlavano di mostri che popolavano gli armadi o di fate cattive che ti rubavano i denti nel cuore della notte.
Ricordi di non aver mai avuto paura di queste cose, perchè sapevi che ogni qualvolta cambiavate città, o motel, tuo padre si assicurava che mai nessun mostro potesse entrare nella stanza in cui tu e Sammy sareste stati.
Lui era un eroe, li cacciava i mostri e salvava gli altri bambini da loro.
Era questo ciò che la notte ti ripetevi mentre con ansia cercavi di prendere sonno e scacciavi la ridicola idea che qualche mostro sarebbe potuto entrare e portarti via, o ancora peggio, avrebbe potuto portare via Sammy.
"Sei grande ormai," continuavi a ripetere nella tua testa,"non puoi avere davvero paura del buio, è da femminucce. Tu non sei una femminuccia, smettila!" o ancora "papà ha controllato, ora chiudi gli occhi, vedi, non accadrà nulla di brutto..."
Il mattino dopo, quando ti alzavi dopo una notte insonne senza aver chiuso occhio, ti chiedevi se tuo padre si rendesse conto che in fondo avevi solo sette anni. Eri un bambino. Ed avevi paura.
Avevi bisogno anche tu di qualcuno che ti cullasse dopo un incubo. Ma eri consapevole che questo non sarebbe più potuto accadere, e con nostalgia ricordavi i giorni in cui era tua madre a starti vicino.

Ora che sei un adulto e che affronti mostri ogno giorni ti dici che è stupido avere paura, che sei grande e grosso e che non ti puoi permettere il lusso di spaventarti.
Ma non ha importanza l'età che hai, si ha sempre paura di qualcosa nella vita.
L'importante e che adesso non sei più solo, e la notte quando cerchi di prendere sonno, c'è Castiel accanto a te che ti stringe in un abbraccio.