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Autore: Lureichan    27/02/2006    2 recensioni
Sangue demoniaco...cuore umano. Due elementi contrapposti che portano soltanto ad un odio verso se stessi. E se qualcuno accettasse questi due elemti ed iniziasse anche ad amare?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Naraku, Rin, Sango, Sesshoumaru, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Può un demone amare

Può un demone amare?

 

Capitolo 1 – Un cuore piangente

 

Epoca Sengoku, un villaggio in fiamme, demoni che strappavano le carni dai i pochi umani rimasti nel tentativo invano di fuggire. Una donna si era nascosta con sua figlia nella casetta che andava già in pezzi. La donna pensava che restando lì, i demoni non le avrebbero trovate…ma si sbagliava. Un demone dall’aspetto umano entrò facendo sbriciolare la porta. Dietro di lui un piccolo demone con capelli color platino orecchie canine, e occhi ambra.

La madre della bambina si mise davanti alla figlia per proteggerla.

 

Donna: vi prego lasciateci in pace. Lasciate vivere almeno la mia bambina!

 

La bambina terrorizzata piangeva…poteva avere 7 anni…invece il piccolo demone sembrava dimostrarne 12.

 

Demone: Inu-yasha!

Inu-yasha: mi dica Naraku.

Naraku: sacrificato con i tuoi artigli il sangue di queste due stolte umane sarai finalmente accettato tra noi grandi demoni.

Inu-yasha: ma signore…mio padre mi ha sempre detto di proteggere gli umani…

Naraku: tuo padre era un traditore e tu sei il frutto del suo tradimento! Ne abbiamo già parlato! Ora fai scorrere il sangue di queste due umane sulle tue mani!

Inu-yasha: non la deluderò.

Naraku: io vado ad assaporare qualche altra preda. Tu sbrigati qui!

 

Naraku scomparve tra le fiamme del villaggio. Il piccolo demone Inu-yasha si girò verso le due terrorizzate.

 

Inu-yasha: mi dispiace…

Donna: non avvicinarti! Ti prego. Il solo fatto di non volerci uccidere è segno che hai un cuore umano! Sei un mezzo demone vero?

Inu-yasha: si…comunque ora non ha importanza…devo uccidervi.

Donna: non posso lasciartelo fare! Uccidi me ma non la mia bambina!

Inu-yasha: non capisco. Sei pronta a sacrificarti per lei?

Donna: si!

Inu-yasha: perché?

Donna: perché lei è mia figlia ed è naturale chela protegga. Io le voglio troppo bene lei è la mia vita!

Inu-yasha: …sentimenti umani…va bene.

Donna: cosa?

Inu-yasha: vi aiuterò a fuggire.

Donna: ma quel demone Naraku…

Inu-yasha: fa niente. Andiamo!

 

Inu-yasha si avvicinò alla bambina dai capelli color ebano…

 

Inu-yasha: almeno sarai accettata dagli umani.

 

I tre scapparono…arrivarono ai confini del villaggio e incontrarono un grosso millepiedi demoniaco…

 

Demone: Inu-yasha! Che cosa combini con quegli umani!?

Inu-yasha: taci! Voi due scappate nella foresta! Io distraggo il demone!

Donna: ma tu?

Inu-yasha: non preoccupatevi per me!

 

La bambina si avvicinò ad Inu-yasha…si tolse un braccialetto con una perla e gliela diede.

 

Bambina: è un porta fortuna che mi regalò papà. Te lo regalo.

Inu-yasha: grazie. Andate ora.

 

Le due scapparono e Inu-yasha ingaggiò lo scontro con il demone.

 

Da allora erano passati 10 anni.

 

Natsumi: sono passati molti anni da allora…

 

Una donna stava sistemando la sua casetta situata in un villaggio di sterminatori di demoni. Ad un certo punto entrarono in casa due ragazze seguite da una gattina con due code. Le due avevano capelli neri ma una li teneva sciolti e l’altra aveva un coda alta.

 

Natsumi: ciao Kagome! Sango come stai?

Kagome: ciao mamma!

Sango: grazie sto bene!

Natsumi: piccola Kirara vieni ti do del latte.

 

E Kirara seguì la donna.

Le tre erano sedute a tavola…

 

Kagome: mamma domani inizierà il viaggio di addestramento.

Natsumi: così presto?

Sago: si. Hanno anticipato la partenza per soccorrere una zona perennemente attaccata dai demoni…

Natsumi: ma manderanno solo sterminatori di demoni e sacerdotesse in addestramento? Non è pericoloso?

Kagome: non preoccuparti ci sono anche due monaci e uno in addestramento.

Sango: e poi c’è Kirara con noi. Vero amica mia?

 

Kirara fa una specie di miagolio.

 

Natsumi: comunque state attente.

Kagome: non preoccuparti mamma!

 

Il giorno dopo il gruppo partì…erano quattro sterminatori tra cui Sango, tre sacerdotesse  compresa Kagome e tre monaci.

Sango e Kagome stavano camminando e intanto chiacchieravano…quando poi un monaco giovane si avvicinò.

 

Monaco: oooh! Ma che belle fanciulle vedono i miei occhi.

Sango: e tu chi sei?

Monaco: mi chiamo Miroku. Sono in viaggio di addestramento.

Kagome: piacere! Io sono Kagome sacerdotessa in addestramento.

Sango: io sono Sango e sono una sterminatrice anche io in addestramento.

Miroku: che bellissimi nomi!

 

I tre iniziarono a parlare e qualche volta scappava anche qualche schiaffo per le palpate da parte dell monaco alle due.

