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Autore: jake84    27/02/2006    5 recensioni
Una gita in montagna, un camino, il racconto di un vecchio... brevissimo racconto nato in una decina di minuti... ditemi cosa ne pensate
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Davanti al fuoco di un camino

 

Quel primo giorno di vacanza non era stato dei migliori. Era nevicato tutto il tempo e i tre amici non avevano potuto lasciare l’albergo.

Kate aveva insistito per andare a sciare, affermando che un po’ di neve in più non poteva fare male, ma sia Jack che Tom sapevano che era troppo rischioso sciare in quelle condizioni.

Così, disfatti i bagagli, girovagarono liberamente per l’albergo quasi deserto. Quella sera erano davanti al camino, bevendo cioccolata calda e chiacchierando, contenti che per una volta non ci fosse la televisione.

“ Speriamo che domani il tempo sia buono” disse Kate, guardando la fiamma tremolante del camino. “Ho comprato tutta l’attrezzatura nuova e non l’ho ancora provata…”

“ Secondo il meteo dovrebbe essere bel tempo… anche se mi sentirei meglio a chiedere a qualcuno che ne capisce… come quei vecchi montanari che sanno sempre tutto sul tempo” disse Jack.

A rispondergli stavolta fu una figura seduta un po’ in disparte. I tre amici si voltarono contemporaneamente. “ Se è così, ti farà piacere sapere che domani sarà davvero bel tempo.” A parlare era statu un vecchio a cui nessuno aveva fatto caso prima. La luce del camino illuminava il suo viso e i suoi occhi. “ Te lo dice un vecchio montanaro meteoropatico”

Mi scusi, non volevo offenderla” disse in fretta Jack, mortificato. Il vecchio si limitò a sorridere.

“Meno male” disse Kate. “ Non ne posso più di tutta questa neve che cade…” Sorrise, inducendo gli altri a fare lo stesso.

“ Mi scusi” disse Tom, rivolto al vecchio: “lei viene spesso qui?”

“Sì, almeno una volta l’anno da quando avevo la vostra età. Sembra che non ne possa fare a meno.” Disse il vecchio, facendo sì che il sorriso marcasse le ombre che la luce del camino dipingeva sul suo volto.

“ Stavamo raccontando delle storie, poco fa” cominciò Tom.

“ Sì, credo di averle sentite. Chiedo scusa” disse il vecchio, per semplice educazione e senza smettere di sorridere.

“ Si figuri… ma non erano granché come storie, suppongo che avrà sentito anche questo. Ecco… mi chiedevo se lei non ne conoscesse qualcuna…” disse Tom, mentre nel camino scoppiettò un ceppo.

“ Tom!” protestò Kate, ammonendo Tom con lo sguardo. Poi, rivolgendosi al vecchio: “Seta, non vorremmo disturbarla se..” cominciò, ma il vecchio aveva smesso di sorridere e aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se stesse prendendo un’importante decisione. Poi parlò, con una voce che sembrava venire da lontano e raccontò loro una storia, mentre fuori ancora nevicava.

“ Non lontano da qui, su, in cima alla montagna, c’è un rifugio per gli sciatori. Una sera arrivarono tre ragazzi, tre amici sorpresi da una tempesta di neve. Il custode del rifugio, un anziano signore, li accolse e rimase con loro a parlare fino a tarda sera, perché era evidente che non potevano tornare all’albergo, con quel tempo.

“ Parlarono del più e del meno, di vecchie storie e di altre cose, mangiando qualcosa alla luce del camino. Il vecchio custode, ad un tratto, disse di voler aprire una buona bottiglia di vino, perché era una buona notte, quella, ed erano anni che non si sentiva così bene. Disse che finalmente le voci erano sparite, quella sera.

“ Ma nessuno dei ragazzi assaggiò mai quel vino, perché l’anziano custode non tornò mai. I tre ragazzi cominciarono a cercarlo dappertutto, senza trovare niente. Passarono le ore, ma del custode non c’era traccia.

“ Dopo tanti inutili sforzi, capirono che non l’avrebbero trovato quella notte e che avrebbero dovuto aspettare il mattino. Così si addormentarono davanti al camino, con la promessa di alzarsi con le prime luci per dare l’allarme.

“ La mattina seguente solo uno dei ragazzi si sveglià… e scoprì di essere completamente solo. Cercò i suoi amici per ore, chiamò i soccorsi, ma né i suoi amici, né il custode del rifugio furono mai ritrovati.

“ Il ragazzo tornò a casa, alla fine. E non molto tempo dopo si accorse che di quella notte al rifugio gli era rimasto qualcosa: ovunque andasse, sentiva continuamente le voci dei suoi amici che gli dicevano di tornare, di non lasciarli soli…”

Il vecchio concluse la sua storia, sotto lo sguardo attonito dei tre ragazzi. Tom pensava che fosse una grande storia.

Il vecchio li guardò negli occhi, uno dopo l’altro, poi si fermò, come stupito. Sorrise, ma il suo fu un sorriso triste. “ Scusatemi, ragazzi… ma ora credo di aver capito quello che ci disse il vecchio custode. Le voci… le voci sono svanite…”

D’un tratto mancò la luce, la fiamma del camino tremò e la ragazza di guardò intorno, sconcertata: “Tom? Jack?”

 

  
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