La sveglia, quella dannata sveglia non è partita
all'ora
giusta.
Possibile che tutte le sfortune devono capitare a me
proprio in questi giorni così speciali?
Mi alzai
immediatamente dal letto e mi vestii con velocità.
Ero
talmente agitata che per poco non sbagliai a mettere il verso della
maglietta.
Scesi le scale, ignorando completamente le parole di mia madre.
Qualunque cosa dovesse dirmi, avrebbe aspettato fino alla sera, quando
sarei tornata.
Perchè..Perchè
diavolo mi ero addormentata?!
Forse per via della notte in bianco
passata ieri sera.
Troppo agitata per dormire....Ed ora, mi trovavo
a correre lungo il marciapiede.
Sperando di beccare in tempo
l'ultimo pullman di questo pomeriggio, solo per riuscire ad arrivare
in tempo e...Vederti.
Mi sembrava un sogno, poterti vedere
finalmente dal vivo.
Senza uno schermo che ci separasse, o
qualcuno che ti bloccasse il passaggio, impedendoti di
notarmi..
Io...che ti ho sempre ammirato fin da quando iniziasti
la tua carriera..
Presi il pullman quella mattina. Ma
nonostante tutto, non riuscivo a restare seduta, l'agitazione era
troppo alta.
La felicità era grande...Ma che
dico..Immensa.
Non facevo altro che sorridere, giocherellando con
una ciocca dei miei capelli, sotto lo sguardo perplesso degli altri
passeggeri.
Forse
per il fatto che stessi canticchiando e commentando il "futuro"
della mia giornata ad alta voce senza badare alla loro presenza?
Ma
in fondo a chi interessava...
Ma non mi importava, volevo arrivare per prima. Io DOVEVO raggiungere quel posto
Farti capire che io per te ci sarò sempre,
Perchè per me non sei una persona qualunque.
Per me tu sei...Speciale.
E forse oggi te ne avrei dato dimostrazione.
Finalmente giunsi alla meta
destinata.
Lo stadio.
Trattenni un urlo di gioia, ma solo per
pochi istanti, dopo di chè scoppiai.
Senza badare come
sempre
alla gente dietro di me che mi guardava con stranezza.
Ma valli a
capire..
Per
loro sono sempre stata
la "strana"
del gruppo. Essere diversi in questo mondo
significa non seguire la massa.
Io non ero come loro, e tanto meno non volevo
diventarlo.
Avevo le mie passioni, i miei pregi, difetti e
hobby.
E sopratutto avevo lui.
Una passione, un'amore,
un'ossessione.
Dopo essermi messa in fila, aspettai di poter entrare allo
stadio dove si sarebbe svolto il concerto più bello di tutta
la mia vita.
Bello, perchè adoravo la loro musica.
Ma in
particolare adoravo te.
Probabilmente non saprai nemmeno che esisto,
ma sono sicura che un giorno ti accorgerai di me..
Quasi mi mancò il
respiro...
Ti prego fa che
sia un brutto sogno.
....No...
Non posso
crederci...Io...non
volevo crederci...
La borsa...la MIA borsa...
Dentro c'era tutto...Riviste di Gossip, Penne, Blocco per gli
autografi, Macchina fotografica, ma sopratutto...Quel
Biglietto.
Per la fretta di questo pomeriggio, dimenticai la borsa
a casa, ecco cosa cercava di dirmi mia madre.
Ma io come sempre la
ignorai...
E questa volta subì le crudeli
conseguenze..
Io non mi mossi. Volevo vedere quel concerto ad ogni
costo...E lo avrei visto, con o senza il suo consenso.
Purtroppo
dopo varie lamentele, il buttafuori mi gettò via, come si fa
con la spazzatura.
Di certo non potevo competere di forza con un
uomo simile, sopratutto se al suo fianco aveva altri 4 bodyguard
pronti a dargli sostegno.
Stupida
Sierra...
Mi ero data la zappa sui
piedi...
Per colpa di me stessa,
non avrei assistito al
concerto.
Per colpa della mia
sbadataggine, non avrei visto te.
Ma
tanto a te cosa importa? Nemmeno mi conosci..
Per te io sono solo
un numero..
A quel punto...Perchè
trattenersi?
Piansi...Piansi
come non ho mai pianto in vita
mia.
Sembravo una povera sciocca disperata..
E in effetti ero
così..una sciocca.
Una cretina.
E tutto per uno stupido
errore.