Il gruppo di apprendisti arrivò ad un villaggio in cenere e subito vi entrarono per vedere se si poteva salvare qualche vita…ma sembra che tutti fossero morti.

 

Sango: Kagome! Miroku! Dividiamoci e cerchiamo!

Miroku: sì!

Kagome: ok!

 

Kagome girava tra le ceneri del villaggio cercando di scrutare qualsiasi minimo movimento. Poi un’aura maligna…sentì una potente aura maligna provenire da una catapecchia…la sacerdotessa impugnò il suo arco pronta a scagliare la freccia sacra. Entrò nella casa e si sentì stordita dall’aura maligna.

 

Kagome: “possibile che la sento solo io quest’aura maligna? E perchè prima non l’ho notata?”

 

Si guardò intorno e fu sorpresa da probabilmente un demone, che con un movimento fulmineo l’aveva atterrata saltandogli sopra.

Chiuse gli occhi per istinto…ma quando senti il respiro caldo del demone e l’alzare le zanne. Aveva riaperto gli occhi. Osservò il demone che la stava per attaccare…aveva capelli color platino, orecchie canine, occhi rossi iniettati di sangue e delle strisce violette sulle guance.

Le ricordava qualcosa della sua infanzia…ma ora non poteva pensare ad altro che a sfuggire dall’attacco del demone.

 

Kagome: shikon libera la mia anima dall’essere demoniaco!

 

Rimase sorpresa…il demone doveva essere davvero molto forte per respingere le sue formule da sacerdotessa. Il demone fermò gli artigli prima di penetrare nella gola di Kagome…si alzò e mosse le orecchie. Kagome non perse l’occasione di impugnare l’arco che le era caduto di mano e puntare una freccia verso il demone.

Il demone girò lo sguardo verso la sacerdotessa e fece un ghigno…saltò e uscì sfondando il tetto della catapecchia.

Subito dopo entrarono Miroku e Sango.

 

Sango: Kagome tutto bene?

Miroku: ma cos’era quel demone. Solo ora percepisco la sua aura demoniaca…

Kagome: ma…perché ha fatto quel ghigno…o no!

Sango: cosa c’è Kagome!?

Kagome: dove sono il resto del gruppo?!

Miroku: stavano ancora controllando il villaggio…

Sango: non vorrai dire che…

Kagome: dobbiamo raggiungerli!

Sango: Kirara!

 

Uscirono dalla catapecchia e salirono su Kirara che si era trasformata.

Troppo tardi il demone aveva sterminato il resto del gruppo…

 

Miroku: maledetto!

Sango: ma come ha fatto?! Ha ucciso anche i due monaci!

Kagome: si sta girando verso di noi!

 

Il demone li fissava mentre volavano su Kirara…fece con segno con il dito di scendere e sfidarlo.

 

Miroku: ci sta provocando! Dannato demone!

Sango: è una trappola!

Kagome: fammi scendere Sango.

Sango e Miroku: cosa?!

Sango: ma è chiaramente una trappola!

Miroku: è troppo pericoloso!

Kagome: sento di averlo già visto.

Sango: e va bene…scendiamo ma stiamo pronti ad attaccare.

 

Scesero…Kagome fece qualche passo verso il demone…

 

Kagome: “io l’ho già visto…ma quando?”

 

Il demone alzò il braccio destro per poi preparare gli artigli…però alzando il braccio la veste rossa si sollevò mostrando un bracciale con una perla.

 

Kagome: “impossibile!” I-Inu-yasha?

 

Il demone mosse le orecchie sentendosi chiamare e rimane fermo a fissare la ragazza.

 

Kagome: è così vero? Sei Inu-yasha il mezzo demone che 10 anni fa ha salvato me e mia madre…

Inu-yasha: grrrr…

 

Iniziava a ringhiare…

 

Kagome: perché sei diventato così?

 

Inu-yasha iniziava a camminare verso Kagome con gli artigli pronti…Sango strine nelle sue mani il suo gigantesco Hiraikotsu (si scrivo così? Boh?) e Miroku il suo bastone da monaco.

 

Kagome: e così in fine i demoni ti hanno accettato?

 

Inu-yasha non rispondeva e si fermò abbassando gli artigli.

 

Kagome: e pensare che io e mia madre ti avevamo accettato senza neanche chiedere niente in cambio…

Inu-yasha: non sono stato accettato dai demoni…

 

Disse abbassando la testa…

 

Miroku e Sango rimasero sorpresi invece Kagome sciolse il suo volto freddo in uno dolce…

 

Kagome: e perché combatti?

Inu-yasha: perché sono stato maledetto. Io ho sangue demoniaco ma anche umano…questa è la mia maledizione essere mezzo demone…avere istinti assassini…e anche avere sentimenti umani…soffro…soffro per il male che causo alla gente…soffro per le stragi che compiono i miei artigli…odio me stesso…

 

E finito di dire ciò alzò il volto mostrando i suoi occhi non più rossi ma ambrati…gli stessi occhi del mezzo demone che salvò Kagome e la madre.

Kagome si avvicinò ulteriormente a Inu-yasha e ormai erano faccia a faccia…

 

Kagome: il tuo cuore umano piange…e io ti voglio essere amica e aiutarti…fai piangere il tuo cuore sul mio.

 

E detto ciò lo abbracciò e cominciò ad accarezzargli i suoi capelli platino. Lui intanto piangeva…sia per tutte le stragi che aveva fatto sia per essere stato accettato da un essere umano.

 

  
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