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Autore: LetItFlow    05/06/2011    0 recensioni
Questa è la storia eterna... è la storia del mondo... la nascita di una Vita, la morte di un’altra, l’inizio e la fine di una splendida avventura.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia di quando la Terra era un miscuglio di elementi, era nera come tutti i colori uniti e variopinta come un pasticcio. Tutte le cose che ora possiamo distinguere erano miste e confuse come  le nuvole. I gas erano misti alle rocce e al magma, alla lava e al fuoco; era una palla di materia confusa senza scopo, arida e infuocata, calda e ignorante.  All’ interno anche la Vita era confusa... era mischiata a tutto il resto e si faceva strada tra la folla per emergere, per dare un senso all’eternità. Ma era difficile... i materiali più pesanti la coprivano, la asfissiavano...e la Vita non riusciva ad uscire, era bloccata al centro della Terra dove era nata, non si sa come. Nel corso degli anni la Vita dava gomitate ai sassi, alle rocce, alla sabbia e ai grandi massi grigi, non sapeva cosa ci fosse sopra di lei e cosa le sarebbe successo dopo, ma d’istinto sapeva che doveva uscire.                                                                                                                                                            Nel corso dei secoli gli elementi più pesanti vennero attratti in profondità come delle calamite verso il centro,  delle falene verso la luce, le rocce si riunirono, si bloccarono al centro e si addormentarono, diedero inizio ad un eterno letargo. In superficie terra, sassi e fuoco erano ancora mischiati insieme. La Terra era calda, era ansiosa, sentiva l’agitazione del cambiamento. Era infuocata. percepiva la paura dell’ignoranza, non poteva sfuggire al suo splendido destino... perché quel peso che opprimeva la Vita si spostò, la Vita non era più incastrata sotto le rocce, aveva solo magma fluido davanti a sè, nuotava per salire in superficie, lentamente come il fumo di un camino che va verso il cielo, non era stanca, non era annoiata, più andava avanti e più sentiva di arrivare, era spinta dalla tenacia di chi ha un obiettivo nella mente, sulle sue spalle c’era il destino del mondo. Creava una corrente fresca nel calore asfissiante del magma e del fuoco. I  Frammenti di materia che nuotavano in senso opposto a lei  sembravano tutti uguali, precisi; che strano mondo monotono ci sarà stato la sopra? La Vita avrebbe potuto dare un senso all’eternità?                                                                                                             Passarono migliaia di anni di dubbi e di  lesiva curiosità mentre il suo corpo saliva la sua mente saliva ancora di più. Ad un tratto la Vita senti un cambiamento di temperatura, stava per salire in superficie, la sua gioia fu grande quanto fu lungo il tempo del viaggio. Uscì dall’acqua rossa che sembrava un vulcano in eruzione, un gaiser, un delfino irritato che esce dall’acqua, dire spruzzo è troppo poco era una cosa indescrivibile, la lava ribollì e la Vita volò nell’atmosfera accompagnata dagli schizzi di fuoco. Nuotava nell’aria calda e secca, velenosa, invivibile; volteggiava come un uccello felice, ma lei non era un uccello e il luogo dov’era era come un inferno intollerabile anche se lei era affascinata da questa novità e vedeva di un sasso grigio una gemma d’oro.                                Il suo compito non era finito...la Vita esplorò la Terra in cerca di un luogo dove spargere la sua benedizione ma non trovò nulla... la Terra appariva come una grande roccia con fiumi di magma incandescente che la percorrevano. La Vita provò a spargere la sua benedizione sulle rocce ma non cresceva niente, quei grigi sassi non contenevano alcun nutrimento per una forma di vita. Provò con l’aria ma essa era composta solo di gas nocivi come ammoniaca, metano e vapore acqueo.  Provò con la lava ma la temperatura era troppo alta. La  sua rabbia e la sua delusione erano  grandi più del suo stupore e della sua curiosità. Eppure la Vita sentiva che il suo scopo non era concluso. Ma la Terra era ostile, e non sembrava cambiare, eppure, di nascosto, si stava mutando. Lentamente.  Positivamente... al centro  si stavano formando degli strati ben definiti nel più profondo le incandescenti rocce avevano formato un nucleo, lo strato superiore prende oggi il nome di mantello, conosciamo adesso anche un terzo strato ma a quei tempi non ce n’era neanche unaccenno.                                                                                                                                                                         