Un errore che mi è stato fatale.
Forse
il destino voleva
questo, alla fine mi ero alzata in tempo per il pullman, ma non per
il concerto.
E tutto per quella fottuta borsa..
Restai per quasi un ora fuori dallo stadio,
sentii il pubblico esultare non appena i Drama Brothers fecero
il
loro ingresso sul palco.
Riuscì a sentire la magnifica voce
di Justin, che apriva il concerto con il loro ultimo singolo..
Dopo
di ché toccò Trent, che fece un piccolo assolo di
chitarra, incantando tutte le ragazze.
Non ci fu un genio per
capire che il rap di qualche istante più tardi fu di Harold,
la sua voce era irriconoscibile.
Ed infine toccò a lui..
Era
per lui che
io mi
massacravo ogni volta per arrivare ai loro concerti..
Era per lui
che mi iscrivevo in tutti i loro forum, blog, siti vari, cercando di
informarmi il più possibile.
Diventando addirittura la
presidentessa del loro fan club ufficiale qui a Toronto.
Nessuno
li conosceva meglio di me, sapevo tutto..
Tranne il come riuscire
ad incontrarli personalmente..
Ma purtroppo era un sogno
irrealizzabile.
Mi incamminai verso la
fermata dell'autobus, rassegnata e delusa.
Sperando solo che non si mettesse a piovere...Sarebbe la conclusione di
una giornata da
dimenticare..
Feci per sedermi sulla panchina, cercando dentro la
tasca qualche spicciolo per farmi il biglietto.
Sfortunatamente le
monetine caddero a terra e scivolarono nel
tombino.
<Accidenti!!!>
Imprecai numerose volte, diamine
non credo di essermi arrabbiata così tanto in vita mia.
Oggi
non me ne va bene una...
Ad un tratto mi ricordai che mio zio
aveva un'officina non molto lontano da qua.
Sarei potuta andare da
lui, chiedere qualche spicciolo per l'autobus, tornarmene a casa e
finalmente piangere a dirotto.
Non ci pensai due volte, corsi
immediatamente verso l'officina.
Per un breve istante mi voltai
indietro, ancora si intravedeva lo stadio da lontano.
E pure la mia occasione di vederti...Cody.
Finalmente giunsi al negozio, leggermente
bagnata, purtroppo qualche goccia di pioggia cominciava a
scendere.
Tirai un lungo sospiro, probabilmente questo mio
dispiacere non mi sarebbe passato per i prossimi mesi...Forse anche
anni.
Lo ammetto, mi piace essere tragica..
Sopratutto quando
una cosa lo è effettivamente.
Iniziai a chiamare mio zio,
senza alcuna risposta...Ma si può sapere cos'ha il mondo
oggi?
Si è organizzato per rendermi la giornata il peggio
possibile?
Poi lo sentì...
<Ehm...Scusa, sai
mica dov'è
il padrone di questa officina? La nostra macchina ha avuto un
guasto...Ci servirebbe una mano...>
Non ci credo..
Quella voce... possibile che....?
Voltai
lo sguardo e ti
vidi...
Tu mi osservasti con aria
perplessa, come se stessi aspettando una mia risposta.
Cercai
di trattenere le urla
di gioia che mi scoppiavano dentro.
Cercai di trattenere gli
abbracci che solo quel giorno ti avrei potuto dare.
Cercai di trattenere i
complimenti che ti avrei fatto, per la tua voce, il tuo carattere, il
tuo aspetto...Tutto.
Ma non
ci riuscì...
<Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!CODYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!>
Con uno
scatto, mi gettai verso il ragazzo dei miei sogni, avvolgendolo in un
grande
abbraccio.
A stento trattenni le
lacrime di gioia..
Probabilmente non avrei avuto un altra occasione.
Questa volta il fato ha davvero voluto darmi una mano.
Forse non avevo assistito al concerto che tanto ho aspettato, ma avevo ottenuto qualcosa di più.
La fortuna di vederti, parlarti e farti sapere che esisto...
The End
//ANGOLO AUTORE//
Una
nuova One Shot tutta per voi!!! Spero vi sia piaciuta!=)
Chiedo scusa se non ho ancora risposto ai commenti sulla fic di Duncan
e Courtney, appena torno prometto che risponderò. scusate =)
Ho sempre voluto scrivere questa storia!Ci sono riuscita!! Yeeeee!!*-*
Fatemi sapere che ne pensate!!^^