Passarono gli anni e la Vita aspettava una novità improvvisa... Non fu improvvisa  come se l’aspettava ma scatenò in lei una contentezza enorme. Il clima stava cambiando... molto lentamente, noi esseri umani non saremmo riusciti a percepirlo, ma la Vita lo sentiva: la temperatura si stava abbassando, era simbolo che tra qualche migliaia di anni avrebbe potuto realizzare il suo scopo. La Vita non aveva mai percepito niente di più bello... adorava il freddo le dava un senso di novità, di leggerezza e di semplicità. L’abbassamento della condizione termica non solo raffreddò la Terra ma causò un condensamento del magma più superficiale. Il suo colore diventò da rosso a  grigio, ciò vuole dire che la lava diventò solida. Nella lava era contenuta anche acqua, essa diventò vapore e salì nell’ atmosfera come una sottile pioggia all’incontrario. La Vita osservava le minuscole goccioline salire verso il cielo e vedeva il magma privo ormai di acqua raffreddarsi e diventare pietra, si chiedeva cosa sarebbe successo dopo. Come mai il liquido rosso era diventato roccia se nella roccia non poteva crescere niente? Era assorta nei dubbi mentre osservava quello splendido spettacolo che continuò ininterrotto per centinaia di anni. Fino a quando tutta la superficie del mondo diventò di pietra.  Quella primitiva Terra affascinava e impauriva la vita. Dentro di sè era sicura che non sarebbe rimasto tutto così ma la paura dell’ incertezza la distruggeva. Passarono gli anni e ogni piccola forma di lava stava svanendo. Il magma era sigillato sotto la superficie terrestre. Chiuso in gabbia. Come fosse un terribile pericolo. Questo sigillo esiste ancora ma la forza del magma è potente e tuttora essa influenza la nostra esistenza, muove la superficie terrestre per mezzo delle sue forti correnti e fuoriesce dove essa è più sottile provocando morte e distruzione, entrando spesso in conflitto con la Vita.                                                                                                                                                                                                                                                                        Col passare dei secoli l’acqua presente nella lava più superficiale si unì al vapore acqueo dell’aria.    Avvenne in seguito che un giorno mentre la Vita saliva per esplorare le affascinanti nuvole di vapore, che esso si ritrasformò in acqua e ripiovve sulla Terra. Le gocce ora erano più grandi e più potenti, lei le osservava cadere, bagnare la roccia e scivolare in fiumi magri e scorrere formando laghi grandi come una piccola pozza. Il dolce rumore perpetuo continuava a riempire l’udito della Vita che guardava quelle lacrime  blu che si spargevano e si allargavano nel tempo e nei suoi sogni. Quel paesaggio cambiava aspetto e colore; da rosso fuoco a grigio roccia per arrivare infine ad un blu pallido e pulito. Forse ora era il suo turno, forse era arrivato il momento del suo intervento; forse, toccava a lei popolare quel nuovo posto, quel nuovo mondo accogliente ed ospitale. Passarono anni di pioggia ininterrotta e le pozzanghere lasciarono il posto ai mari e agli oceani ma l’acqua non aveva ancora cosparso tutto il pianeta. Restavano ancora delle zone di roccia e la Vita aspettava la conclusione del capolavoro. Passarono i secoli e la Vita aspettava e rimaneva annoiata a guardare, ad ammirare e ad attendere. Aspettare. Silenziosamente. Si alternavano le maree, il dì e la notte, il sole e le stelle, si formavano correnti sottomarine. Poi giorno arrivò il vento. Esso scuoteva e fermentava ogni cosa dinnanzi a sè. La Vita resisteva alla tempesta che la scuoteva e la tormentava ma lei cadde in acqua con un tuffo rimbombante. Nell’ oceano, tra l’acqua e i sassi la sua magica polvere si rovesciò e si mischiò. La magica polverina oro dell’anima si confondeva con il blu dell’oceano e poco a poco la Vita si frantumava e si spargeva nell’acqua. Ogni suo granello era distaccato; in un punto diverso della Terra. Stava cominciando a nascere il primo abitante del mondo. Da ogni briciolina d’oro si stava sviluppando una piccola molecola un piccolissimo essere intelligente che stava crescendo.
È da lì che sono nati gli animali, le piante, noi... da un piccolo granellino di Vita. Quel granellino esiste ancora dentro ognuno di noi. Quella stessa Vita che ha affrontato lava, magma ed eruzioni è ancora divisa dentro ogni pianta, ogni animale, ogni piccolo insetto, dentro ogni uomo. Questo è il miracolo della creazione che ci rende quello che siamo e che dopo milioni di anni non si è ancora fermato.
  
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